FURTIVO agg.

0.1 fortivu, frutiva, furtiva, furtive, furtivi, furtivo, furtivu. cfr. (0.6 N) furtuino.

0.2 Lat. furtivus (DELI 2 s.v. furto).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.6 N Andrà ricondotta a furtivo la forma, prob. erronea, furtuino, att. in Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 7, vol. 2, pag. 465.3: «trarne furtuino guadagno».

0.7 1 Che è o è stato oggetto di furto. 1.1 [Prov.] 2 Uso o dedito al furto. 3 Che deliberatamente non è o non risulta visibile o percepibile (spec. grazie alla sua rapidità); dissimulato, occulto. 3.1 [Rif. specif. alla relazione amorosa:] clandestino, privato (per la deliberata esclusione di una dimensione, un riconoscimento o una manifestazione pubblica, sociale o condivisa con terzi).

0.8 Elisa Guadagnini 20.10.2008.

1 Che è o è stato oggetto di furto.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 127.29: niuno nella sua cosa può comettere furto né usarla come furtiva.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.530, pag. 171: guardate, e schiva, / a to poer, cossa furtiva.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 106, par. 1, vol. 2, pag. 156.29: Ma se alcuno [[...]] averà furato enfina en cinquanta libre de denare [[...]], sia punito al comuno de Peroscia en quactrotanto de la cosa furtiva tolta e en la restitutione de la cosa tolta furtiva a quillo a cuie le cose fossero sute tolte...

1.1 [Prov.]

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 74.1, pag. 62: l'acqua furtiva assai più dolce cosa / è che il vin con abbondanza avuto...

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 9, vol. 5, pag. 636.17: [17] Le acque furtive, le quali sono le delettazioni proibite, sono più dolci, e il pane ascosto è più soave; per le quali parole cerca di trarlo alla delettazione carnale.

2 Uso o dedito al furto.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 70.15, pag. 366: E zo che man frutiva prende / De' sa ben como se rende; / pochi, o nixun o rairi son / chi fazam restitution.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 79-96, pag. 583, col. 2.15: Questi èno la prima condizione di ladri ... che mai non se parteno dal mal pensiero e fraudevele e furtivo...

3 Che deliberatamente non è o non risulta visibile o percepibile (spec. grazie alla sua rapidità); dissimulato, occulto.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 182.2: I· riso fa l'uomo isgraziato e odiato, s'elli è soperbio o chiaro o maligno o furtivo o ismosso per male altrui.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 162.26: Ed in ciò, che tu mi prieghi di potere parlare meco queste cose presenzialmente in luogo celato, dicoti che io so bene quello che tu addomandi, e quello che tu chiami parlamento furtivo.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 455.26: Anzio Restio sbandito da' triumviri [[...]] ne la profonda notte uscìe delle sue case; il cui furtivo uscimento uno servo [[...]] con solliciti occhi cercando, [[...]] di sua propria volontà si rendeo al colui lato.

[4] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 8, pag. 408.1: Simulano nella faccia tristizia, e li lunghi digiuni ricompensano con furtivi mangiari di notte.

[5] Stat. catan., c. 1344, cap. 3, pag. 31.17: Et ecciamdeu nullu presumma di maniari oy biviri in altru tempu ki in li huri consueti. Et cui in kistu maniari furtivu et occultu accadissi, strictamenti vitamu ki da nullu previti sia absolutu...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 185.12: cheste femene [[...]] mostranosende multo cortese de dare a li huomini li lloro sguardamienti furtivi, et a la fine no nde poteno avere altro...

3.1 [Rif. specif. alla relazione amorosa:] clandestino, privato (per la deliberata esclusione di una dimensione, un riconoscimento o una manifestazione pubblica, sociale o condivisa con terzi).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 236.12: Siccome la furtiva lussuria è graziosa a l'uomo, così è graziosa alla giovane...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 68.12: regina Dido ancora [[...]] nin pinsava troppu a lu fortivu amuri; ma veramenti illa lu clamau matrimoniu, et cum kistu nomu di matrimoniu cupria la culpa.

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 524.30: Ma tu, usando maçor vele, non abandonar la donna, né anche ella non vada enanti li tuo' corsi; apprestàve ensembre al termene; en quella volta è piena delettança, quando la femena e l'omo è vençudi ensembre. Questo tenor è da fir versado, quando li otii liberi fi dadi, né la paura costrençe la furtiva ovra...

[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 49, comp. 7.19, pag. 76: Cinto lo letto e poste le catene, / di novo se convene / al giocho usato Ciprigna e Gradivo; / dove le rete de Vulcano divo / ambo gli dey ligati e stretti tiene. / Alor ciaschun dio vene / a riguardar quel delletto furtivo; / e ciaschun ride del giocho lascivo.

[u.r. 17.03.2017]