FINĚTIMO s.m.

0.1 finitima, finitimi.

0.2 DELI 2 s.v. fine 1 (lat. tardo finitimum).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

0.5 Anche plur. neutro in -a (finitima).

Locuz. e fras. di finitima 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Chi abita in un territorio limitrofo. 1.1 Locuz. agg. Di finitima: confinante, vicino.

0.8 Emiliano Picchiorri 21.09.2008.

1 Chi abita in un territorio limitrofo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 23, pag. 186.21: Ma Cassandro, imbrigato delle battaglie de' finitimi, per se mandň Lisimaco, il maiore doge de' suoi, con grande oste in adiuto a' compagni.

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 27, vol. 7, pag. 492.3: Li finitimi tuoi, li quali edificarono te, riempierono le tue bellezze.

1.1 Locuz. agg. Di finitima: confinante, vicino.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 13, pag. 49.13: Ove dimorati per quindici anni sanza pace, al da sezzo per detto delle mogli a casa tornaro, che dinunziaro loro, se non tornassero, da quelli di finitima piglierebbero figliuoli.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 195.15: Continuamente accrebbe a' Tarantini l' aiuto di molte terre di finitima; e spezialmente Pirro, il quale per la sua fortezza e senno si fece capitano di quella guerra.