FITTIVO agg.

0.1 fittiva, fittive, fittivo; f: fittivi.

0.2 DEI s.v. fittivo (lat. mediev. fictivus).

0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: F Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Sorio-Racheli), a. 1342 (pis.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74; F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che non corrisponde al vero per l'effetto di dissimulazione, menzogna, inganno, ecc. (gen. per raggiungere un det. scopo); falso, simulato. 2 Che rappresenta una realtà prodotta dall'immaginazione (con rif. all'atto creativo proprio della finzione poetica). 2.1 [Con rif. e per lo più in opp. al signif. allegorico o simbolico della poesia:] che rappresenta una realtà prodotta dall'immaginazione che rinvia ad un'altra realtà a cui è associato il vero signif. della rappresentazione, diverso da quello referenziale o letterale. 2.2 [Detto di un tipo di allegoria:] che presenta un signif. referenziale o letterale che è associato alla rappresentazione di una realtà prodotta dall'immaginazione (in opp. a quello vero delle Sacre Scritture, proprio invece dell'allegoria dei teologi). 3 [In contesto fig.:] privo di consistenza e solidità.

0.8 Diego Dotto 03.05.2009.

1 Che non corrisponde al vero per l'effetto di dissimulazione, menzogna, inganno, ecc. (gen. per raggiungere un det. scopo); falso, simulato.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 13, pag. 25.3: E com' egli fu giunto nel mezzo del popolo, con dolorosa voce e con ingannevoli parole, e con lagrime fittive incominciò a dire...

[2] F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.): Facendo così, che tu realmente, senza veruno amore o cuore fittivo, libero, senza veruno rispetto di propria utilità o spirituale o temporale, tu ami il prossimo... || Misciattelli, Lettere S. Caterina, vol. I, p. 236.

- [Detto del discorso].

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 13, pag. 26.17: A queste lagrime e a queste fittive parole tutti si piegano a misericordia in verso di lui...

2 Che rappresenta una realtà prodotta dall'immaginazione (con rif. all'atto creativo proprio della finzione poetica).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 10, pag. 3.4: La forma o vero il modo del trattare è poetico, fittivo, discrittivo, digressivo e transuntivo; e, con questo, difinitivo, divisivo, probativo, reprobativo e positivo d' essempli.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), Proemio, pag. 6.19: Lo modo del trattare è poetico, fittivo, descrittivo, digressivo, transuntivo et ancora diffinitivo, divisivo, probativo, improbativo et esemplipositivo.

2.1 [Con rif. e per lo più in opp. al signif. allegorico o simbolico della poesia:] che rappresenta una realtà prodotta dall'immaginazione che rinvia ad un'altra realtà a cui è associato il vero signif. della rappresentazione, diverso da quello referenziale o letterale.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 121-132, pag. 400, col. 1.8: Che se la voce, çoè 'chi mastegarà le toe parole tanto ch'elle vegnano ad essere digeste, elli sí s'avedranno como lo to parlare è poetico e com'è fittivo e d'exempi fingitivo, sí che non prenderanno ira alcuna, imperçò che ad esempificare non se prende fe' per exempio, ma acquistase scientia della cosa exempificada'.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 43-51, pag. 91.11: ma intendendo allegoricamente di quei del mondo, è vera la sentenzia, intendendo della giustizia, e misericordia umana: imperò che li uomini misericordiosi non reputano questi così fatti degni di misericordia, né li giusti li sanno condannare, ma passanli come cosa vile da non curarsene, e secondo questo intelletto è vera la sentenzia dell' autore: ché secondo il primo conviene intendersi contra la verità della santa Teologia, secondo parlar fittivo come è sposto di sopra.

2.2 [Detto di un tipo di allegoria:] che presenta un signif. referenziale o letterale che è associato alla rappresentazione di una realtà prodotta dall'immaginazione (in opp. a quello vero delle Sacre Scritture, proprio invece dell'allegoria dei teologi).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 40-45, pag. 496, col. 2.3: L'allegoría di Tiresia è questa che è fittiva; li poeti volendo far menzione del tempo...

3 [In contesto fig.:] privo di consistenza e solidità.

[1] Gl F Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Sorio-Racheli), a. 1342 (pis.): Colui che ha ogni virtù senza la pazienza, porta l' oro ne' vaselli fittivi, cioè non veri... || Sorio-Racheli, Cavalca. Vite, p. 481.