CAGIONÉVOLE agg.

0.1 cagionevole, cagionevoli, casionevele, casonevre, casonivri.

0.2 Da cagione.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.7 1 Caratterizzato da un male o da una mancanza qualsiasi. 1.1 Poco capace di reagire nei confronti di avversità esterne; debole, fragile. 1.2 Di costituzione fisica debole; soggetto a malattie. 1.3 Esposto alle intemperie. 2 Sost. Lo stesso che cagione?

0.8 Francesco Sestito 12.12.2007.

1 Caratterizzato da un male o da una mancanza qualsiasi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 196, pag. 35: De quel desnor k'av Criste sí grand e dexdesevre, / K'eo no devrev receve lo peccaor colpevre, / Per ki el hav quel mal dond lu 'n fo casonevre.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 447, pag. 150: No ge devrav far pro lo bever ni 'l condugio, / Pensand ke 'l rex de gloria sí fo per nu destrugio, / Ke mai no fé peccao ni casonevre frugio...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 68, pag. 160.8: Così nel nostro animo sono alcune parti cagionevoli, delle quali si conviene prendere guardia, e consiglio.

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 13, pag. 73.24: di questo viçio, cioè de lo 'mpiccharsi, e fiorentini ne so' più cagionevoli che niuna altra gente d'Italia.

1.1 Poco capace di reagire nei confronti di avversità esterne; debole, fragile.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 7, pag. 59.27: Per non dir nulla, che sono, come dice Boezio, cagionevoli, leggiermente si sdegnano, e ogni piccola cosa gli affligge...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 8, pag. 682.7: Amore [[...]] lla sua forma si dipigne d'uno tenero fanciullo, overo perché rende li amanti sì come sono li teneri fanciulli, cioè cagionevoli e semplici.

1.2 Di costituzione fisica debole; soggetto a malattie.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 6, pag. 368.13: Il re, veggendola bella, l'ebbe cara; ma per ciò che cagionevole era alquanto della persona, infino a tanto che più forte fosse, comandò che ella fosse messa in certe case bellissime d'un suo giardino, il quale chiamava la Cuba, e quivi servita; e così fu fatto.

1.3 Esposto alle intemperie. || (Morino, Restoro, p. 195).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 126.17: 'l monte è più spongioso e più forato e più duro del piano [[...]]; e 'mperciò che 'l monte è casionevele, dea èssare duro e forte.

2 Sost. Lo stesso che cagione? || Sembra probabile che lo scrivente abbia commesso un errore di diplografia (ragionevole cagionevole anziché ragionevole cagione).

[1] Stat. sen., 1341/48, cap. 21, pag. 149.12: Et quegli che non si vestono ne' detti dì ordenati avendo ragionevole cagionevole [sic] rimangono co' la licenzia del priore.