FESTARE v.

0.1 festa, festando, festanno, festano, festante, festanti, festao, festar, festare, festaro, festato, festava, festavano, festerete, festiate; a: festasse; f: festati.

0.2 DEI s.v. festa (lat. tardo festare).

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; a Stat. ver., 1366.

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Celebrare con riti religiosi e l'astensione dal lavoro i giorni di festa comandati. 2 Fare festa, divertirsi. 3 Accogliere (qno) con grande benevolenza.

0.8 Sara Ravani 25.09.2008.

1 Celebrare con riti religiosi e l'astensione dal lavoro i giorni di festa comandati.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 20, cap. 1, par. 11, pag. 331.8: I componitori delle leggi ordinarono i dì di festa, [[...]] ed alcuni uomini di grande virtù in certi dì festavano, ed alcuni partivano lo dì tra la cura e 'l riposo.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.214, pag. 160: Ô t'arregorda festar sì / che in quelo semper biao dì / en onor de De' se spenda, / per zo che a bon finâ te prenda.

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo despecto, vol. 1, pag. 86.20: Ap(re)so qua(n)to tu ày più portao honor e reverentia a ly maly homi cha a ly bom p(er) le recheze e pompe de lo mondo, e sy è la maor p(ar)te chi despresyam Deo e ly Sancti p(er) despecto e p(er) no(n) festar, ap(re)sso pensar qua(n)ta tu a' des(er)vì lo nostro Segnor Y(e)h(s)u Chr(ist)o.

[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 65.21: voglio che vi vadi lo giorno che lo piangevile Allia fu sanguinoso per le ferite dei Romani, e anco in giorno da non far faccende e anco lo settimo giorno che festano li Giudei.

[5] a Stat. ver., 1366, pag. 328.5: Ancora se l'in(con)trasse ch(e) alguna festa principale zoè la natività del n(ost)ro signo(r)e Yesù (Crist)o e la festa dela Epifa(n)ia e dela gloriosa Vergene Ma(r)ia e deli XIJ apostoli se festasse en dì de zobia o en dì d(e) sabado...

[6] a Stat. lucch., 1376, L. 4, cap. 83, pag. 188.1: si debiano guardare tucte quelle feste comandate dalla sancta chiesa che per li consoli della dicta corte si dichiareranno doversi guardare a quella et socto quella pena che si contiene in dello statuto, et oltra le predicte feste lo giudici et consoli della dicta corte o la magior parte di loro possano agiungere di festare quelle altre feste che a lloro parrà doversi guardare et festare...

[7] f Donato degli Albanzani, De viris illustribus volg., XIV sm.: Tutti i Iudei eran venuti alla difesa del tempio, essendo allora la festa delli azimi per ricordanza dell'uscita di Egitto; e questi giorni dovevano sommamente essere festati. || Crusca (5) s.v. festare.

[8] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 25, vol. 1, pag. 572.3: [1] Parlò Iddio a Moisè nel monte Sinai, e dissegli: [2] Parla ai figliuoli d'Israel, e di' loro: quando sarete entrati nella terra ch'io vi debbo dare, festerete le feste ch'io vi dissi.

2 Fare festa, divertirsi.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 23.5, pag. 304: In diverse brigate festeggiando, / a cavallo e a piè erano andati / gli Atteniesi inver di lui cantando, / di varii vestimenti divisati, / con infiniti suoni ogn'uom festando, / e con esso in Attene rientrati...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 57, vol. 1, pag. 103.10: Quand'egli ebbero festato e sollazzato tanto quanto piacque loro, egli si ritornarono nell'oste.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 674, pag. 154: Quando quisti vennero, fo facta gran festa: / Multe genti festavano colle gerlande in testa, / Et multe genti vesterose de devisata vesta...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 113.18: Anthenore fo luongo et assutto, homo che habundava in multe parole ma le diceva assinnate, fo multo industrioso et discrieto e fortemente amato da lo re Priamo, e commo a lluy soperveneva accaysune gabavasse multo de li suoy amici festando, e fo perfectissimo e chyomputo in omne maturitate.

- Festare di (qsa).

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 497, pag. 174.34: ma egli non sapeva che ancora si poteva di presso ridere e festare in Firenze di suoi nuovi danni futuri.

3 Accogliere (qno) con grande benevolenza.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 14, pag. 91.14: Lo re, per ingioire e per festare Iason e sua conpagnia, manda in sua camera, là ove sua figliuola era, ch'ella venisse dinanzi da llui.