0.1 festole, ffistola, ffistole, fistele, fistol, fistola, fistole, fistolla, fistolle, fistul, fistula, fistule, fistuli, fistulu.
0.2 Lat. fistula (DEI s.v. fistola 1 e fistola 2).
0.4 In testi tosc.: F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.); Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.); Almansore volg., XIV po.q. (fior.); Stat. pis., 1322-51; Ingiurie lucch., 1330-84, [1363].
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Ingiurie recan., 1351-96, [1396].
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.5 Anche s.m. (fistul, fistuli, fistulu).
Per canna fistola > canna; cassia fistola > cassia.
Locuz. e fras. fistola della lingua 3; fistola lacrimale 1.1.
0.6 N Per 3 si rinvia a Piro, Retrodatazioni, pp. 385-86.
0.7 1 [Med.] Lesione in forma di canale, gen. sintomo di malattie infettive, pustola, piaga. Anche in espressioni di cattivo augurio. 1.1 [Med.] Locuz. nom. Fistola lacrimale: ulcera del sacco lacrimale infetta. 2 [Mus.] Strumento musicale a fiato, composto da canne di varia misura chiuse da un lato e unite insieme. 2.1 [Mus.] Canna dell'organo. 3 [Anat.] Locuz. nom. Fistola della lingua: fessura della glottide da cui si genera la voce.
0.8 Emiliano Picchiorri; Elena Artale 04.11.2008.
1 [Med.] Lesione in forma di canale, gen. sintomo di malattie infettive, pustola, piaga. Anche in espressioni di cattivo augurio.
[1] F Ricettari (NH), XIII u.q. (fior.), I, ricetta 28.10: Contra a fistula: lo totomallio; lo sugo suo col vino mescolato e porre suso. || Zamuner-Ruzza, I Ricettari, p. 16.
[2] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 18.6, pag. 68: Omè, amor, tu par pur una speza; / fistol vièmmi, quando tu dirlo puo' mi.
[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 195 [1363], pag. 58.10: Che fistol vegna alla potta che ti pisciò.
[4] Ingiurie recan., 1351-96, [1396], pag. 486.21: Tu ne minte, sozza romagnola, fistula in culo.
- [Vet.] [Masc.]
[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 45, pag. 602.1: A la fiata aveni pir caxuni cancru non curatu comu divi. In pirzò ki lu cancru legiamenti diventa fistula, si non si cura: kista firita non curata esti dicta fistula.
[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 72, pag. 190.23: et questo ungue(n)to è p(ro)vato con la scabia et lu prurito et con(tra) om(n)e gocta et fistula.
1.1 [Med.] Locuz. nom. Fistola lacrimale: ulcera del sacco lacrimale infetta.
[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 30, col. 2.9: Fistola lagrimale si è una vena piena di sangue e grossa e nasce sopra nella coniuntura tunica la quale n'è carne.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 157, pag. 163.26: metù sovra una apostematiom che se chiama anchora e sovra la eriscipilla e sovra la fistolalacrimale e sovra el cavo de quilli che caçe li cavili p(er) la ulceratiom e per squame che è in quello, cura quele.
2 [Mus.] Strumento musicale a fiato, composto da canne di varia misura chiuse da un lato unite e insieme.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 64-84, pag. 698, col. 1.4: imperçò che tal briga serave a descriver çò come a depinger lo modo che se adormentò Argo per lo son de le fistule de Siringa…
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 61.1, pag. 623: Vedeasi ancor le fistule sonare, / le quali ella trovò primieramente; / poi con Aragne folle disputare, / e di Vulcan vi si vedea vincente...
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 148.9: ordenao e fece fare le guardie sollecetamente per tutto quillo exiercito, in multi e diviersi troppielli de gente armata et con diviersi suoni de festole et de otrecielli…
[1] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. 20, cap. 41: L'organo suona per fistole, e la cetera per corde. || Sorio, Morali S. Greg., vol. II, p. 361.
3 [Anat.] Locuz. nom. Fistola della lingua: fessura della glottide da cui si genera la voce.
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 70.5: E in questi luoghi son facti strumenti convenevoli a generatione de la voce, non a generatione d'una sola voce ma a generare tutti suoi modi; de' quali è uno instrumento il quale è kiamato pilliottis, la quale si compone in tal maniera di tre cartaligini k'ella sia acconcia e convenevole a generatione di boce; e l'altro è un corpo, cioè una cosa corporea, ke ssimillia a la fistola de la lingua, cioè al foro o al cannello de la lingua, il quale è più nobile di tucti li altri strumenti de la boce...
[u.r. 28.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]