APPIACENTIRE v.

0.1 f: appiacentir.

0.2 Da piacente.

0.3 f Guittone, Rime, a. 1294: 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N La lezione pare priva di ogni fondamento: cfr. già Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 45.34, p. 119 (e p. 334 per la lez. proposta dal Valeriani), che stampa «Piacciavi di forzare; / e valor e talento, / non bon cominciamento, / tornano a fin ch'apiacenti e a Dio piaccia»; e CLPIO, L 021 GuAr.34: «Piaccia ·vi di forsare / e valor e talento, / non-bon cominciamento / tornando a fin, ch' a' piacenti e Dio piaccia!».

0.7 1 Rendere bello, piacente.

0.8 Giulio Vaccaro 04.03.2009.

1 Rendere bello, piacente.

[1] f Guittone, Rime, a. 1294: Piacciavi di forzare / E valore e talento, / Non bon cominciamento, / Tornando a fin, ch'appiacentir Dio piaccia. || Crusca (Gl.) s.v. appiacentire.

[u.r. 04.09.2019]