PAVONE s.m.

0.1 pagone, pagoni, paguni, paon, paon', paone, paoni, pauni, pavon, pavone, pavoni.

0.2 Lat. pavonem (DELI 2 s.v. pavone).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1296-1305; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Gloss. lat.-eugub. XIV.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Zool.] Uccello dell'ordine dei Gallinacei, originario dell'Asia, usato nella gastronomia di lusso e noto per il piumaggio variopinto e per la grande coda che il maschio apre a ventaglio. 1.1 [Come esempio di autocompiacimento e vanagloria]. 1.2 [Simbolo della provvidenza]. 1.3 [Come termine di comparazione per la Commedia di Dante].

0.8 Demetrio S. Yocum 07.14.2008.

1 [Zool.] Uccello dell'ordine dei Gallinacei, originario dell'Asia, usato nella gastronomia di lusso e noto per il piumaggio variopinto e per la grande coda che il maschio apre a ventaglio.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 675, pag. 623: Le vistimente sarà de tal façon: / plui resplandente de pena de paon.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), D[ubbie] 2.5, pag. 394: lo cesne canta più gioiosamente / da ch'egli è presso a lo suo finimento; / lo paon turba istando più gaudente / quand'ai suoi piedi fa riguardamento…

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. D. 2.1, pag. 385: Di penne di paone e d'altre assai / vistita, la corniglia a corte andau...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 240.16: Qui si mangiò dilicate vivande di bestie selvagie; pavoni et uccelli di diverse maniere in vivanda si davano…

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 53.12, pag. 53: Ma se Dïo fa tanto ch'y' retorni / nel paradiso ch'usite Adame, / y' prometo che no fu may di starne, / fasani, pavoni, o di caturni / fato tal morso per soperchia fame / cum y' farò de quele belle carne.

[6] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 18.2, pag. 377: Ogni mercoredì corredo grande / di lepri, starne, fagian e paoni, / e cotte manze ed arrosti capponi / e quante son delicate vivande…

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 29, pag. 168.33: E' non passeranno molti giorni che la gran festa della mia natività si farà, alla quale tutti i gran baroni del mio reame saranno a onorarmi: in quel giorno ti conviene ordinare che tu abbi fatto apparecchiare uno paone bello e grasso…

[8] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1577, pag. 78: Là no se trova enbandisone / Né de fasan né de paon, / De truita né de sturïon...

[9] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 190, pag. 117: E per contrario li dà çiò qu' elle chere / e malli da mançar e peçio da bere / e llo vixo me copria per no vedere / e tal paxione. / E a l' alltra çente vene i(n)bandixone / e como pernixe e faxani e pavoni / e como è de carne e de diversse vinexone / e olltre cosse.

[10] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 5, pag. 564.45: Et in torno fo adhornato de cancella narate, con pavoni narati et uno bove; et li pavoni foro doi, li quali sonno ne lo Cantaro de paradiso.

[11] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 355, pag. 337: Respuse la Letitia, che à penne de paguni / e cor sença fastiiu: / «Mesere, io lu Te piliu, / lu falsu tradetore / ke nne enganna 'l Timore / per grande tradementu.

[12] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 95.14: Hic pavo, nis id est lo pavone.

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 28.10: Item la carni di lu pauni per propria natura non si currumpi, non feti, non fa marza nè vermi.

1.1 [Come esempio di autocompiacimento e vanagloria].

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 46.3, pag. 832: Come la vanagloria ne offenne / potemone vedere la certeça, / ke lo paone finemente entenne / quando lo lodi de la gran beleça: / che fa la rota kolle belle penne, / colli oki guarda cun gran morbideça...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 33, pag. 132.5: Paone è un uccello grande, di colore biadetto la maggior parte, ed è semplice e molto bello, ed ha testa di serpente, e voce di diavolo, e petto di zaffiro e molto ricca coda, e di diversi colori, onde egli si diletta maravigliosamente, tanto che quando vede gli uomeni che guardano la sua bellezza, ed egli rizza la coda in suso per avere lode.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 23, pag. 44.19: De la natura del paone. Lo paone si è uno bello uccello con grande coda e è tutta facta a simigliança d'occhi, et ave in sé cotale natura ch'elli si driça questa bella coda sopra capo e fanne rota e ponsell'a mente et ave grande vanagloria...

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 111.24: Se 'l paone s'orgoglia di sua coda, e 'l gallo di sua cresta ciò non è maraviglia, perocchè la natura li l'hae donato, e fa secondo sua natura.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 10.2497, pag. 278: È l'uomo pravo simile al pavone, / Ché guasta la comune utilitate / Per lo voler che acceca la ragione.

1.2 [Simbolo della provvidenza].

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 28, pag. 21.11: Dunque singnifica coda provedença medesimamente coda di paone, per li occhi che vi sono. Però dico che altresì come il paone è laido sança coda, così è l'uomo povero sança provedença.

[2] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 88.9: Donqua significha cho[d]a provedença, e isspesiale mente choda di paone per li ochi che vi sono. E chosie chome lo paone diventa laido per la choda quando la perde, chosì è l' omo laido e povero sansa provedensa.

1.3 [Come termine di comparazione per la Commedia di Dante].

[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 97.10: per lo qual mutamento assai bene la sua [[scil. di Dante]] posterità comprendere possiamo, la quale, come che nell' altre sue opere stea, sommamente vive nella sua Commedia, la quale, secondo il mio giudicio, ottimamente è conforme al paone, se le propietà de l' uno e de l' altra si guarderanno.

[u.r. 21.11.2019]