0.1 folgor, folgòr, folgore, folgori, fòlgori, folgoro, fòllgaro, fulgaru, fulgore, fùlgore, fulgori, fùlgori, fulgoro, fulgur, fùlgur, fulgure, fùlgure, fulguri, fulguro, fulguru, saette-folgori.
0.2 DELI 2 s.v. fólgore (lat. fulgur).
0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Novellino, XIII u.v. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Accento talvolta incerto, con oscillazioni d'autore o d'editore (cfr. 1 [4] folgóre).
Locuz. e fras. folgore di battaglia 2.1; folgore di guerra 2.1.
0.7 1 Lo stesso che fulmine. 1.1 [In comparazioni rif. alla luce intensa e abbagliante]. 1.2 [In comparazioni rif. alla rapidità e alla destrezza nei movimenti]. 1.3 [In comparazioni rif. alla forza fisica e alla violenza distruttiva sul campo di battaglia]. 2 Fig. 2.1 [Con rif. a chi, sul campo di battaglia, si distingue per forza fisica e violenza distruttiva]. 2.2 [Con rif. alla potenza e all'azione distruttrice]. 2.3 Veemenza (nel trattare un argomento).
0.8 Maria Fortunato 03.06.2009.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 318.20: Gractus nato de Narbona regnao doi anni. Et questo fece siniore Carminum e Numitianum e de onne cosa prospera triumphao, ma in Thesifota fo occiso da lo folgor.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 2, pag. 180.33: questo vapore igneo fo chiamato da aiquanti folgore; e trovamo questa folgore per stasione entrare e·lla casa, e fugire entro per la casa qua e là, secondo la potenzia de lo suo contrario che 'l cacia, e fare danno...
[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.48, pag. 137: Gelo, granden, tempestate, / fulgur, troni, oscuritate, / e non sia nulla avversitate / che me non aia en sua bailia.
[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 19, pag. 174.7: Il tempo incominciò a turbare: ecco una pioggia repente e spessa, li tuoni, li folgóri e ' baleni, che 'l mondo parea che fondesse; una gragnuola, che parea çopelli d'acciaio.
[5] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 319, pag. 56: molto mejo çascaun canton / cercando va l' amor to, Jesù bon, / ke no fa lo fulgur nè lo vento, / quand' el traso mejo en lo so tempo...
[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 482, pag. 380, col. 2: Anche te voglio pregare / tu cte micti ad pensare / lo nenguere et lo piovere / et la terra commovere, / bonnire et tonetare, / fulgori et allustrare; / questo no è facto jecola, / fo dalla prima secola.
[7] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 152.25: MCCLXVIIIJ Giacomino de Bernardo Roscio. In quisto millessimo fone una grande folgore e fece mollto danno.
[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 6, pag. 27.16: In questo tiempo uno folgoro ferìo lo campanile de Santo Pietro e tutto lo cucurullo arze.
[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 159.20: Et alla fine lo dicto Tullio morio de fulgure che venne da cielo, lo quale lui con tutta la casa soa arse.
- [Come arma della divinità, nella mitologia classica].
[10] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.22: o figliuolo del sommo padre, il quale dispregi le folgori di Tifeo, a te rifuggo e umile le tuoi deitadi richeggio...
[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 162.14: O tu, grandi Iuppiter, eu ti pregu ferimi cum toy grandi fùlgari in la testa, ki eu non poza plui viviri nì campari».
[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 29.21: Jupiter gittau a l'exercitu sou in caminu multi lampi et fulguri ...
- Saetta folgore, folgore saetta.
[13] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 8: (Et) certo dèi schifare ciasscuno adirato, (et) specialme(n)te lo potente, che, sì come disse Seneca, saecta fulgore è là ù (con) singnoria avita ira... || Cfr. Albertano, De amore, II, 7: «ait Seneca, "Fulmen est ubi cum potestate habitat iracundia"».
[14] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 322.12: Questa pietra sì cade di cielo, impercioe che si truova colà, dove li uomini sono fediti da la saetta folgore. Qualunque persona la porta castamente non sarà percosso da saetta folgore...
[15] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 25, pag. 182.17: il re Capaneo [[...]] dispregiando gl'idii sopra le mura di Tebe, da una folgore saetta caggendo fu morto.
[16] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 76.11: E del parentado di questo Jove fu uno che ebbe nome Vulchano, e era fabbro, e facieva molto bello saiettamento; e diciesi [[...]] che egli fu lo deo dell' arme, el quale facea le saiecte folgori...
[17] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 19, pag. 35.8: io prego Iddio o ch'egli mi saetti con saetta folgore da cielo, o ch'egli mi faccia inghiottire alla terra».
[18] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 75.3, pag. 351: Io ti domando da che nasce il vento, / e quanto vien da alto quando piove, / la folgore saetta onde si muove / e in che le stelle fanno firmamento...
- Saetta di folgore.
[19] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 2, ott. 46.7, pag. 26: El re d'Antioccia, ch'era suo nimico, / morto è per quel di che fe' la questione: / una saietta di folgor [[ed.: folgòr]] si mosse / da ciel che lüi e la figlia percosse».
[20] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Zc 9, vol. 8, pag. 348.13: E lo Signore Iddio sarà veduto sopra loro, e lo suo dardo uscirà fuori come una saetta di fulgore...
- Folgore del tuono.
[21] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-18, pag. 467, col. 1.9: Parebbe fronda, çoè arbore in che lo folgoredel tron ferisse e guasta.
[22] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 91.4: lo chorallo rosso sì à questa vertude: [[...]] che lo fòllgarode lo tron e da li nenbi e da li sioni e da lle fortune e sì li deschaça de li legni e dale nave o' che lo chorallo sé.
- Folgore e tempesta, tempesta e folgore (anche fig.).
[23] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 246.27: Quaresima topina [[...]] da te descende ira, divisione, mellenconia, i(n)fi(r)mità, pallore; onne anno ne fai asalto scì como fulgoree te(m)pesta, (e) in la tua piçola d(e)mora(n)ça se fa multi mali (e) iniquità...
[24] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 101.7, pag. 43: La luna ne scurò e 'l sol con ella, / e ll'aira stava chiara e risplendea, / e tonava con folgori e tempesta.
[25] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 39, vol. 2, pag. 138.4: In prima contra noi si sono combattuti li nostri compagni per intercessione; poi fummo impediti per la giovenaglia che fu mandata alla guerra di Velletri: all'ultimo fu dirizzata contra noi la tempesta e la folgore del dittatore.
[26] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 25.48, pag. 408: «O luce mia, diss'io, fammi palese / la natura di questa pietra cara». / Per ch'ello, udito ciò, a dir mi prese: / «Questa secondo il tempo è torba e chiara; / caccia da l'uomo tristizia e sospetto; / contro a tempesta e folgore ripara.
1.1 [In comparazioni rif. alla luce intensa e abbagliante].
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 403.11: L'angelo di Dio discese di cielo, e vegnendo volse la pietra e sedea sopra essa. E 'l suo aspetto era come folgore, e le sue vestimenta erano come neve».
1.2 [In comparazioni rif. alla rapidità e alla destrezza nei movimenti].
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 9, pag. 163.9: Poi si partì Cesare di Roma, e vennesene per Terra di Lavoro di Puglia, e venne in fino a Brandizio più isnello che folgore o che tigro...
[2] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 79-93, pag. 608, col. 1.7: 'Ramaro' si è una specia de firacolle venenose [[...]] che cum vedeno l'omo illi si getano adosso, e quelo che pigliano zamai nol lassano, o fugeno come folgore, zoè, velocissimamente.
[3] Poes. an. pist.>march., XIV, 64, pag. 139: Ah ignoranti e superbi, / che non pensate mai scendere a valle; / ma 'l superbo che sale, / conven che come folgore discenda.
1.3 [In comparazioni rif. alla forza fisica e alla violenza distruttiva sul campo di battaglia].
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 404, pag. 425.6: Chi gli abatte e uccide, chi tutti dilivera stormi e battaglie, ciò è Troylus, lo valente chavaliere [[...]] ch'è temuto e ridottato da suoi nemici così come la folgore.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 81.8, pag. 524: El [[...]] combattendo dimostra la molta / prodezza che Amor nel cor li cria; / el non ne giva nullo risparmiando, / ma, come folgor, tutti spaventando.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 24, par. 17, pag. 403.22: Né inmantenente io non dirò delli schomunichamenti o d'anathemathi, tanto di parole che di lettere, tuoni e folghore ne' fedeli di Giesù Cristo, al vescovo di Roma e di quella chiesa seqularmente essere sonmesso e lloro charnali o tenporali, quanto che giustamente rifiutando, donare?...
2.1 [Con rif. a chi, sul campo di battaglia, si distingue per forza fisica e violenza distruttiva].
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 367.19: Chi s'arma con la moneta, sì come con pantiere d' argento [[...]] poco teme lo incorrimento della folgore d'Ettore, cioè l' ardire de' cavalieri...
- Locuz. nom. Folgore di battaglia, di guerra.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 213.1: Chi lassarebbe la schiatta di Gracco, i due Scipioni, due folgoridi battaglia, pericolo e timore di Libia?
[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae I, 107, pag. 248: Lucio Dentato, e Marco Sergio, e Sceva, / Que' tre folgori e tre scogli di guerra...
2.2 [Con rif. alla potenza e all'azione distruttrice].
[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 58.4, pag. 57: Tu stai colà dov'io porto dipinta / l'immagine che più ch'altro mi piace, / e quivi vedi l'anima che vinta / dalla folgore tua pensosa giace...
[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 70.21: estimarono l' opere di questi cotali essere di tanta potenzia, che né il fuoco della invidia, né la folgore della lunghezza del tempo, la quale ogni cosa consuma, dovesse mai queste potere fulminare...
2.3 Veemenza (nel trattare un argomento).
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 5, pag. 551.11: Lucio Crasso, così grande appo li giudici, come M. Scauro appo li padri conscritti [[...]] con ciò fosse cosa che contra Marco Marcello accusato mettesse grandissima folgore di testimonianza, per lo assalimento apparve grave, per lo riuscimento apparve vano.
[u.r. 14.12.2017]