DIVISATO (2) agg.

0.1 divisate, divisato.

0.2 V. divisare 2.

0.3 Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che presenta un aspetto esteriore diverso da quello consueto (con connotazione neg.). 1.1 Modificato nel suo aspetto esteriore in modo da risultare irriconoscibile, camuffato. 1.2 Che presenta un aspetto esteriore trasandato, trascurato.

0.8 Emiliano Picchiorri 28.10.2008.

1 Che presenta un aspetto esteriore diverso da quello consueto (con connotazione neg.).

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 51.2, pag. 566: Guata, Manetto, quella scrignutuzza, / e pon' ben mente com' è divisata / e com' è drittamente sfigurata / e quel che pare quand' ella s' agruzza!

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 1, pag. 591.7: e oltre a questo vivendo era sì contrafatto e di sì divisato viso, che chi conosciuto non l'avesse, vedendol da prima, n'avrebbe avuta paura.

1.1 Modificato nel suo aspetto esteriore in modo da risultare irriconoscibile, camuffato.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 127.13, pag. 256: «Allor», sì disse Amor, «ogno[n] si' acorto / D'armarsi con su' arme devisate, / E vadasi al castel che ssì m'à morto».

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 101, pag. 400.13: Lancialotto, - diceva Dinadano - ; chè tu vai assalendo altrui colle insegne divisate per non esser conosciuto, e fai pace e guerra a tua posta…

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 5, pag. 466.38: Messer lo geloso s'avea messe alcune petruzze in bocca, acciò che esse alquanto la favella gl'impedissero, sì che egli a quella dalla moglie riconosciuto non fosse, parendogli in ogn'altra cosa sì del tutto esser divisato, che esser da lei riconosciuto a niun partito credeva.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 237.25: Iva forte devisato per paura delli potienti de Roma. Gìo como fraticiello iacenno per le montagne de Maiella con romiti e perzone de penitenza.

1.2 Che presenta un aspetto esteriore trasandato, trascurato.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 64, pag. 239.3: Ed essendo alla riva, trovarono uno pellegrino, con grande cappello in su sua testa e [con] grosso bordone in mano, addobbato di grossa schiavina; e aveva una grande barba, ed era molto molto divisato di sua persona: e veruna altra criatura [non] era in quella isola.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 64, pag. 240.1: ed essendo presso al Petrone, eglino truovano uno folle, molto divisato di sua persona; e gli suoi capelli gli andavano in contra a monte, ed era scalzo, e suo visaggio era di diversi colori.