ARRIGOBELLO s.m.

0.1 f: arrigobello.

0.2 Da Arrigo antrop. e bello 1.

0.3 F Giovanni Dominici, XIV ex. (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Secondo Ceruti, che prob. riprende la notazione da Gherardini s.v. arrigobello, è il «nome di una specie di buffone che con lazzi e suon di cassa allettava il popolo ad accorrere a giochi, spettacoli, ecc.».

0.7 1 Ciò che, palesandosi come bello e gradevole, conduce alla perdizione (fig.).

0.8 Giulio Vaccaro 04.03.2009.

1 Ciò che, palesandosi come bello e gradevole, conduce alla perdizione (fig.).

[1] F Giovanni Dominici, XIV ex. (fior.): e guarda la sensualità non diventi uno arrigobello, entrando tra te e lei. || Dominici, Il libro, p. 421.

[u.r. 13.02.2018]