CONOSCIUTAMENTE avv.

1 Locuz. avv. Non conosciutamente: senza applicare un procedimento razionale, senza fare uso della facoltà intellettiva. || Per trad. di Dionigi Aeropagita, De mystica theologia, L. 1: «Tu autem, o amice Timothee, circa mysticas speculationes corroborato itinere et sensus desere, et intellectuales operationes, et sensibilia, et invisibilia, et omne non ens, et ens; et ad unitatem, ut possibile, inscius restituere ipsius, qui est super omnem essentiam et scientiam».

[1] Gl Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 83, col. 1.11: E come queste cose si possano fare troppo bene si insegna nella teorica cioè nella speculativa scienzia, sopra quella parola di santo Dionisio, dove dice: leva su non cognosciutamente, cioè senza alcuna cognizione d'intelletto.

[2] Dom. da Monticchiello, Lett., a. 1367 (sen.), 11, pag. 42.1: So in una grande agonia sopra l'ontelletto di certe parole, che Santo Pavolo scrisse a Timoteo discepolo e servo di Cristo [[...]] Le parole sono queste, secondo che si possono volgarizzare, cioè: ma tu, o Timoteo amico carissimo, intorno alle mistiche visioni, perfette contrizioni, lassa li sensi tutti e tutte le operazioni intellettuali e ogni cosa sensibile e intelligibile e ogni cosa che è e che non è; e, come t'è possibile, levati su non conosciutamente alla sua unione, la quale è sopra ogni sustanzia o conoscimento [[...]] Le quali cose sono forti ad intendere all'ontelletto umano, però che, secondo el testo delle parole, chi si vuole unire conviene che lassi gli sensi e gli intelletti e le operazioni d'essi e ogni ispeculazione et industria, et ignorante e mondo salire verso el bene superessenziale e sommo desiderabile...