DURETTO agg.

0.1 durett', durette, duretto.

0.2 Da duro.

0.3 Ricciardo d. Albizzi (ed. Decaria), XIV m. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ricciardo d. Albizzi (ed. Decaria), XIV m. (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sodo al tatto. 2 Che prende iniziative o provvedimenti rigidi; eccessivamente rigoroso. 2.1 Testardo, ostinato.

0.8 Francesca Faleri; Irene Falini 12.04.2022.

1 Sodo al tatto.

[1] Ricciardo d. Albizzi (ed. Decaria), XIV m. (fior.), canz. 2.74, pag. 104: Chi stringe i pomi, a' quai mai dar un crollo / per me non si potea, / durett'e tond'e ognuno in sé raccolto

[2] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 2.129, pag. 185: Dirottel io stesso, / sì che saprai il come / costei colse due pome / del mio giardino e in sen le si mise; / alquanto le divise; / odorifere son, poco durette, / qual Aristotil del suo pome mette.

2 Che prende iniziative o provvedimenti rigidi; eccessivamente rigoroso.

[1] F Lett. comm., 1392-1409 (tosc./lig.), [1393]: Anche mi pare non sia che buono provedersi qui secondo il temporale. Io ò veduto questo dì Francesco di Bonacorso a levar circha 40 centinaia di mecchini e alquante chanelle, non so a che fine. Forse l'à a fornire per altri o forse lo fa per altro; pure, a dirne alchuna chosa a Yachopo, no sarebe che buono, però yo lo vegho un pocho tropo duretto. || Piattoli, Benintendi, p. 139.

[2] Cicerone, Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 14.3: Ora io, il quale nelle dette cose nelle quali io temo ch'io non sia un poco duretto volendo esser cauto e diligente, che animo credi tu ch'io abbia de' servi, i quali in ogni luogo, ma specialmente nelle province, noi dobbiamo reggere e raffrenare?

2.1 Testardo, ostinato.

[1] Lett. fior., 1386 (4), 4, pag. 253.28: Soliciterò q(u)anto potrò che lo faccia. È un pocho duretto i(n)na(n)zi che nno.

[u.r. 12.04.2022]