FINIMENTO s.m.

0.1 fenimento, finimento.

0.2 Da finire.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.5 Locuz. e fras. avere finimento 2; dare finimento 1.3; venire a finimento 1.4.

0.7 1 Limite estremo in senso spaziale o temporale, fase conclusiva di un processo, fine. 1.1 [Ret.] Parte conclusiva di un discorso. 1.2 Estens. Fine della vita, morte. 1.3 Locuz. verb. Dare finimento: causare la morte, uccidere. 1.4 Locuz. verb. Venire a finimento: cessare di esistere, morire. 1.5 Dì del finimento: fine del mondo terreno che prelude al Giudizio Universale. 2 Realizzazione o completamento di un'opera (gen. di tipo materiale). 2.1 Risultato concreto dell'attività umana, prodotto, manufatto.

0.8 Emiliano Picchiorri 20.09.2008.

1 Limite estremo in senso spaziale o temporale, fase conclusiva di un processo, fine.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 32.8, pag. 342: Così poria venire ['n] grande onore / e a bon fin de lo so reggimento, / che sed al cominciar mostr'amarore, / porase render dolce al finimento.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 8.18, pag. 17: Nostro amor, ch'ebbe bon cominciamento, / mezzo e fine meglior, donna, ne chere; / ché bona incomincianza in dispiacere / torna, se è malvagio el fenimento

[3] Doc. fior., 1372-75, pag. 36.2: E finito il termine della detta conpangnia, cioè presso a sei mesi, intendesi sei mesi anzi il finimento della conpangnia, si debbia dire l' uno all' altro se per inanzi volglono essere più conpangni…

1.1 [Ret.] Parte conclusiva di un discorso.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 50, pag. 177: e poi, quando venite / che voi parole dite / o 'n consiglio o 'n aringa, / par ch' aggiate la lingua / del buon Tulio romano / che fu in dir sovrano: / sì buon cominciamento / e mezzo e finimento / sapete ognora fare…

1.2 Estens. Fine della vita, morte.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 2.4, pag. 394: lo cesne canta più gioiosamente / da ch'egli è presso a lo suo finimento

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 476, pag. 229: Il monestí o el stete molt fé bon rezemento, / E stet amig dra Vergene mintro in finimento. /

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.324, pag. 192: Car fijor, quanta alegranza / me dé lo vostro naximento / como e' cambj' in gran tristranza, / vêr de voi tar finimento!

1.3 Locuz. verb. Dare finimento: causare la morte, uccidere.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.58, pag. 92: Tant'è magna di Dio e valoroza / la potensa, che cose onne sostene, / c'a' monti pò leggèr dar mutamento, / e chiara cosa far ch'è tenebroza, / e diletto tornar, tormento s'ène, / e, qual più vivo par, dar finimento.

1.4 Locuz. verb. Venire a finimento: cessare di esistere, morire.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 282, pag. 186: E vidi in sua fattura / ched ogne creatura / ch' avea cominciamento, / venï' a finimento.

[2] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 1.60, pag. 115: Ed ogne altro aulimento / notrica un animale, / ciò ho 'nteso, lo quale, / se se 'n parte, che viene a finimento

1.5 Dì del finimento: fine del mondo terreno che prelude al Giudizio Universale.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 386, pag. 412.30: Ch'io vi dico che, se l'affare sarà così continuato, la perdita sarà sì smisurata, che giamai non sarà ristorata fino al dì del finimento.

2 Realizzazione o completamento di un'opera (gen. di tipo materiale).

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 2, vol. 8, pag. 553.9: Però che trattava la sapienza magnificamente; e offerse lo sacrificio della dedicazione e del finimento del templo, come colui che avea sapienza.

- Locuz. verb Avere finimento: Essere costruito, essere portato a termine.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 6, vol. 1, pag. 2: E poichè 'l mondo ebbe cominciamento / anni dumila trecento cinquanta / e quattro, ebbe la Torre finimento.

2.1 Risultato concreto dell'attività umana, prodotto, manufatto.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 52, pag. 68.1: Ordiniamo, che ad ogni persona sea licito cavare et traggere fuore di Villa di Chiesa legname, et alcuno fenimento fare non si ne possa in alcuno modo…