0.1 naufraga, naufraghi, naufragi, naufrago.
0.2 DELI 2 s.v. naufrago (lat. naufragum).
0.3 Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
0.8 Elizabeth N. Simari 24.06.2008.
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 174.30: Certo se io perisco, infino a ora desidero io che 'l mare mi getti alle tue rive, e lo tuo porto ritenga le membra del morto naufrago.
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 38, pag. 334.10: i naufraghi ancora, ignudi dal tempestoso mare gittati ne' liti, quantunque faticati e percossi dall'onde sieno, nondimeno, non curandosi di tutto l'altro corpo perché ignudo sia, quella parte, se con altro non hanno, s'ingegnano di ricoprire con le mani…
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 14, pag. 378.25: sì come naufragi gittati ne' vostri porti, per fuggire gli accidiosi pensieri che l' ozio induce, andavamo per questi liti le nostre avversità recitando...
2 Agg. Che ha subito un naufragio.
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 10.10: E talora ho io dubitato che mentre che passavi per lo fiume, chiamato Ebro, non fosse la tua naufraga nave attuffata nella bianca acqua.
[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 65.18: Allora è buon rimanerti e se alcuno allora si mette in mare, la nave rompe e li omini naufraghi a pena vi stanno...