FINEMENTE avv.

0.1 finamente, finemente, fine mente, finissimamente.

0.2 Da fine 2.

0.3 Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Lett. sang., a. 1253; Lett. sen., 1265; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 In modo eccellente, alla perfezione; in modo opportuno, a ragione. 1.1 Senza alcuna esclusione, completamente, del tutto. 2 Con purezza di cuore e completa dedizione (secondo i canoni dell'amor cortese).

0.8 Emiliano Picchiorri 19.09.2008.

1 In modo eccellente, alla perfezione; in modo opportuno, a ragione.

[1] Lett. sang., a. 1253, pag. 196.23: Io li mossai lo salterio: elli dice che ll'adeserae bene e fine me(n)te.

[2] Lett. sen., 1265, pag. 403.13: (e) dovene (e)sare paghati p(er) lo tenpo di P(r)ovino di magio q(ue) viene p(r)esente, <(e) cre> sì chome vo divisarò p(er) altra lete(r)a, (e) credo q(ue) ne saremo bene paghati (e) finemente.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 15, pag. 31.25: Ammaestrato finemente dalla Filosofia di tutti li articuli de la fede, laonde sapea che sarei domandato, montammo a cavallo per compiere nostra giornata...

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 355.13: Finemente li si potrebbe recitare il verso, e dire: o Ridolfo, di quanto male fu matre, non la tua conversione, ma quello dono che da te prese Niccola papal prete.

1.1 Senza alcuna esclusione, completamente, del tutto.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 7.38, pag. 509: «Quest' è la mia lavatura, / ke mme vollo confessare, / lo maltollecto et usura / finamente satisfare, / et onn' altra forfactura / per penetença mendare…

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 84, pag. 322.9: Comparìo l'accusato e disse: «Mandate a sapere se ciò può essere: perciò che 'l ciriegio è finemente imprunato».

[3] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 321.20: E se tu metti questo achite nella scodella, sotto qualunque cosa che sia da mangiare, e dalla a manicare a uno frodolente, sì no la potrà mandare giù, infino a tanto che quello achite vi sia entro; et incontanente che tu la ne avra' tolta, il mangerà finemente.

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 318.21: La pelle dentro del ventriglo del gallo, trita finemente...

2 Con purezza di cuore e completa dedizione (secondo i canoni dell'amor cortese).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1.39, pag. 96: per zo ch'i' l'amo tanto finemente, / c'al mio parvente / i[o] non por[r]ia d'affanno es[s]er gravato / poi di bon cor tal donna serveria.

[u.r. 08.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]