FRUSTO (3) s.m.

0.1 frusti, frusto.

0.2 Da frustare 1.

0.3 Stat. sen., 1301-1303: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1301-1303.

0.5 Locuz. e fras. condurre a frusto e a capello 1.2; frusto da sella 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Verga o corda dotata di manico. 1.1 Locuz. nom. Frusto da sella: corda o striscia di cuoio adoperata per stimolare il cavallo. 1.2 Fig. Fras. Condurre qno a frusto e a capello: determinare il comportamento o la vita di qno usando di volta in volta la violenza o le lusinghe.

0.8 Elisa Guadagnini 20.10.2008.

1 Verga o corda dotata di manico. || Il termine traduce il lat. fasces ('fascio di verghe' che con la securis, 'scure', costituiva l'insegna degli alti magistrati romani): la glossa inserita nel secondo es. fa pensare che il lemma significhi 'frusta' piuttosto che 'verga, bastone' (cfr. frusto 4). Cfr. Cic., Ep. ad Quintum fratrem, I, IV, 12: «sit lictor non saevitiae suae, ed tuae lenitatis apparitor maioraque praeferant fasces illi ac secures dignitatis insignia quam potestatis».

[1] ? Cicerone, Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), pag. 11.8: Sia ogni tuo berroviere e littore dimostratore non della sua benignità e dolcezza, anzi della tua, e quelli frusti e quelle scure o mannaie che portano più dimostrino segno della dignità dell'ufficio tuo che della signoria e forza.

[2] Gl F Epist. a Quinto volg. (ed. Zambrini-Lanzoni), XIV (tosc.): Sia ogni tuo berroviere e littore dimostratore non della sua benignità e dolcezza, anzi della tua; e quelli frusti, cioè fragelli, e quelle scure, o mannaie che portano, più dimostrino segno della dignità dell'ufficio tuo, che della signoria o forza. || Zambrini-Lanzoni, Opuscoli, p. 523.

1.1 Locuz. nom. Frusto da sella: corda o striscia di cuoio adoperata per stimolare il cavallo.

[1] Stat. sen., 1301-1303, pag. 37.18: Frusti. - La soma de' frusti da selle, X denari kabella; passaggio X denari.

1.2 Fig. Fras. Condurre qno a frusto e a capello: determinare il comportamento o la vita di qno usando di volta in volta la violenza o le lusinghe.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 9.4413, pag. 383: La femmina [[...]] Conduce l'uomo a frusto ed a capello; / Glorïa vana ed insanabil piaga. / Volendo investigare ogni lor via, / Temo ch'io non offenda cortesia.