FREDDARE v.

0.1 ffredata, ffreddar, fredare, fredda, freddare, freddati, freddato, fridari.

0.2 Da freddo.

0.3 Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.7 1 Assol. Diventare freddo. 1.1 [Con rif. specif. ad un preparato tolto dal fuoco dopo la cottura]. 1.2 [Rif. alle uve dopo la bollitura della fermentazione]. 2 Trans. Diminuire sensibilmente la temperatura di qsa, rendere freddo. 2.1 Fig. Togliere vitalità, intensità o entusiasmo; smorzare, indebolire. 3 [Med.] Pron. Essere colto da un senso di freddo (possibile prodromo di una malattia).

0.8 Elisa Guadagnini 20.06.2008.

1 Assol. Diventare freddo.

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 2.32, pag. 89: Non deria lucere luna né stelle, / deria lo sol freddare - e non calere, / l'aigue turbare...

- [Con rif. alla diminuzione della temperatura corporea di una persona da poco defunta].

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 66.6, pag. 316: intratanto / l' avea Teseo già tutto disarmato, / e quasi tutto del sangue e del pianto / il vide il duca nel viso cambiato; / e già era freddato tutto quanto: / per che conobbe l' anima dolente / esser partita dal corpo spiacente.

1.1 [Con rif. specif. ad un preparato tolto dal fuoco dopo la cottura].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 49.6: e faraili bollire insieme, tanto che si schiumino, e poi li leverai dal fuoco. E quando fieno freddati, metteraivi di buona calcina trita, e mischierai insieme...

[2] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.): e queste due cose mescola insieme in forte correggiuolo in fornello e lascia ardere [[...]]; non far più fuoco e lasciala freddare; e questa aopera...

1.2 [Rif. alle uve dopo la bollitura della fermentazione].

[1] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 7.24: poi bolite [[le dette uve]], sì lle ne leva e metile in una meçina e lasciale fredare: uno dì si pe[ne]rano a fredare.

2 Trans. Diminuire sensibilmente la temperatura di qsa, rendere freddo.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 302.4, pag. 123: La camera del verno e de la state / è 'l fegato e la milza veramente: / nodriscesi nell'un caliditate / e ll'altra fredda lo calo· repente.

2.1 Fig. Togliere vitalità, intensità o entusiasmo; smorzare, indebolire.

[1] Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.), 33, pag. 383.4: L'amistà fredda cielata d'amici lungiamente veduta: però convene ad essa socorso di parole almen o vizitatione. || Meriano, p. 385, costruisce: veduta d'amici lungiamente cielata fredda l'amistà ; si intende piuttosto: cielata d'amici, lungiamente veduta, fredda l'amistà 'la scomparsa o l'assenza di contatti con gli amici, vissuta per lungo tempo, indebolisce l'amicizia'. Cfr. anche cielata s.f.

- [Con rif. ad un bisogno, un desiderio o una volontà].

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 42.155, pag. 233: e tu provedi di sira e da mane, / e fredda lor bisogne / secondo ragion pogne...

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 20.258, pag. 143: Se il pecca in te il tuo frate, / coregil dove non sia gente alcuna, / ma tra lue et te sia le inproperate / riprensione. [[...]] Ma se il no ascolta et teco seco 'ntende, / et ne la sua pertinatia rimagna, / né castigando non te intenda né alde, / fae che uno o due alor teco rimagna, / perché in la bocca stae le cose salde / de due, dico, o di tre testimoni, / onde a ffreddar se fae le voglie calde.

3 [Med.] Pron. Essere colto da un senso di freddo (possibile prodromo di una malattia).

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 572.35: E cussì dicu ki nun si diia cavalcari di dichembru e di ginnaru: pir lu grandi fridu, essendu sudatu e scalfatu, si aviria a fridari.

[u.r. 31.01.2019]