0.1 envention, enventione, envenzione, invencion, invencione, invençioni, inventione, invenzion, invenzione, invenzioni, 'nvenzione; a: invencium. cfr. (0.6 N) inventio.
0.2 DELI 2 s.v. inventare (lat. inventionem).
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 4.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., Addizioni 1329-35; Stat. lucch., XIV pm.; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; a Stat. ver., 1380; a Codice dei beccai, 1385 (ferr.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.5 Locuz. e fras. di propria invenzione 3; di sottile invenzione 3; invenzione della santa croce 1.2.
0.6 N Compare anche nella forma lat. (inventio) in Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): v. 4.
0.7 1 Atto o effetto del trovare o dello scoprire qsa. 1.1 [Dir.] Reperimento di oggetti vietati dalla legge, da parte di ufficiali pubblici. 1.2 [Relig.] [Con rif. ad una festività:] ritrovamento e recupero di una reliquia. 2 Ciò che si determina (in seguito all'attività razionale o ad un processo conoscitivo), ciò che si individua (mediante una ricerca scientifica o intellettuale). 2.1 Ciò che è messo a punto, escogitato, composto o fatto (in base a det. competenze o per una det. finalità). 2.2 [Per trad. del lat. biblico adinventio:] ciò che si trova nella mente, intendimento. 3 Facoltà intellettuale di attuare processi conoscitivi e creativi. 4 [Ret.] Parte della retorica (lat. inventio) che ha come oggetto il reperimento degli argomenti utili e pertinenti alla questione da trattare.
0.8 Elisa Guadagnini 11.09.2009.
1 Atto o effetto del trovare o dello scoprire qsa.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 11, pag. 329.12: l'oro, le margherite e li campi [[...]] o vegnono da pura fortuna, sì come quando sanza intenzione o speranza vegnono per invenzione alcuna non pensata; o vegnono da fortuna che è da ragione aiutata, sì come per testamenti o per mutua successione; o vegnono da fortuna aiutatrice di ragione, sì come quando per licito o per illicito procaccio...
1.1 [Dir.] Reperimento di oggetti vietati dalla legge, da parte di ufficiali pubblici.
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 133, par. 17, vol. 2, pag. 187.10: E a provare ke alcuno vada fuore del contado overo destrecto de Peroscia [[...]], baste la pruova de doie testemonie, la quale pruova culuie a cuie l'arme fossero trovate fare degga enfra octo dì po' la enventione de l'arme a sé facta.
[2] a Stat. ver., 1380, pag. 405.21: i quali fanti debia [[...]] fir pagè de meso i(n) meso p(er) lo dito cap(otani)o dela p(ar)to, dele inve(n)cio(n)e e dele taie dè p(er) lo dito capota(n)io che spetarà ai segnori e se la dita p(ar)to no bastesso al pagame(n)to di diti fanti o p(er)ché tante taie e inve(n)tio(n)e no fosso fate o p(er)ché i (con)danè fosso fora del teren e no(n) havesso del so, alora q(ue)lo che ge ma(n)charà a (com)piro i diti pagame(n)ti ge fia supplì p(er) la massa(r)ia del comu(n) d(e) V(erona)...
[3] a Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 242.9: Anchora mo' che nesuno becharo de la matricola predicta se ardisca overe possa infiare né fare infiare per vendere alguna bestia [[...]], e i masari de la dicta arte i aveseno atrovadi, non ostante che alguno in questa colpa fosse atrovado per i oficiali overe consiaduri e fosse stado eciamdé per l'ofitiale condanado; no possa anchora me' el dicto officiale d'i consiaduri per invencium overe condanaxone facta per i dicti masari, se ello non avesse achatado alguno condanado.
1.2 [Relig.] [Con rif. ad una festività:] ritrovamento e recupero di una reliquia.
[1] Stat. sen., 1341/48, cap. 26, pag. 152.6: Inperciò che ne la sancta Croce di Giesù Cristo dovemo avere ispetiale riverentia per amore d' esso Iesu Cristo che su vi volse istare, ordeniamo che nel dì de la sua festa, cioè el dì de la Inventione et della Exaltatione si faccia nel nostro luogho spetial festa et solennità come parrà al priore...
- [Rif. al corpo di un santo].
[2] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): Oggi fa la Chiesa festa, e commemorazione della invenzione delle reliquie del beato messer Santo Stefano martire, e di tre altri Santi, che si ritrovaro tutte a un'otta... || Moreni, vol. I, p. 216.
[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 24, par. 22, vol. 1, pag. 124.5: Ancora statuimo e ordenamo [[...]] che ei priore de l'arte de la citade de Peroscia aggiano e avere s'entendano autoritade e bailia de spendere [[...]] per le dicte processione e lumenarie fare [[...]] êlle festivetade overo vegelie de le festivetade del biato Hercolano, del biato Gostanço, de l'assuntione de santa Maria del mese d'agosto e de la enventione del biato Stefano al luoco dei frate predecatore e de santo Lodovico del dicto mese d'agosto...
[4] Stat. sen., 1356-68, cap. 36, pag. 14, col. 2.23: FESTE [[...]] Del mese di Magio S. Iacomo et S. Phylippo La Envenzione di S. S. Johanni Porta Latina S. Michele Angelo L'Ascensione del nostro Signore S. Iusto...
[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 8, S. Stefano, vol. 1, pag. 109.10: E nota che in questo die non fu passionato santo Stefano, ma in quello die, ciò si dice, che si fa festa de la invenzione del corpo suo; la cagione perch'ella fu mutata, sì diràe quando noi parleremo de la invenzione.
- [Rif. alla croce di Cristo]. Locuz. nom. Invenzione della santa croce.
[6] Stat. prat., 1295, pag. 450.11: Anche ordiniamo che p(er) la festa della i(n)ve(n)tionedella s(an)c(t)a Croce di maggio lo rectore sia tenuto di fare dire la messa della s(an)c(t)a Croce nell' oratoro...
[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 75.26: la festa delli apostoli Filippo et Jacobo; la inventionedella sancta Croce; l'Ascensione del Signore; la Pentecostes con la seconda et la terça feria.
[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 14, pag. 710.2: dì feriati [[...]] cioè la festa della Natività del Nostro Segnore Iehsu Cristo, [[...]] de Santa +, cusì della invencione come della exaltacione, de Sancta Margarita...
[9] Gl Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 64, Invenzione Croce, vol. 2, pag. 588.13: La invenzione, cioè il trovamento de la santa Croce, è detta perché in cotale die si dice che fu trovata. [[...]] La invenzione de la Croce santa si fue il dugentesimo anno de la resurressione di Cristo...
2 Ciò che si determina (in seguito all'attività razionale o ad un processo conoscitivo), ciò che si individua (mediante una ricerca scientifica o intellettuale).
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 8, pag. 309.2: Onde sapemo che alla più gente lo sole pare di larghezza nel diametro d'un piede, e sì è ciò falsissimo. Ché, secondo lo cercamento e la invenzione che ha fatto l'umana ragione coll'altre sue arti, lo diametro del corpo del sole è cinque volte quanto quello della terra, e anche una mezza volta...
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 181.23: sopra la quale [[anima]] due lumi sono: l'uno dichiara la bontade circa la invenzione delle leggi; l' altro fa lume al giusto governo dello imperio, che in lui fue.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 3, pag. 57.3: e però Aristotole nel secondo di Filosofia, nel primo chapitolo, trattando della invenzione di verità secondo chatun'arte e disciprina dicie così...
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 30, pag. 101.12: La sesta è chiamata Eratò, cioè «eurun comenon», il qual noi in latino diciamo «trovatore del simile», per ciò che, dopo la scienza e dopo la memoria, è giusta cosa che l'uomo di suo truovi alcuna cosa simile. La settima si chiama Tersicorè, cioè «dilettante ammaestramento»: adunque, appresso la invenzione, bisogna che l'uomo discerna e giudichi quello che esso truovi. || Dubbio che si tratti del signif. ret.
[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 11, 97-111, pag. 312.29: Sì che vostr'arte a Dio quasi è nipote [[...]] l'arte, che è invenzione umana e però dice vostra; cioè di voi uomini, quasi è nipote di Dio...
2.1 Ciò che è messo a punto, escogitato, composto o fatto (in base a det. competenze o per una det. finalità).
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 115-126, pag. 198, col. 1.16: E l'altro quello, çoè Dedalo... quasi a dire ingignero e sutile in omne inventione sí intellettuale come artifitiali.
[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 507.28: quello ha l'inçegno cum sì, lo qual dise: - Tuo'! - quando li piase; nui daghemo luogo, ch'eli piase più che le mie envention. Io sum poeta ali poveri perché io amai povero. || Cfr. Ov., Ars am., II, 164: «Secum habet ingenium, qui, cum libet, 'accipe' dicit; / Cedimus: inventis plus placet ille meis».
[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 651, pag. 239.14: sottili invenzioni e sicure e gagliarde feciono li masinadieri ad entrare dentro, e poi ogni dì erano alle mani con gli nemici a badaluccare co' grandi fanti d'arme.
[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 37, pag. 441.8: E ancora nuovo tributo dell' annona salaria statuirono. [[...]] Questo tributo essere stato invenzione dell' uno de' censori assai si credea nel popolo adirato...
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 270.2: May alcuny [[...]] cum falce invencione e subornate ficciuni aveano informato lo re Naulo [[...]] de la morte de Palamides in altro modo, dicendo a lloro che Palamides no era stato morto in le bactalle, ma secrestamente era stato morto per Ulixe e Dyomede, compagno suo, a tradimento...
- [Specif.:] argomentazione o opera composta e messa a punto da un autore sulla base delle proprie competenze, esperienza e sensibilità.
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 29.95, vol. 3, pag. 485: Per apparer ciascun s'ingegna e face / sue invenzioni; e quelle son trascorse / da' predicanti e 'l Vangelio si tace.
[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, proemio, pag. 387.30: l'Autore domanda consiglio di palesare o no questa sua opera alli mortali [[...]] e nel consiglio che ssi rende a llui, si mostra che 'l bene, che per grazia del Creatore è dato alla creatura, non si dee celare, e che lla invenzione presente è uno speziale dono di Dio...
[8] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 24.7: Egli, costumato, quante volte la volgar turba gli rincresceva, di ritrarsi in alcuna solitaria parte e, quivi speculando, [[...]] premeditare alcune invenzioni peregrine o alcune cose comporre, le quali appo li futuri facessero lui morto viver per fama...
[9] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 29, 94-108, pag. 773.32: ciascun; cioè predicatore, s'ingegna e face Sue invenzion; cioè suoi trovati, e quelle; cioè invenzioni, son trascorse Dai predicanti; cioè da coloro, che predicano...
2.2 [Per trad. del lat. biblico adinventio:] ciò che si trova nella mente, intendimento. || Cfr. adinvenzione, trovamento.
[1] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 17, cap. 4: Ed apparecchiante, dice [[l'Apostolo]], le sue adinvenzioni. Or quali invenzioni ci pensiamo, se non che caggiano li superbi e surgano gli umili? Certo queste adinvenzioni perseguita dicendo: L'arco delli potenti è infermato... || Gigli, Della città di Dio, vol. VII, p. 22.
[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 98, vol. 5, pag. 430.7: [8] Signore Iddio nostro, tu li esaudivi; Iddio, tu gli fosti benevolo, e vindicatore in tutte loro invenzioni. || Cfr. Ps 99.8: «Deus, tu propitius fuisti eis, ulciscens autem adinventiones eorum».
3 Facoltà intellettuale di attuare processi conoscitivi e creativi.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 178.20: Guido ebbe ottima disposizione, e ottima invenzione, e fine ingegno...
- Locuz. agg. Di sottile invenzione.
[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 55.1: D' altissimo ingegno e di sottile invenzione fu similmente, sì come le sue opere troppo più manifestano agl' intendenti che non potrebbero fare le mie lettere.
- Locuz. avv. Di propria invenzione: per conto proprio, di propria iniziativa e sulla base delle proprie capacità e competenze.
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 7-15, pag. 692.37: Qui è da sapere che Fallari di Gergenti di Cicilia, tiranno crudelissimo, signoreggiò alcun tempo Sicilia, e fu di tanta crudeltà, che molti tormenti trovò di sua invenzione a tormentare li uomini...
4 [Ret.] Parte della retorica (lat. inventio) che ha come oggetto il reperimento degli argomenti utili e pertinenti alla questione da trattare.
[1] ? Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 54.24: Aristotile [[...]] fece uno libro d' invenzione et un altro della parladura...
[2] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 73.10: Tullio dice della invenzione. Inventio è apensamento a trovare cose vere o verisimili le quali facciano la causa acconcia a provare.
[3] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 5, pag. 151.17: L'arte de la rettorica amaestra di ben sapere favellare, e fa di sé cinque parti, cioè: invenzione, disposizione, elucuzione, memoria, pronuziazione. La 'nvenzione si compie di sei parti, cioè: esordio, narrazione, partizione, confirmazione, confutasione, e conclusione.
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 64.7: le parti di Rettorica sono V: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria, pronu[n]ziazione...
[5] ? Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, proemio, pag. 720.10: In questo ultimo canto della sua Comedia l'Autore fa dieci cose. [[...]] nella VIJ palesa la sua insufficenzia sì circa la invenzione, come circa la memoria, come circa la parlatura di quello che vide...
[6] f Quintiliano volg., XIV: Nelle tre parti di quella scienzia, cioè della invenzione. || Crusca (1) s.v. invenzione (da un volg. delle Declamationes di Quintiliano, in un ms. di Giovanni Vincenzo Pinelli).
- [Nominata col termine lat.].
[7] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 7.2: Et e' tratta secondo la forma del libro di Tulio di tutte e V le parti generali di rettorica. Verbigrazia: Inventio, cioè trovamento di ciò che bisogna sopradire alla materia proposta; e dell' altre IIIJ secondo che sono nel secondo libro che Tulio fece ad Erennio suo amico, sopra le quali il conto dirà ciò che ssi converrà.