0.1 foratura, foraùra, foraùre.
0.2 DELI 2 s.v. forare (lat. tardo foraturam).
0.3 Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 2.
0.4 In testi tosc.: Bibbia (06), XIV-XV (tosc.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Apertura dal contorno gen. regolare, (praticata artificialmente) all'interno di una superficie solida. 2 [Med.] Foro del dente, carie.
0.8 Elisa Guadagnini 10.10.2008.
1 Apertura dal contorno gen. regolare, (praticata artificialmente) all'interno di una superficie solida.
[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 27, vol. 6, pag. 271.6: [5] Sì come nella foratura del crivello rimane la polvere, così la tribulazione dell' uomo nello pensiero suo.
2 [Med.] Foro del dente, carie.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 270, pag. 285.21: E sapi che quando de questa late fi metù in le foraùre de li de(n)te, adesso ello remuove li dolore.