FITTIVAMENTE avv.

0.1 fictivamente, fitiva, fitivamente, fittivamente.

0.2 Da fittivo.

0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376]; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 In un modo che non corrisponde al vero per l'effetto di dissimulazione, menzogna, inganno, ecc. (gen. per raggiungere un det. scopo). 1.1 [Con rif. alla composizione di un documento:] in modo da contraffare o alterare un documento o inserirvi fatti che non corrispondono al vero. 2 In modo da rappresentare una realtà prodotta dall'immaginazione (con rif. all'atto creativo proprio della finzione poetica). 2.1 [Con rif. e per lo più in opp. al signif. allegorico o simbolico della poesia:] in modo da rappresentare una realtà prodotta dall'immaginazione che rinvia ad un'altra realtà a cui è associato il vero signif. della rappresentazione, diverso da quello referenziale o letterale.

0.8 Diego Dotto 03.05.2009.

1 In un modo che non corrisponde al vero per l'effetto di dissimulazione, menzogna, inganno, ecc. (gen. per raggiungere un det. scopo).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 10, pag. 76.30: E come tal volta sogliono i corpi morti gravosi cadere alla terra sanza essere urtati, cotale costui fittivamente cadendo davanti gli si gittò...

[2] f Cavalca, Frutti della lingua, a. 1342: Vedendo che niuna scusazione gli valeva, sì s' aumiliò fittivamente, e disse: Io ho peccato... || Crusca (5) s.v. fittivamente.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 35, pag. 65.12: Cosí costoro [[...]] sempre si scandalizzano in me e ne' servi miei, giudicando che fittivamente aduoparino la virtú.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 271.10: Ulixe allora co le soe parole mitigao lo populo intanto che cachao onne suspeccione de loro, in questa parte mostrandose fictivamente aiutatore de Palamides, e per le parole soe era stato confirmato Palamides in lo imperio.

- [In opp. esplicita a ciò che è autentico, sincero].

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 155, pag. 369.4: Tu se' dritta senza veruna tortura, ché fai el cuore dritto e non fitto, amando liberalmente e non fittivamente la mia creatura.

1.1 [Con rif. alla composizione di un documento:] in modo da contraffare o alterare un documento o inserirvi fatti che non corrispondono al vero.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 328.19: Costui à fatto in questa lettera verso la vostra santità. [[...]] Ma tosto, padre, ve ne potrete dichiarare, se ella è venuta da quello giusto uomo, o no: parmi che, secondo l' onore di Dio, el doviate cercare, quanto io non reputo, - per quello che io ne possa vedere o comprendare, e non mi si rappresenta al suono delle parole sue, - servo di Dio, ma fittivamente pare fatta.

2 In modo da rappresentare una realtà prodotta dall'immaginazione (con rif. all'atto creativo proprio della finzione poetica).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 139-145, pag. 372, col. 1.8: la fabula di Tebani: la qual se de' intendere che in tempo de seco li Tebani andavano ai ditti fiumi e faceano cave e condutti in tal modo che so terren sí se adaquava. E quest'è quello che fitivamente cantava Stazio in li soi versi.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 43-50, pag. 121.29: ma fa questa domanda per mostrare che n'avesse perfetta fede, e per confermare li uomini grossi che non s'avveggono che l'autore parla fittivamente come poeta...

2.1 [Con rif. e per lo più in opp. al signif. allegorico o simbolico della poesia:] in modo da rappresentare una realtà prodotta dall'immaginazione che rinvia ad un'altra realtà a cui è associato il vero signif. della rappresentazione, diverso da quello referenziale o letterale.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 46-66, pag. 604, col. 2.2: Si è da savere ch'i poeti àno parlado fitiva et exemplificativamente in le soe poetrie, et àno usado uno modo de parlare de trasformar quelle persone, de cui àn voludo tractare sí in virtude come in vicio, in qui' animai o ver cose, che proprio à atribuido tal virtude o ver vitio: e tale trasformazione dixeno.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-6, pag. 725, col. 1.4: Seguendo 'l so Poema, intende de tochare alcuna cosa de qui' Giganti c'al so tempo aveno tanta superbia cum audacia, ch'elli se miseno a voler contrastare ai Dei, sí come fitivamente li Poeti sí àno confinte molte fabule. Per le qua' cose si è da savere che li dicti Giganti sí àno per allegoría a significar quelle persone, le quae per propria industria, possanza e seguito, si volno in lo mundo adoverare oltre 'l termine humano...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 1-12, pag. 607, col. 1.20: l'intenzione di poeti, parlando cussí fitivamente, si era che per lo spazio dell'anno sí se leva in oriente l'imagine delle constellazioni celeste, e alcune fevano operazione secondo naturale corso, quando erano conçunte cum lo sole, ed alcune quando sèno partite da quello; e perçò alegoriçando poneano tale operazione essere atto umano, produtto in essere per le ditte donne.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-18, pag. 33, col. 1.19: le qua' Muse fitivamente dai poeti erano intese quelli strumenti, li quai formano la voxe umana, çoè dui labri, quatro denti principai, la lengua, e la concavità del gargoço, e l'aneletto del polmone.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 24.5: Sì che l' allegoria dello Autore intende a dire: queste anime, di che ora si fa menzione, sono libere di perdizione, e sono in via di salvarsi; e però fittivamente li fa recitare tale Psalmo.

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 85-96, pag. 428.17: e, come è stato ditto, questo s'intende di quelli del mondo, che sono in atto di penitenzia, allegoricamente e veramente: imperò che di quelli del purgatorio parla poeticamente e fittivamente: imperò che a loro non è mai notte.