FIUMICELLO s.m.

0.1 fiumexello, fiumicel, fiumicelli, fiumicello, fiumiciello.

0.2 Da fiume..

0.3 Cronica fior., XIII ex.: 1.

0.4 In testi tosc.: Cronica fior., XIII ex.; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 Fiume di piccole dimensioni. 1.1 [In similitudine, con rif. ad una grande quantità di lacrime]. 2 Estens. Grande quantità (di vino) che scorre.

0.8 Sara Ravani 07.10.2008.

1 Fiume di piccole dimensioni.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 106.22: Giunto lo 'nperadore in Ermenia, al passare d'un picciolo fiumicello, elli foghò dentro...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.108, vol. 1, pag. 70: Venimmo al piè d'un nobile castello, / sette volte cerchiato d'alte mura, / difeso intorno d'un bel fiumicello.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 242.8: per mezzo Toscana si spazia (però che non va a diritta linea) uno fiumicello, rispetto del grandissimo fiume che nasce in Falterona (una contrada in Casentino, della quale sono signori i conti Guidi), che ha di corso più di cento miglia.

[4] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 4, pag. 103.11: figurandogli in sito verde a dimostrare il viver di lor fama essendo morti, e in un nobile e forte castello di sette mura cerchiato e d'un fiumicello, per lo quale la filosofica e poetica scienzia figurativamente s'intende...

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 18.24: E queste sette virtù sono quelle sette mura, de le quali Dante pone cerchiato el castello; e 'l bello fiumicello che gli è d'intorno a difesa, si è la diligentia che si conviene avere ad acquistare esse virtù.

[6] x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.), pag. 451: Da Marta, e Maddalena il simigliante, / e 'l fiumicel dell'acqua pura, e monda, / s'intende questa vita militante; / che mena bene i buoni colla sua onda.

[7] Esopo tosc., p. 1388, cap. 41, pag. 186.3: Bevendo a uno fiumiciello messere lo bue e prendendo del prosperevole stato della sua persona diletto, la invidiosa ranocchia con grande sollecitudine lo incominciò a guardare.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 51-66, pag. 126.23: e così parlando vennono in piè d'uno nobile castello con sette mura d'intorno e con uno bel fiumicello, e questo fiume passarono come terra dura, et entrò per sette porte Dante insieme co' detti cinque poeti...

[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 127.24: Et così fo fatto: per ch'era lo piano amplissimo, fece dispartire el ditto fiume in CCCCLX fiumicelli.

- Lo stesso che fiume (con dimin. usato retoricamente).

[10] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.17, vol. 2, pag. 228: E io: «Per mezza Toscana si spazia / un fiumicel che nasce in Falterona, / e cento miglia di corso nol sazia.

[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 14, 73-84, pag. 388, col. 1.5: dixe ch'a Viterbo là dov'è una fontana che appella Bullicame, che i sorge aqua calda perché termena in le visere della terra cum solfano, della qual se fa un fiumicello, lo qual se parte per le case dove stanno le pecadrixe...

- Rivolo, rivoletto, piccolo corso d'acqua.

[12] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 7.6, pag. 411: Di giugno dòvi una montagnetta / coverta di bellissimi arbuscelli, / con trenta ville e dodici castelli / che sieno intorno ad una cittadetta, / ch'abbia nel mezzo una fontanetta; / e faccia mille rami e fiumicelli, / ferendo per giardini e praticelli / e rifrescando la minuta erbetta.

1.1 [In similitudine, con rif. ad una grande quantità di lacrime].

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 31, pag. 317: [[Cassandra]] molti giorni menoe in lagrime, e in sospiri, e in lamenti, ma alla perfine, poiché furono secchi li fiumicelli delle sue lagrime [[...]] li Greci [[...]] molto gl'addomandarono delle cose...

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 177.5, pag. 266: E dopo un gran sospir, sí fortemente, / a pianger cominciava il giovinetto, / e le lagrime sí abbondevolmente / gli uscian degli occhi, che le guance e 'l petto / parevan fatte un fiumicel corrente...

2 Estens. Grande quantità (di vino) che scorre.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 515.13: e ivi presso correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che mai si bevve, senza avervi entro gocciola d'acqua.