FRUSTO (4) s.m.

0.1 frusti, frusto, frustro.

0.2 Lat. fustis incrociato con frustum.

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1 [2].

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).

0.5 Locuz. e fras. a frusto senza presa 1.1; a mazze e a frusti 2.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Lo stesso che fusto. 1.1 [Con rif. al confronto fra due distinte "canne" (unità di misura di lunghezza):] locuz. avv. A frusto senza presa: confrontando (due det. "canne") facendo riferimento alla lunghezza al netto dell'impugnatura. 1.2 Estens. Porzione vegetale rigida, legnosa e di forma allungata, ramo. 1.3 [Con valore fig., con rif. ad un soprannome assegnato a Lancillotto, per indicare un oggetto o un materiale ormai inanimato]. 2 Ramo d'albero lavorato in modo tale da poter essere impugnato saldamente e adoperato specif. come arma. 2.1 [Rif. ad armi (specif. la lancia):] asta lignea. 2.2 Specif. Scettro. Fig. Potere. 3 Estens. [Rif. specif. alla botte:] parte principale, di sostegno o d'ossatura di una struttura (gen. di forma allungata, e specif. cilindrica). 3.1 [Arch.] [Rif. alla colonna:] parte compresa fra la base e il capitello. 3.2 [Anat.] Porzione mediana del corpo, che unisce la testa agli arti.

0.8 Elisa Guadagnini 13.10.2008.

1 [Bot.] Lo stesso che fusto.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 170.28: Contro a dolore di denti, la ruta cotta nel vino sia inpiastrata sopra luogho dogliente; o altrimenti togli il frusto suo e ardillo un poco al fuoco, e con quello chauteriza la conchavità del dente, e molto fae uttilitade.

- Specif. Ceppo (da cui si originano delle diramazioni).

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 13, pag. 66.7: Sì come ti dicessi de l'albero c' ha tre rami grossi, e hanne uno, overo talora n'ha sette, e hanne tre, e hanne uno, e sarà uno albero, però che tutti vengono da uno frusto; così i modi del peccato possono essere e tre e due e uno e sette.

1.1 [Con rif. al confronto fra due distinte "canne" (unità di misura di lunghezza):] locuz. avv. A frusto senza presa: confrontando (due det. "canne") facendo riferimento alla lunghezza al netto dell'impugnatura. || Att. solo in Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); cfr. fusto 1.1.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 68.9: Canne 10 de' detti luoghi fanno in Acri canne 10 a frusto sanza presa.

1.2 Estens. Porzione vegetale rigida, legnosa e di forma allungata, ramo.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 3, pag. 217.7: E di questo mese negli arbori serotini si voglion diradare i pomi, o frusti, se troppo fusser carichi, sicchè 'l sugo dell'arbor si ristringa a quelli che rimagnono, secondo che dissi di sopra.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 20, pag. 157.3: Se ne caggiono e'pomi, ricidi un frusto della sua radice, e ficcalo nel mezzo dello stipite. Innestasi di febbraio in sè, nel pero, nel pruno, e nel melo; ma il ramuscello si vuole del mezzo dell'arbore torre, non della sommitade.

1.3 [Con valore fig., con rif. ad un soprannome assegnato a Lancillotto, per indicare un oggetto o un materiale ormai inanimato]. || Nel testo si alternano fusto e frusto: cfr. fusto.

[1] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 79, pag. 196.17: Lancialotto, più duro che pietra et più amaro che frusto et più nudo et più dispogliato che ferro [[...]] Io ti diroe et mosteroe che ['n] dello tuo cuore si è tutta dureçça, et là ov'è sì grande dureçça albergata nullo dolçore vi puote avere [[...]]; et dunque se' tue asimigliato allo frusto ch'è morto et punto, ove nullo dolçore è rimaso in sé se non tutta amaritudine.

2 Ramo d'albero lavorato in modo tale da poter essere impugnato saldamente e adoperato specif. come arma.

[1] Stat. fior., a. 1364, cap. 23, pag. 91.19: E se ad animo adirato facesse assalto contro ad alchuno de' consoli, notaio, overo uficiale, sia punito in soldi cento di fiorentini piccioli. E se co' mano vote, o piene con alchuno coltello, frusto, overo bastone, overo altra generatione d'arme, in livre dieci di fiorentini piccioli: e se sangue n'uscirà, livre quindici di fiorentini piccioli.

- Locuz. agg. A mazze e a frusti: ben armato.

[2] F Fioravante, 1315-40 (tosc.): E la quarta schiera sì erano xl mila cavalieri. E costoro sono tutti Turchi [[...]] E costoro sono tutti a maze e a frusti con grandi trabocchi, e non amano né Idio né santi... || Mattaini, Reali di Francia, p. 138, che però intende «a maze ... frusti: a mazzafrusti», ripreso da GDLI s.v. frusto 2.

2.1 [Rif. ad armi (specif. la lancia):] asta lignea.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 242, pag. 278.16: Questo Horcomenis va a giostrare a Hector, de la qual cosa elli fece molto gran follia. Elli lo ferì sì gran colpo ne lo scudo dipento a leoni, che vi mise el ferro e 'l frustro dentro, e apresso tutta la 'nsegna de lo sciamito.

- Meton. Freccia.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 212.13, pag. 250: Cerchi volare in aere senza penne / e su pel mar notar<e>, piombato imbusto, / e starti in foco, freddo secco legno; / sotterra cerchi le stellate antenne. / Così sanza ragione un debil frusto / saetta e non guarda mai al segno.

2.2 [Specif.:] scettro. Fig. Potere.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 203.45, pag. 234: ellesson Ugo D'Angier<i> conte / per loro re, e con benigno frusto / resse anni nove, e sempre con sua sponte / Carlo Grosso nudrì fin che poteo.

3 Estens. [Rif. specif. alla botte:] parte principale, di sostegno o d'ossatura di una struttura (gen. di forma allungata, e specif. cilindrica).

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 39.38: Vino di Cutrone di Calavria vi si vende a pregio di tanti perperi la botte, e portavisi il più in botte che si portano da Vinegia a Cutrone, che sono di tenuta di [...] bigonce di Vinegia, la quale botte dee tenere metri 45 di vino alla misura di Gostantinopoli. E se meno tenesse sì è tenuto il venditore al comperatore ad empierla insino in 45 metri, salvo che se il venditore dicesse al comperatore 'I' la vendo tale com'ella è, poco o assai ch'ella tenga,' non è poi tenuto al comperatore di rimisurargliele nè di rifargli niente, ma dove non gliele dicesse converrebbe pure che gliele facesse 45 metri il frusto della botte vota. E la botte rimane al comperatore per niente.

3.1 [Arch.] [Rif. alla colonna:] parte compresa fra la base e il capitello.

[1] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 100.17: Frate Iacopo di San Marcho consigliò di quello ch' è disegnato nella cappella nel frusto della colonna, salvo che nel disegnamento de' bottacci è difecto che sportano troppo infuori, e anche à difecto negli angoli delle facce della colonna, che sono lavorii troppo miseri.

3.2 [Anat.] Porzione mediana del corpo, che unisce la testa agli arti.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 84.25: Questa fiera chon la coda aguçça, la quale è chiamata Gerione, [[...]] dicie che avea tutto ell' altro frusto di serpente... || La lezione frusto è variante di fusto in Inf. XVII, 12: «e d'un serpente tutto l'altro fusto» (cfr. Petrocchi, Commedia, vol. II, p. 278).