CONOSCITORE s.m.

0.1 cannussituri, caunoscidor, choniscitori, chonoscitor, chonoscitore, cognoscetore, cognoscitor, cognoscitore, cognosedor, cognossedore, congnoscitore, conoscetore, conoscidore, conoscidori, conoscitor, conoscitore, conoscitori.

0.2 Da conoscere.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1 [7].

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bacciarone (ed. Contini), XIII sm. (pis.); San Brendano pis., XIII/XIV; IV Catilinaria volg., 1313 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. venez., 1366 (2).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Chi ha (in mente) la percezione esatta di una nozione o dell'essenza, della conformazione o delle caratteristiche di un oggetto (concreto o astratto; spesso in opp. ad una percezione superficiale, fallace o falsa); chi ha acquisito o acquisisce (mediante lo studio, la pratica o l'esperienza, o per una subitanea consapevolezza) det. nozioni o competenze. 1.1 Chi è in grado di valutare correttamente la qualità di qsa; esperto, intenditore. 1.2 Chi ha esperienza o pratica di qsa; chi è abile o provetto in qsa. 2 Persona saggia. 3 [Dir.] Chi emana una sentenza, giudice. 3.1 [Detto di Minosse, nell'Inferno dantesco]. 4 Chi è in grado di riconoscere e ravvisare (una persona), fisionomista.

0.8 Elisa Guadagnini 17.02.2009 [prec. red.: Ilaria Zamuner].

1 Chi ha (in mente) la percezione esatta di una nozione o dell'essenza, della conformazione o delle caratteristiche di un oggetto (concreto o astratto; spesso in opp. ad una percezione superficiale, fallace o falsa); chi ha acquisito o acquisisce (mediante lo studio, la pratica o l'esperienza, o per una subitanea consapevolezza) det. nozioni o competenze.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 25, pag. 472.4: Dio delle secrete e nascoste cose è conoscitore...

[2] Bacciarone (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 2, pag. 325: Tua scritta, intesi bene lo tinore; / conoscitore - bon sarei contento / esser di ciò che fu tuo piacimento / dimandamento - farmi... || Contini, p. 325, n. al v.: «perifrasi affine a esser conoscente».

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 51.11: Dio congnoscitore dele cose che non si sano, et revelatore di tutte le cose ascose, tu sai l'angoscia del cuore mio...

[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 16, pag. 77.4: Ma Cristo conoscitore dei cuori conobbe la loro malizia...

1.1 Chi è in grado di valutare correttamente la qualità di qsa; esperto, intenditore.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 73.7: Càstoro [[...]] fu ottimo conoscitore di cavalli...

- [Con rif. alla valutazione della bontà di un metallo].

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 359.33: Bontadi d'ariento in verghe Vogliono essere le verghe non bianchite, però che essendo bianchite mostrano migliore all'occhio, ma uno conoscitore d'ariento [distingue] le verghe bianchite dalle non bianchite...

[3] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 27.33: Chi vòle richonoscere in uno metallo d'archima o niuna altra chosa che paresse oro ed e' non se ne asichurasse bene, freghilo in suso il paragone. E se anchora non ne fossi chonoscitore e non te ne paresse esere ben sichuro, sì ne fa questa pruova...

[4] Stat. venez., 1366, cap. 178, pag. 92.2: da mo' avanti, etiamdeo, sia vedado che alguno, usado comparare argento over cognosedor d'argento, no possa veder consiiar over comprar argento affinado per algun comperador over per algun che volesse comprar; mo argento bullado possa çasscheduno comprar per si, dementre ch'el no se faça compagnia.

- [Con rif. alla valutazione della bellezza o delle virtù muliebri].

[5] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 13.9, pag. 8: e come l'auro passa ogne metallo / e lo raggio del sol tutti splendori, / e come giovanezza ogn' altro stallo, / e come rosa passa igli altri fiori, / così passa mia donna ogne bieltate: / adorn' e gaia è d'onesta bontate / al saggio de li buon' conoscidori.

[6] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 471-80, pag. 125.24: da tutti se' un gran conoscitor di forme di femmine reputato...

- [Con rif. specif. alla capacità di apprezzare un oggetto artistico:] intenditore.

[7] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 200.8: E de queste vasa me venne a mano quasi mezza una scodella, e·lla quale erano scolpite sì naturali e sutile cose, che li conoscitori, quando le vedeano, per lo grandissimo diletto raitieno e vociferavano ad alto, e uscieno de sé e deventavano quasi stupidi...

1.2 Chi ha esperienza o pratica di qsa; chi è abile o provetto in qsa.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 106.3, pag. 269: I' prendo l'arme, a difender l'Amore: / però si guardi chi gli à fatto ofesa! / Avengna ch'io son ben conoscidore, / da' miei colpi nesun pò far difesa: / ed io colpisco!

2 Persona saggia.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 140.7, pag. 212: Come dunque si fa conoscidore / o dice aver valore / chi vertù fugge e vizio 'n sé mantene; / e Dio, in cui tutta vertù tuttore / e sol d'essa datore, / non desia, né fior con lui convene?

[2] Meo Abbracc., Rime (ed. Contini), XIII sm. (pist.>pis.), 1.76, pag. 341: Amor, tuo difensore / se stato so', non è poco ardimento / ver' lo forte lamento / ch'è quasi fermo per la molta usansa. / Mostr'ormai tua possansa, / faccendo tuo guerrer conoscidore. || Contini, p. 341, n. al v.: «dando l'intelligenza al tuo nemico». Diversamente GDLI s.v. conoscitore: «far qualcuno conoscitore: renderlo consapevole dei propri errori, farlo pentire».

- Buon conoscitore.

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 5, pag. 87.13: Gientil mia Donna, l'onipotente Dio mise in voi sì meravigliosamente conpimento di tutto bene, che maggiormente senbrate angelica criatura che terrena, in ditto e in fatto e in la senbian[sa] vostra tutta, [ch]é quanto homo vede de voi, senbra mirabil cosa a ciascuno bono conoscidore.

3 [Dir.] Chi emana una sentenza, giudice.

[1] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 50.24: Se voi seguirete la sentenzia di Giulio Ciesare, p(er)ciò che costui seguìo questa via, ne la repu(blica), la quale è tenuta popolarescha, forse che, esendo costui autore e congnoscitore di questa sentenzia, a me sarano meno da temere gli asalti del po(po)lo...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 6, vol. 2, pag. 50.5: Et a la perfini per summu consentimentu di li senaturi et eciandeu di li Macedonici factu cannussituri di la causa, ressi curti a la sua casa et issu sulu vacau duy iorni da audiri l'una parti e l'altra...

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 96, par. 1, vol. 2, pag. 148.15: Quignunque reterrà la moglie per alcuno tempo en casa e puoie negherà quilla essere sua moglie, e provato sirà el matremonio veramente overo presuntivamente, la quale pruova fare se possa e facta vaglia denante al iudece secolare conoscetore de cotale quistione per testimonia overo per stromento, la podestà e 'l capetanio togliano a luie per nome de pena cinquanta libre de denare.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 10, pag. 631.8: statuemmo che quante volte al zudese di maleficij o ad altri, lo quale sia conoscitore della questione, parerà, possa in la questione della turbata possessione [[...]] comettere l'examinatione e 'l zuramento di testimonij...

[5] Doc. fior., 1364, pag. 51.28: Debono ubidire al chapitano della guerra, chavalcare tutti insieme e partiti. Di quistioni o zuffe ch'avesono tra loro, ne debono esere choniscitori.

3.1 [Detto di Minosse, nell'Inferno dantesco]. || Per le interpretazioni dei commenti, di portata più ampia, cfr. ED s.v. conoscitore.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.9, vol. 1, pag. 78: Dico che quando l'anima mal nata / li vien dinanzi, tutta si confessa; / e quel conoscitor de le peccata / vede qual loco d'inferno è da essa...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 1-6, pag. 136, col. 2.17: Or questo Minos, moralmente parlando, significa Giustizia, et uno punitore di vizii ... Antigamente fu uno re nell'isola de Crete, el qual fo lo piú giusto signore che avesse el mondo ... e secondo che trattano li autori, fabuloxamente elli tegnono che lo detto Minos sia posto a tale offizio in l'inferno, quaxi a dire: ello è bono cognossedore.

4 Chi è in grado di riconoscere e ravvisare (una persona), fisionomista.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 39, pag. 41.42: E Merlino disse: «Messere, siete voi buono conoscitore d'uomini?». E que' disse di sì. E Merlino disse: «Conosceresti voi uno uomo se voi l'avessi [veduto] due o tre volte?». E llo signore disse che ssì. [7] Disse Merlino: «Io conosco uomo che voi avete veduto da tre volte in sù e non lo conosceresti».