FESTANTE agg./s.m.

0.1 festante, festanti.

0.2 V. festare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.7 1 Che manifesta gioia, che si rallegra, in festa. 1.1 Sost. Chi celebra pubblicamente un avvenimento, chi partecipa ad una festa.

0.8 Sara Ravani 24.09.2008.

1 Che manifesta gioia, che si rallegra, in festa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.131, vol. 3, pag. 523: e a quel mezzo, con le penne sparte, / vid'io più di mille angeli festanti, / ciascun distinto di fulgore e d'arte.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 91.3, pag. 381: Ma il giovine Penteo, di ciò ignorante, / come ora fu in Attene sen venne, / e con allegro viso e con festante / al loco ove era il suo signor pervenne...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 7, pag. 479.17: e per certo io mi maravigliava forte di lui che egli con animo di far cosa che mi fosse vergogna t'avesse quelle parole dette; ma per ciò che così lieta e festante ti vede, ti volle provare.».

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 130-142, pag. 823.2: festanti; cioè facenti festa intorno a la Vergine Maria...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 111.19: Ulixe fo homo cavallaruso e lo plu bello che fosse intre tucti li Grieci, fo vicioso de onne falsetate e de onne male, fo gran commandatore e multo festante in parlare e tanto plu audace e savio parlatore che may non trovao paro indello suo sermocinare.

1.1 Sost. Chi celebra pubblicamente un avvenimento, chi partecipa ad una festa.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 161, pag. 547.8: Niuna parte della città è sanza festa, e infino al prato niuno poria un passo muovere sanza avere di gran quantità di festanti graziosa compagnia.