FRESCO agg./s.m./avv.

0.1 ffressche, fiesc', fiesca, fiesche, fieschi, fiesco, flesca, flesco, flischi, fresc, fresc', fresca, frescca, fresce, fresch', frescha, fresche, freschi, freschissima, freschissime, freschissimi, frescho, fresci, fresco, freske, fressca, fresscha, fresscho, frisca, frische, frischi, frischy, frisco, friscu, friska, friski. cfr. (0.6 N) fiechi.

0.2 DELI 2 s.v. fresco (germ. *frisk).

0.3 Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.): 5 [7].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.); Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.); Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Raimb. de Vaqueiras, Discordo, a. 1202 (it. sett.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Poes. an. mant., XIII/XIV; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. padov., 1364; Doc. imol., 1350-67; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. assis. (?), 1354; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Doc. palerm., 1380.

0.5 Locuz. e fras. da fresco 3.1.1; di fresco 3.1.1, 3.4.1; essere fresco alla mente 5; fare della carne fresca 3.3.1; fare fresco 1; stare fresco 1.1.

0.6 A Lett. casol., XIII ex.: Frescho not.; Doc. prat., 1296-1305: Mo(n)na Fresca mollie Giu(n)te. || L'antrop. è att. anche, al femm., in un doc. lat. camaldolese del 1111: v. GDT, p. 286.

N È un prob. errore per fieschi (att. altrove nel testo) il fiechi di Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Zacc] cacc., 56, pag. 313: «E so fiechi quessi?».

0.7 1 Che ha una temperatura gradevolmente moderata (a cui possono affiancarsi altre caratteristiche quali l'ombra, un blando tasso d'umidità, una certa ventilazione), atta a produrre in un soggetto senziente (implicito o esplicito) una sensazione di benessere. 1.1 [Con rif. ai peccatori siti nel Cocito dell'Inferno dantesco, con valore ironico:] fras. Stare fresco. 1.2 Sost. Bassa temperatura atmosferica o ambientale (propria della stagione o di un det. momento del giorno). 1.3 Sost. Luogo o ambiente in cui regna una temperatura moderata (a cui possono affiancarsi altre caratteristiche quali l'ombra, un blando tasso d'umidità, una certa ventilazione), atta a procurare in chi vi risiede una sensazione di benessere. 1.4 Che non è stato riscaldato, a temperatura ambiente. 1.5 [Detto di un alimento:] che dà (al palato, al corpo) una gradevole sensazione di raffreddamento (e spec. che disseta). 2 Impregnato di liquido (specif. acqua), umido (in opp. a secco). 2.1 [Detto del sangue:] versato di recente e non ancora seccato. 3 Occorso da poco, recente. 3.1 Avv. Da poco tempo, da ultimo. 3.2 [Detto di una pietra preziosa:] appena tagliato. 3.3 [Detto di un alimento:] preparato da poco o ben conservato, non stantio. 3.4 Che occupa o richiede poco tempo, rapido. 4 [Detto di un alimento:] non ancora stagionato o seccato. 4.1 [Detto del pellame:] non conciato. 5 Che appare in ottima condizione; che ha la pienezza, la vitalità, il vigore o lo smalto di ciò che è nuovo, giovane o al massimo del suo rigoglio o del suo sviluppo. 5.1 Avv. In modo intenso e bello. 5.2 [Rif. ad un vegetale:] di aspetto rigoglioso, turgido, lussureggiante; che appare nel pieno dello sviluppo o della fioritura. 5.3 [Rif. ad una persona:] di aspetto gradevole o piacevolmente prestante; che è o appare pienamente in salute, florido, vigoroso. 5.4 [Detto di un manufatto tessile (spec. un capo di vestiario):] che ha il lindore di ciò che è nuovo, che non è stropicciato né liso né palesemente usato. 6 [Per sinestesia, rif. alla vista o all'olfatto:] gradevole. 6.1 Estens. [Con valore generic. pos.]. 7 Pronto, ben disposto o propenso (nei confronti di qno o in relazione ad una specif. azione o comportamento).

0.8 Elisa Guadagnini 25.08.2008.

1 Che ha una temperatura gradevolmente moderata (a cui possono affiancarsi altre caratteristiche quali l'ombra, un blando tasso d'umidità, una certa ventilazione), atta a produrre in un soggetto senziente (implicito o esplicito) una sensazione di benessere.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 9.25, pag. 116: Vedendo quell'ombrina - del fresco bosco, / ben cognosco - ca cortamente / serà gaudente - l'amor che mi china.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 38, pag. 140.7: Rigogolo [[...]] volentieri usa ne' giardini e ne' luoghi freschi e inarborati.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 93, vol. 2, pag. 568.17: la primavera fu fresca e umida, e lla state temperata d'acque...

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Lu modu..., pag. 570.38: Ancora si divi allazari in tempu friscu e nebulusu, kí, si si piglassi in tempu di forti caldu, si purria dampnari in alcunu so menbru, tantu si miniria.

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 165.5: più fresca pare l'ombra a quello ch'è riscaldato, che a quello che sempre sta in temperato luogo.

[6] Matazone, XIV sm. (lomb.), 150, pag. 796: L'altrer, una fïada, / a la fresca roxada, / zoè del mes<e> de mayo, / quando el tempo è gayo, / un matin me levay, / in un zardin intray.

- [Detto dell'acqua corrente].

[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 46, pag. 157.4: E quando egli ha molto bevuto, se l'uomo li fende la pelle delle coste e pone la bocca, e tiri a sè come una mammella, sì ne esce l'acqua chiara e fresca, come d'una fontana.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.34, pag. 235: Ma alantor ajai in cor / le fontanne de Bonamor, / d'aigue lucente, fresche e fine, / freide, brilente e cresteline...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 137.22: Poi che la notte fue consumata, e l'aurora avea cuminciato ad arrossire, io mi levo, e comando a' compagni che rechino le fresche acque, e mostro loro la via che mena all'acque.

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 88.31: Maiur disyu avia Cristu di salvari li peccaturi, ki non avia chascunu fatigatu di pena di morti, di biviri acqua frisca.

- Tenere fresco qno: proteggere qno dal caldo (mantenendolo in ombra).

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.36: açoché forsse gli raçi e la sperla del sol ardente quando el è pù agro no gli scotassan [[...]], de dì lo Segnor ghe mandava e mantegniva una nuola desovre dal chò inter cel e terra sì grande e sì spessa che tuti gli croviva e gli tegniva freschi...

[12] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 18, pag. 48.18: Iddio andava loro innanzi per guida e sopra loro avea distesa una nebbia, la quale lo giorno li copria dal sole e tenevali freschi...

- Fras. Fare fresco a qno: avvertire una sensazione di (eccessivo) raffreddamento.

[13] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 544.2: La donna, detta sette volte la sua orazione, cominciò a aspettare le due damigelle, e fu sì lungo l'aspettare, senza che fresco le faceva troppo più che voluto non avrebbe, ella vide l'aurora apparire...

1.1 [Con rif. ai peccatori siti nel Cocito dell'Inferno dantesco, con valore ironico:] fras. Stare fresco.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.117, vol. 1, pag. 557: "Io vidi", potrai dir, "quel da Duera / là dove i peccatori stanno freschi".

1.2 Sost. Bassa temperatura atmosferica o ambientale (propria della stagione o di un det. momento del giorno).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 547.27: il sole s'incomincia a riscaldar troppo, e come il troppo fresco questa notte m'offese, così il caldo m'incomincia a far grandissima noia.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 258, pag. 599.25: ordinò col fante suo, che 'l lunedì mattina all' alba si dovesse levare e sellare l' asino, e andare per lo fresco a Firenze a vendere i detti pippioni.

1.3 Sost. Luogo o ambiente in cui regna una temperatura moderata (a cui possono affiancarsi altre caratteristiche quali l'ombra, un blando tasso d'umidità, una certa ventilazione), atta a procurare in chi vi risiede una sensazione di benessere.

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 9.12, pag. 413: D' agosto sì vi do [[...]] star nel fresco tutta meriggiana...

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 10.11, pag. 162: veggio [[...]] posarsi i buoi delle fatiche loro, / e' bobolchi e' pastor sotto alcuna ombra / cercare il fresco e riposarsi alquanto.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 290, pag. 261.11: elli trovà uno cavalier et una damisela et do schudieri, li quali era stadi asentadi alo ladi d'una fontana, et sì havea lagado li soi cavalli a pascholar-sse; li quali se sollaçava cholà per lo frescho dela fontana, la qual era bella et clara.

- [In opp. allo stare al sole].

[4] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 74.10, pag. 161: E maledico i passi e i dolci suoni / C'ho per lei fatti stando al fresco e al sole...

1.4 Che non è stato riscaldato, a temperatura ambiente.

[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 4, pag. 6.14: Item la pelli di lu beccu fresca et calda, cui la teni tuctu lu giornu e la nocti inbuglata a la testa, leva lu duluri.

- [Detto specif. dell'aria appena inspirata].

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 19, pag. 111.8: 'l core ène receptaculo (et) principio del calore naturale, [[...]] sì ke, essendo membro nobilissimo et morbido, la natura a refrenatione del caldo àne ordenato el polmone, [che come mantacho e chontinovamente si sbattono due alie ch'à il polmone] intorno al core recevente l'aire fresco, e 'l core se apre (et) manda da sé l'aire inprima recevuto e reprende el fresco...

1.5 [Detto di un alimento:] che dà (al palato, al corpo) una gradevole sensazione di raffreddamento (e spec. che disseta).

[1] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 10, pag. 253.12: Jl prenen una fea o una cavra, si la escortean, e d'aquela carn lien a le corde, [[...]] e le perne s'apillen a la carn, qui es fresca e viscosa...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 5, pag. 171.29: lo quale [[monaco]] invitandogli caramente tutti ad entrare per le vigne per ricrearsi con quelle uve fresche per lo caldo, Ilarione non volle...

2 Impregnato di liquido (specif. acqua), umido (in opp. a secco).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 67.16: l'acqua mantiene fresche le radice delli alberi, e falli crescere in vertude et in pomi...

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 143, pag. 869.13: Li ruscelletti, che dei verdi colli del Casentino escendono giuso in Arno e fanno i loro canali freschi e molli, inanzi mi stanno quelli...

[3] F Giuseppe Flavio volg., XIV (fior.): l'una [[scil. Samaria]] e l'altra [[scil. Giudea]] [[...]] non è mai arida, anzi sempre fresca, perché ha assai acque... || Calori, Guerre giudaiche, vol. I, p. 343.

- [Detto del letame].

[4] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. II, cap. 13: il letame [[...]] d'un anno o di tre parti dell'anno si dicie ch'è optimo da cultivatori delle piante, inperciò che il frescho rachiude ancora l'humore in sé. || Crescenzi, [p. 37].

- [Detto di una costruzione in muratura].

[5] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.), L. 8, cap. 47: percotendolo [[scil. un muro]] quando è fresco, senza molta fatica si caccia a terra. || Sorio, Morali S. Greg., vol. I, p. 278.

- Calcina fresca.

[6] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 661.22: calcina fresca stemperata nella camera, e con molto fuoco molto scaldata la camera, sè medesimo là entro inchiuso uccise.

2.1 [Detto del sangue:] versato di recente e non ancora seccato.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 44, pag. 73.9: E lo cavaliere guardando alo letto, vide ch'iera pieno di sangue. E allora disse ala damigiella: «Unde ee venuto questo sangue ch'ee cosie fresco

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 43.16: Et intandu eu prigai a meu patri ki livassi li dei di lu locu loru, però ki eu non li vulia tuccari per li manu ki eranu inbruxinati di lu sangui friscu, fin tantu ki eu non mi lavassi li manu in unu vivu flumi.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 564.2: Il sangue è ancora fresco, vieni dunque al fresco sangue di santo Pietro.

- [Detto di una ferita].

[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 3, pag. 103.20: E non potendo stare ritto per le piaghe, che erano ancora molto fresche, stando prostrato in terra orava...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 8, pag. 132.25: quando le piaghe sono recenti e fresche, allora si sanano con più agevolezza che le vecchie già putrefatte non fanno.

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 16, pag. 22.5: E la vertù segonda è che la asalda le piage fresche cum el sangue enstesso...

- [Con rif. alla carne poco cotta].

[7] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 128, pag. 643: lo meto a rostir, com' un bel porco, al fogo [[...]] A lo re de l'inferno per gran don lo trameto, / et el lo guarda dentro e molto cria al messo: / «E' no ge ne daria - ço diso - un figo seco, / ké la carno è crua e 'l sango è bel e fresco. / Mo tornagel endreo vïaçament e tosto, / e dige a quel fel cogo k'el no me par ben coto...

3 Occorso da poco, recente.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 30, pag. 360.7: neuna cosa viene sì tosto in odio come 'l dolore fresco...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 21: lo fresco dolore chiamò vuoli(n)tieri co(n)solatori, ma qua(n)do è invecchiato sì se ne fa beffe...

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 758.25: Allora Enea, con fresca memoria adirato, disse: Pallas ti sacrifica questa fedíta e vendetta piglia dello scellerato sangue.

[4] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 13.8: La gente trogyana inserrati stanno in fra le grandi mura de Trogya, per zo la morte del loro baron Ector consolar non se pote. Multi fon li planti et li lamenti che de la morte de Ector son frischi troppo.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 6, vol. 2, pag. 89.16: mandaru soy messagi per adimandari ayutu da lu Senatu. A li quali per la fr[i]ska s[c]onfitta di Canna qui era stata, non si potti succurriri...

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 255.35: molti [[...]] sono così duri a perdonare, che non ve li puote indurre l' uomo per nessuna ragione, massimamente quando le ingiurie sono fresche. Onde se nullo è, che perdoni, perdona molto tardi...

- Appena fatto.

[7] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 3.41, pag. 103: Va', canzonetta fresca e novella, / a quella ch'è di tutte la corona, / e va' saluta quell'alta donzella...

3.1 Avv. Da poco tempo, da ultimo.

[1] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Par. 55, pag. 252: Indi montâro / nella spera del sole, onde una bella / danza di molti spiriti beati / vede far festa [[...]] Poi scrive un cerchio sovraggiugner fresco / a questo...

3.1.1 Locuz. avv. Di fresco: recentemente, da poco tempo.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 404.11: Lo re Ar di questa novella che l'uomo li avea contata tutto di fresco, era dura mente tutto disconfortato...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 90, pag. 266.31: Ma io non niego, che fossero uomini di gran cuore, siccome que', ch'erano formati da Dio di fresco, perché non è da dubitare, che 'l mondo generasse le cose migliori al cominciamento...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 75.14: lo cadavere, poniamo, che un poco palpiti, quando di fresco è morto, non è però quel movimento di vita, ma rimane tosto immobile e puzzolente.

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 13, pag. 48.4: Appresso furono trovate dame che hanno partorito di fresco, e fae allattare Tristano...

- Locuz. avv. Da fresco.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 6, vol. 2, pag. 166.3: Item, dichinu alcuni ki cui prindissi una apa morta da friscu et sì mictissila al suli supra chinniri tepida, l' apa resussitiria.

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 24, pag. 430.13: chi receve la pelle del castrom scortegò da frescho e meterla sovra el luogo ferìo over smachò, la ge çoa manifestamente...

3.2 [Detto di una pietra preziosa:] appena tagliato. || Att. solo in Dante e nei commenti.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.75, vol. 2, pag. 114: Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno, / fresco smeraldo in l'ora che si fiacca, / da l'erba e da li fior, dentr' a quel seno / posti, ciascun saria di color vinto, / come dal suo maggiore è vinto il meno.

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 70-84, pag. 118, col. 2.5:Fresco smeraldo, çoè quando se rompe, da prima ch'è çença roça e succidume.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 7, 70-84, pag. 159.40: Fresco smiraldo; cioè spiccato di nuovo dall'altra pietra, allora che si fiacca; dice, perchè stando, perde del suo chiarore...

3.3 [Detto di un alimento:] preparato da poco o ben conservato, non stantio.

[1] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 24.22: Se alcuno de' detti uccelli, o qualunque altro che viva di ratto, gitterà il pasto, non pascerlo quel die, [[...]] e la mattina nella terza il pasci con pasto fresco; e fie guarito.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 15, cap. 2, par. 6.3, pag. 333: Se tu se' pollaiuola o caciaiuola, / Non lavar l' ova né 'l cacio / Perché paia più fresco a cchi lo compra...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.16: questa se fo natura de quel manna del cel che ogne dì continuo descendeva de novo e era ogne dì frescha quella vianda angelica...

- [Detto di un uovo:] deposto da poco.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 28, pag. 34.14: E stieno IX dì, e lo decimo dì della luna le si tollano quelle quattro uova gallinacce, ed altre quattro uova fresche di gallina le si pognano in luogo di quelle a covare...

[4] Ricette bologn., XIV pm., pag. 264.22: Toi termentina unça j e due ova fresche e incorporallo inseme...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 21, pag. 425.38: E quelle che se aministra è le ove fresche, perché le vechie no è bone.

3.3.1 Fig. [Con rif. alla carne appena macellata:] fras. Fare della carne fresca: uccidere (una persona) in modo sanguigno, violento.

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 303 [1375], pag. 82.3: - E' co(n)viene ch'io faccia della carne fresca se tu p(ar)li più.

3.4 Che occupa o richiede poco tempo, rapido.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 126.1: E sapimo bene che li Troyani aveno forte citate e grande potere de gente e de richeze, e sapeno bene che nuy li simmo vicini, per che se illi potessero avere fresca venyanza de nuy ben creo cha nde la piglyrrieno multo crodelemente.

3.4.1 Locuz. avv. Di fresco: subito.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quinquaginta curialitatibus ad mensam, 4, pag. 315: Dre cortesie cinquanta ke 's den servar al desco / Fra Bonvesin dra Riva ve 'n parla mo de fresco.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 13, terz. 30, vol. 1, pag. 150: E' non si fe però Papa di fresco, / che la Chiesa vacò per cinque mesi, / innanzichè Pastor mettesse a desco.

4 [Detto di un alimento:] non ancora stagionato o seccato.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 145.20: anke diedi per chascio fresco ke comperò frate Giovanni Portinaio il dì di Santo Agostino, s. iiij e d. ij...

[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 244, pag. 570: A la fiata se placete de ciciri mangiare, / semente de papavere con issi fa parare; / se amenefare fácillo, amendi loro affare; / a li frischi consigllote che no le digi usare; / superfluitate génnerranno multa...

[3] Stat. sen., 1301-1303, cap. 34, pag. 23.25: La soma de' pesci marini et anguille grosse, freschi o secchi, VIJ soldi...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 19, pag. 134.5: si possa et licito sia ad ogni persona di potere vendere ogni fructo frescho et secce...

[5] Stat. sen., c. 1331, cap. 31, pag. 38.17: Anco, ch' e' frati e la famèglia de la detta Casa [[...]] debbano avere [[...]] tre volte la semana carne fresca mane e sera, cioè la domenica, el martedì, e 'l giovedì...

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 103.10: Carne fresca e pesci freschi vi si vendono a ruotoli d'occhie 14 per 1 ruotolo...

[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 78.20: Nella Quaresima tre volte la septimana comandiamo che si dia loro pesci freschi, overo salati, sì come la debileça delli infermi sosterrà...

[8] Doc. assis. (?), 1354, pag. 50.10: Item per cascio frescho per lo generale s. .VIIII..

[9] Doc. padov., 1364, pag. 20.9: Inp(ri)ma el dat(io) del vin a spina; it(em) el dat(io) d(e)la carne frescha; it(em) el dat(io) dele bestie vive le quale s'alçì i(n) Porto Nuovo...

[10] Doc. imol., 1350-67, Debitori 16.2.1364, pag. 359.23: Per 2 volte carne frescha s. 1 d. 5...

[11] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 242.20: li pirnichi, paru unu: dinari XXXVIJ. la carni di lu porcu frisca, rotulu J: dinari XXX...

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 5, pag. 6.9: Le foie de le desmestege e el legno, quando le è fresche, à savore stiptico.

[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 191.6: Missore Ranallo delli Orsini e alcuno aitro, perché la dimane per tiempo avevano manicate le ficora fiesche, non se potiero communicare.

[14] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 55, pag. 56.9: Pigla la salvia frisca et battila tantu ki indi facza sucu...

- [Prov.]

[15] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 503.30: Formaggio fresco e pietra dura non sono d'una natura...

4.1 [Detto del pellame:] non conciato.

[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 54.30: Del cuoio fresco del somaio, VIIIJ denari.

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 131, par. 1, vol. 2, pag. 497.23: ordenamo che niuna persona ardisca [[...]] stendere, avere overo ponere overo tenere a seccare peglle overo cuoia de bestie fresche overo secche, pelose overo fresche, overo secche pelose.

5 Che appare in ottima condizione; che ha la pienezza, la vitalità, il vigore o lo smalto di ciò che è nuovo, giovane o al massimo del suo rigoglio o del suo sviluppo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.15: trovavanse grande quantità de questi pezzi de vasa, [[...]] de li quali era presumato ch'elli fóssaro stati sotto terra asai più de milli anni; e trovavanse così coloriti e freschi co' elli fóssaro fatti via via...

[2] Geri Giannini (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 8, pag. 332: con onni argomento m'aparegli / pugnando c'ad amico t'aggia e tegna, / in guisa c'amistà mai non envegli, / ma fra noi sempre fresca si contegna. [[...]] E, perc'ho ditto de l'amistà nostra, / responsion chero qual ti sembra meglio: / vèglia tuttor la mantegnamo u fresca.

[3] Siribuono giudice (ed. Contini), XIII sm. (pist.), 14, pag. 333: Unde mi piace l'amistà, poi g[i]ostra / tanto con le du' l'una per pareglio, / fresch' e vèglia fra noi sia, con bon' ésca.

[4] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 27, pag. 70.15: «Se lo vasello non è fresco e netto, ciò che omo vi mette entro diventa agro».

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 95, pag. 161.4: De la città di Tholias vi venne Thoas, che menò .l. navi tutte nuove e fresche e bene apparecchiate.

[6] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 20.40, pag. 53: e' tiranni [[...]] aman sempre che 'l ben lor sia fresco, / Del popol non curando...

- Fresco di qsa: che presenta qsa in grande quantità, che manifesta qsa con forza. Fras. Stare fresco: mantenersi in forze, durare.

[7] Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.), 32, pag. 192: Lo vescovo Grimaldesco, / cento cavaler'a desco / d'in un tenpo no lli 'ncrescono, / ançi plaçono e abelliscono. / Né latino né tedesco, / né lonbardo né fran[ç]esco / suo mellior re no 'nvestisco, / tant'è di bontade fresco. || Diversamente Contini: «la sua bontà si rinnova continuamente».

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 26.63, pag. 163: Ancora in questo tempo ch'io riesco, / Gog e Magog, ch'Alessandro racchiuse / col suon, che poi più tempo stette fresco, / uscîr de' monti con diverse muse / e col fabbro Cuscan, lo qual fu tale / che più paesi conquise e confuse.

- Fras. Essere fresco alla mente (di qno): presentarsi o permanere con forza nel ricordo di qno.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), Prologo, pag. 47.11: la destructione de Troya la grande [[...]] non è de tanto pizola fama che [[...]] non sia degna de gloria e de essere sempre fresca a la mente de li audituri o vero de li scripture.

5.1 Avv. In modo intenso e bello.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 276.7, pag. 181: Or fus -el vero, cum ig èe busia, / la fama che ebbe il cavalier francescho: / ché tutta Ytalia teria lo todescho, / sola en sua antiqua dretta segnoria; / e 'l prince degli uçelli viveria / di pocco pasto col bisone a descho, / né 'l blancho cesno canteria plu fresco, / se non quanto nel Menandro solia.

5.2 [Rif. ad un vegetale:] di aspetto rigoglioso, turgido, lussureggiante; che appare nel pieno dello sviluppo o della fioritura.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 25 (86), pag. 248.2: l'arbore i(n) lo mese d'ap(r)ile [[...]] mo(n)stra lo bello maio e la fresca v(er)dura.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 4.5, pag. 81: nullo prato ha sì fresca verdura, / che gli suoi fiori non cangino istato; / e questo saccio ch'avien per natura...

[3] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 178, pag. 108: Quilò risponde la Roxa vermegia e coloria: / «denanze da mi tu pari verda, frescha e floria...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 160.33: e ll'altra mano non finava di mettere e ttrarre del suo grenbo. E quante volte del suo grenbo la traeva, sì era pieno di freschi fiori odoriferi di diverse maniere...

[5] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 5.2, pag. 409: D' april vi dono la gentil campagna / tutta fiorita di bell' erba fresca...

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1027, pag. 76: Sotto uno alboro bellamente, / Che era fresscho e plen de frute, / Teofisto, so fio, asexe...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 150.20: Alligrativi adunca, o iuvini, di tanti laudi, mictenduvi in testa curuni di friski fogli...

[8] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 3, 35, pag. 60.7: E la madre de Cristo li dè una rosa, la qual è conservada fresca fin a lo die d'ancoi.

[9] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 481, pag. 130: Li olivi vechi si volon potare / D' ogni seccume, e dentro ben netare / Ogni quatro ani di rami cativi, / Se tu voi freschi mantignir li olivj, / E anche pur frutto migliori farano, / Se de catività netti serrano.

[10] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 11, pag. 584.5: pir la frigiditati di la herba frisca e recenti si ndi tempera la caldiza di lu cavallu...

[11] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 50.22, vol. 1, pag. 380: Ave, madre del Signore, / concepisti con dolçore, / comme la rosa dà hodore / e remane fresca tuctavia.

[12] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Eg.Gu] ball. 3.3, pag. 90: Fresca son più che rosa / e vegiom'ad un vechio maritata.

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 91.7: eo mi stisi in terra, la quale era plena de herbe fresche...

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 70, comp. 12.1, pag. 79: Stilbòn se asise sula frescha erbetta / con la sua verga, a modo de pastore...

5.2.1 Estens. [Rif. ad una donna (assimilata ad un fiore)].

[1] Raimb. de Vaqueiras, Discordo, a. 1202 (it. sett.), 15, pag. 509: en so lengaio / sa [[scil. di madonna]] gran beutà dir non so, / çhu fresca qe flor de glaio...

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 1, pag. 177: «Rosa fresca aulentis[s]ima ch'apari inver' la state, / le donne ti disiano, pulzell'e maritate...

[3] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 3.15, pag. 467: non disio / mai cosa tanto / vedere quanto - tuo chiaro visagio, / rosa di magio - colorita e fresca...

[4] Poes. an. urbin., XIII, 14.19, pag. 571: Stella lucente k'allumini el mondo, / de te nacque lo sole splandïante, / lo qual è Cristo Deo signore nostro / ke in cel né in terra non à simillante; / ora ve prego, flesca rosa aulente, / ke mme soveng[n]i per tua benegnança.

[5] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., 2.70, pag. 17: Da oggi al terzo giorno / tu farai in ciel soggiorno: / sempre ne starà più adorno / per te, rosa freschissima.

[6] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 44.30, pag. 98: Tu chi è' del paradixo ragina, / roxa fresca sença spina...

[7] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 85.12, pag. 386: Beata fosti et gratiosa, / Agnesa beata, fresca rosa, / di Cristo amica fosti et sposa / d'ogne fiore aulente ornata.

[8] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 16.12, pag. 232: Ave, donna, chiara stella, / frescha roxa sì vermigla...

5.3 [Rif. ad una persona:] di aspetto gradevole o piacevolmente prestante; che è o appare pienamente in salute, florido, vigoroso.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 17.60, pag. 226: «Hoi tu, meo core, / perché non ti more? / Rispondi, che fai? / perché [...] doli - così?» / «Non ti rispondo, / ma ben ti confondo / se tosto non vai / là ove voli - con mi: / la fresca cera / tempesta e dispera; / in pensiero m'ài / miso e 'n cordoglio - per ti».

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2262, pag. 254: e 'n una gran chaiera / io vidi dritto stante / ignudo un fresco fante, / ch' avea l' arco e li strali...

[3] Caducità , XIII (ver.), 186, pag. 661: Sença remissïon, miser<o> cativo, [[...]] no t'avo dar un sol dì paraìso. / Mo pensa de trovarlo tu ensteso / enfin ke tu ei vivo e sano e fresco...

[4] Poes. an. urbin., XIII, 23.13, pag. 588: Era ricco, flesco, bello, / forte, iusto, malveçato; / cittate, ville e ccastello, / in çascuno era doctato...

[5] Poes. an. urbin., XIII, 23.48, pag. 589: Sì vidi lu infermarello / stare povero e ccuitoso, / e ttu si' un iuvencello / flesco, gaio et avetoso...

[6] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 59.3, pag. 117: Non potrebb'esser, per quanto Dio fece, / che babbo spesso non mangi de l'oro, / ch'e' vive fresco e razza com'un toro...

[7] Poes. an. mant., XIII/XIV, Çorn'e noy.5, pag. 232: Çorn'e noy andava atorne / co li altr'innamorati, / pur pensand del vostro amore / e del vostre gran beltadi / e la vostra fresca çera / ce me dava ardiment.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 141 bis.24, pag. 591: E dì e note imver' la morte / vai corando monto forte, / e la morte sempre imver' t[i]; / tosto te troverai con si; / e se aor e' fresco e sam, / ancoi for morai o demam...

[9] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4086, pag. 156: mie fijolly [[...]] Savij e freschi e belly et finy, / Ch'io persi si piçeniny.

[10] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 12.23: per quello cannello stillava et lo balzamo per tucto lo corpo in modo che lo mantenea flesco per omne stason che non morto ma vivo ben parea.

[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 13, pag. 90.14: lu corpu de lu episcupu trovaru soldu e friscu comu killu iornu avissi statu mortu...

- Specif. Ben pasciuto.

[12] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 36.17, vol. 1, pag. 248: La morte viene come furore, / spogla l'omo come ladrone; / satolli et freschi fa degiuni / e la pelle remutare.

[13] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 255.13, pag. 165: Et ela a me: «Frate, quanto mal parli! / Ch'eo son magra possendo star ben fresca, / sol per fastidio di tanta vil ésca».

- [Detto dell'età, per indicare la gioventù].

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 55.2, pag. 77: Quel foco ch'i' pensai che fosse spento / dal freddo tempo et da l'età men fresca, / fiamma et martir ne l'anima rinfresca.

- [Rif. ad un animale:] di bell'aspetto.

[15] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.236, pag. 901: Lo mio nome è dimezzato; / per metade so' chiamato; / l' altra metade è, dal suo lato, / lo leone incoronato / con fresca cera; / cui di me vuol, paraul' à intera. || Il passo è una sciarada per "Ruggeri": Geri e "rugge" (rif. al leone, prob. il leone bianco incoronato dello stemma del popolo senese), cfr. Contini p. 901, n. al v.

[16] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 77.2: Le nature dei serpenti son tali che quando egli invecchia, [[...]] spoglia la sua pelle vecchia, e diviene giovane e fresco, e di buon colore...

[17] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 40.5, pag. 115: e· lunicorno, co·la fresca cera, / ala donzella lasciasi tradire...

5.3.1 [Detto del 'colore', per indicare un incarnato florido].

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 7, pag. 21.1: E lo re Artù ricevette lo consiglio volontieri, et fe venire al campo la reina Ginévara, et tutte l'altre dame e damigelle del fresco colore...

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 33.7, pag. 578: el bel color rosato, ch' el possède, / vermeglio e bianco, nïun tartaresco / pareggiar lo porria, ch' è nuovo e fresco / cotante volte appar, quant' om lo vede.

[3] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 24, pag. 120.15: e Candida tutta empalladio e cambiò suo fresco colore.

5.3.2 Che si è ristorato ed è pienamente in forze, che non è o non è più stanco.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 54, pag. 279.28: dimmi, perché si rinfrescano e' gli uomini alle pugne? Questo è per difetto di virtù: quando comincio sono forte, poi sono debile, ché se sempre stessi fresco, sempre potrei combattere.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 173, pag. 149.18: Quando il siniscalco de· rre Evalac, ch'avea la seconda battaglia a conducire, gli vidde sì duramente riscuotere che gl'era aviso che oraindiritto e' fossero venuti tuti freschi, sì ne fu isbaito a maraviglia, ch'e' non atendea solamente che tanto ch'e' gli vedese lasi, per ciò ch'egli gli volea socorere.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 106, pag. 21: Ma quando se adboltavano fra loro li Todischi / Con quelle spade longhe de sopra alli Francischi, / Fenneano ad un culpo l'omo, et sempre erano flischi; / Resistere non poteano ad quilli Allemandischi.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 128.22: Quanno vedevano l'omo loro muorto, in luoco dello muorto ponevano lo vivo, in luoco dello feruto remettevano lo sano, in luoco dello stanco mettevano lo fiesco.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 71.28: La grida monta da parte troyana, chà non poteano soffirire lo impeto de li Grieci che erano iuncti frischi.

[6] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 97.32: de questo no li podì vuj miga dar tropo gran loldo, perciò che lli cavalieri, ch'elli ha abatudo, erano stanchi per aventura plu cha mestier no lli fosse, e llo cavaliero vene frescho sovra lore, perciò non è meraveia s'ello li abate.

- Fresco e riposato.

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 214.18: Qui trovaro combattitori, e quelli di Cesare erano già lassi d'uccidare, e quelli erano freschi e riposati.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 38, pag. 114.14: Li Troiani erano lassi e li Greci erano freschi e riposati...

5.3.2.1 Fig. [In opp. ad una condizione di abbattimento o stanchezza psicologica (provocata dall'amore)].

[1] Federico II (ed. Panvini), a. 1250 (tosc.), 2.50, pag. 161: Già mai non n'ò abento, / vostra bella fazone / cotant'à valimenti. / Per vo' son fresco ognura... || Cfr. Panvini, Poeti italiani, p. 230: «Per causa vostra non sono mai stanco [di amare]...».

5.4 [Detto di un manufatto tessile (spec. un capo di vestiario):] che ha il lindore di ciò che è nuovo, che non è stropicciato né liso né palesemente usato.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 582, pag. 171: Ma el g'è le vestimente stavre e molben ornae / E nov e sempre fresche, strabel e straprovae / E texudhe a fil d'oro, lucent e lavorae...

[2] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 429, pag. 509: Belle robe a podere, / Secondo il tu' podere, / Vesti, fresche e novelle...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.22: le vestimente no se frustavan e hi calççamenti no se rompevan né invegivan, ma se mantegnivan tuti freschi e novi per tuto quel tempo de quaranta agni...

[4] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.15: IIJ borsce de seta francessche ffressche; J cordone, J borscia vecchia de seita...

[5] Sacchetti, Lettere, XIV sm. (fior.), VI, pag. 88.12: portonne i panni suoi, i quali erano una gonella mescolata quasi in su l'azurrino, ed è fresca, [[...]] e una gonella agnellina vecchia con cintola nera sùvi...

6 [Per sinestesia, rif. alla vista o all'olfatto:] gradevole.

[1] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 310, pag. 112: tute persone co[n]forta lo meo frescho collore, / che è molto smerao e bello, de bonentissimo odore...

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 386, pag. 339: Vaysene la Letitia de arme lucente armata, / cum soy fresche bandere: / su nne la ensengna portace la cruce, desingnata / de cimque rosce spere.

[3] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1.44, pag. 11: Sua [[scil. del bassilico mio]] ulimento e tutta mi sanava, / tant'avea freschi gli olori; / e lla mattina quando lo 'naffiava, / alla levata del sole, / tutta la gente si maravigliava / onde vien cotanto aulore...

6.1 Estens. [Con valore generic. pos.].

[1] Poes. an. ven., XIII, 253, pag. 143: O croxe santa, benedecta e fresca, / O che tu va, [tu] dà tal alegreça / Et inpli tuti de tanto delecto, / Che tu descaçi dal cuor ogno defeto.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 44.3, vol. 1, pag. 300: O Iovanni, fresc'aurora, / molt'era garçone alora, / quando Cristo cum gran cura / apostol[o] te fece e pastore.

- [In ditt. con allegro, gioioso o sim.].

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 86.16: Et se l'uomo averà molti di beni di questo mondo, e de' doni de la ventura, e la vita sua serà diserta e abbandonata dagli amici, non potrà mai esser fresca nè allegra.

[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 30.44, vol. 1, pag. 205: tu, signor d'umilitade, [[...]] tu, signor fresch' e iocondo, / tu ne guarda del profundo / di quel logo tenebroso.

[5] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 289.3, pag. 118: In quel palazzo sì maraviglioso / vidi Madonna e 'l su' ricco valore / che fa star lo mi' cor fresch' e gioioso / e pasce l'alma mia di gran dolzore.

7 Pronto, ben disposto o propenso (nei confronti di qno o in relazione ad una specif. azione o comportamento).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 236, pag. 109: In far le male ovre tu fuss sempre trop fresco.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.75, pag. 612: quaxi ognomo poco cura / de intender la santa Scritura / chi alumena cor e mente. / Freschi de oir asai pu son / qualche jugolar o un bufon / o un malvaxe inganaor / ca un veraxe pricaor.

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (beta).153, pag. 287: Non disdisco agli amanti / la loro raunança, / da poi che 'n tutti quanti / el mondo è in dispregiaça; / ciaschun per amor canti / della sua fin'amança; / sien tutti freschi a dança, / qual non c'entra sbandisco.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 586.13: E sì fue sempre fresco ne l' uso de la lussuria, che passato l' ottantesimo sesto anno, generò figliuolo...

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 18.1, pag. 302: Teseo, con vento fresco a suo viaggio, / contento ritornava inverso Attene...

[6] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 78, pag. 98: Poi per l' inferno tutti smaniosi / Senza pietade vi strascineranno, / Come ribaldi tristi et viziosi; / Né mai di tormentar si stancheranno; / Anelerete di voler morire / E lor piú freschi nel punir saranno.

[7] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 11, 40.3, pag. 147: e vo'ti dar molti buon cavalieri / che a servirti ognor saranno freschi, / né contra a te saranno mai leggieri...

[u.r. 04.11.2009]