DUOMO s.m.

0.1 dduomo, dome, dômi, dommo, domo, domu, duomo.

0.2 Lat. domus (DELI 2 s.v. duomo).

0.3 Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.): 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. sen., 1235; Doc. fior., 1273; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Doc. volt., 1322; Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.); Doc. aret., 1349-60; Doc. cors., 1365.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Doc. padov., 1370.

In testi mediani e merid.:Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); Poes. an. urbin., XIII; Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.5 Locuz. e fras. andare al duomo 1.1; andare al santo duomo 1.1.

0.6 N Att. già in un doc. lat. lucch. del 999: cfr. GDT, pp. 255-56.

0.7 1 Chiesa cittadina sede del vescovo. 1.1 Fras. Andare al (santo) duomo (per compiere gesti solenni di ringraziamento o di penitenza, anche in rif. alla pratica della confessione pubblica). 1.2 Duomo, Porte del Duomo: a Firenze, il quartiere di San Giovanni (in cui sorge la chiesa cattedrale). 2 Abitazione di qno. 2.1 Luogo di residenza. 2.2 Territorio (unito a determinanti che specificano la localizzazione o la pertinenza).

0.8 Francesca Faleri 12.03.2006.

1 Chiesa cittadina sede del vescovo.

[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 214, pag. 26: et era una figura in illo domo / ket non era facta ià per mano de homo. || «domo, pur nella formula semilatina, è già l'italiano duomo» (Contini).

[2] Mattasalà, 1233-43 (sen.), c. 47v.13: testimonio n'è Buonosignore not. di chalonacha (e) Mafeo nipote del p(ro)posto del duomo di Siena dele raçoni di Val di Montone.

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 3.24: recaronne allora le belle porte del Metallo, che sono al Duomo di Pisa...

[4] Doc. volt., 1322, 9, pag. 21.3: Noi inpromectemo all'autro vesco di fare uno altare in Duomo e dotallo che -l prete potesse istare e uficiare sempre.

[5] Gl Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 9, pag. 11.32: Allora ordinò il giudice che Biagio l'altro dì lo facesse portare al duomo della terra, ciò è al vescovado...

[6] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 236.23: la gente del comuno de Peroscia cavallcò per lo comtado d' Areçço, e pusero campo al domo d' Areçço e diero la battagla a la citade...

[7] Doc. pis., 1344, pag. 350.2: Lupo dipintore condam Pucci de la cappella di sancto Gusme Damiano ebe lo soprascripto dì per suo salaro d'una dipintura fatta a uno chavaletto in duomo lo quale si de' apichare lo chandelo de la masnada lire IJ.

[8] Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.), pag. 178.1: Lo duomo et la chieça di Santo Martino di Luca sì crescieo, esendo già dificata in nel MXXII.

[9] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 59.42: El dì seghuente andoro alla chiesa del Duomo e ringraziarono Idio e la Madre Vergine Maria di tanta vitoria quanto avevano auta inverso e' Fiorentini.

[10] Gl Doc. sen., 1368 (2), pag. 266.7: e savi e discreti huomini, maestro Franciescho del maestro Vannuccio, [[...]] maestro Michele di Nello, tutti maestri di pietra eletti per li rettori et camarlingho, e per la generale raccolta dell'Arte de la pietra, a conponare et ordinare come la festa de' Quattro sancti Coronati si faccia nel Duomo, cioè ne la chiesa maggiore di Siena, con misser Niccholò di Mino di Ghida, allora oparaio dell'opara sancte Marie, e sagrestano de la detta chiesa...

[11] Doc. padov., 1370, pag. 26.18: prexente pre' Zuane segrestan de Domo...

[12] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 183.8: Et ultimamente alli anni XVIII da poi la passione de Cristo nella dicta cità fo hedificato uno mirabile tempio ad honore de sancto Iohanni Baptista, el quale mo se clama lo domu...

- [In relaz. all'edificio].

[13] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 6, pag. 68.8: Unde troppo fue stretto lo mondo ad noi, che se tu avessi uno letto, che fusse grande di qui a dduomo, sì lo vorresti maggiore.

[14] Doc. aret., 1349-60, pag. 169.14: E dia avere p(er) V st. e meço de grano ch' i' ebbi de la sua terra dal duomo, vendettilo del mese de maggio, a l' uscita, li. IIIJ s. XIIJ d. VJ.

1.1 Fras. Andare al (santo) duomo (per compiere gesti solenni di ringraziamento o di penitenza, anche in rif. alla pratica della confessione pubblica).

[1] Cione Bagl. (ed. D'Ancona-Comp.), XIII/XIV (tosc.), 9.14, pag. 212: Non ched io vegia la via como / Da me si sura: ed io pur grido vengna, / Come garzon che vanno al santo domo.

[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 49.28: E tornando e' nostri con vitoria, recaro in Siena Martinella e molte trabache e padiglioni, e andoro a Duomo el dì seghuente e fecesi grande oferta a la Vergine Maria...

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 87, pag. 211.6: il menammo in mezzo, e andammone a duomo. Or pensate che gran parte della città vi si raccolse, e così gli faciemmo per amore di Cristo questa mortificazione...

[4] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 116.7: Il martedì vengniente lo inperadore fe' mecter bando che ongni uno dovessi andare a dduomo per fargli lo saramento in sua mano della fedeltà...

1.2 Duomo, Porte del Duomo: a Firenze, il quartiere di San Giovanni (in cui sorge la chiesa cattedrale).

[1] Doc. fior., 1211, pag. 23.10: Alb(er)to Baldovini (e) Quitieri Alb(er)ti di Porte del Duomo.

[2] Doc. fior., 1211, pag. 24.26: p(ro)mise di pagare Buonone f. Farolfi da Duomo p(ro)de (e) kapitale qua(n)t'elli sstesero.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 35, pag. 21.5: I nobili del quartiere di S. Ioanni, cioè Duomo, furono: i Figiovanni, i Fighineldi...

2 Abitazione di qno.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 555, pag. 546: de fora par bona, dentr' è falsa, con' pomo: / cui queste prende e credeli, mal se le men' a domo, / ké çamai la puitana meter no pòi en bon domo.

[2] Doc. sen., 1235, pag. 109.26: Nastasia che sta in domo Dietisalvi dipe(n)tore xxxviii s. (e) v d..

[3] Poes. an. urbin., XIII, 22.74, pag. 587: la porta de lo mio domo / legeramente intrarai...

[4] Doc. cors., 1365, 15, pag. 217.28: in domo di Cagniucio da Gaghia abitente in Lo Castel(l)are di Casinca.

2.1 Luogo di residenza.

[1] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 9, pag. 376: di questo auctor, ch' e' gloriosi pomi / volse cercar et gustar sí vivendo / che sapesse de' morti tutti ei dômi.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 6.16, pag. 68: tuti mali ritengno ed aparo / che divisar non si porian per omo, / ca per Natura fatto son loro domo...

2.2 Territorio (unito a determinanti che specificano la localizzazione o la pertinenza).

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 10, 5.6, pag. 125: e vidde che Nicòr, non per suo merto, / era campato dall'infernal domo / e fatto era cristian...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 2.40, pag. 11: nel domode Davìd püero crebe...

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 8.234, pag. 57: Apresso questo ancora comandòlli / che alcuna cosa seco non portasse, / et facendo il contrario serran folli; / e[t] in le vie de le gente non andasse, / né in le citate de' samaritani / per alcuna cagion già non intrasse, / ma magiorme(n)te con tutti atti humani / se ne gisse a le ove ch'eran sparse / del domo de Israèl per lochi strani.

[u.r. 07.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]