COLON s.m.

0.1 colom, colon.

0.2 Lat. colon (DELI 2 s.v. colon).

0.3 f Almansore volg., XIV in.: 1; Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Anat.] Parte dell'intestino crasso che si estende tra il cieco e il retto.

0.8 Giulio Vaccaro 28.05.2009.

1 [Anat.] Parte dell'intestino crasso che si estende tra il cieco e il retto.

[1] f Almansore volg., XIV in.: Incontanente seguita un budello, il quale è chiamato colon, il cui cominciamento è nel lato diritto; ma egli per la larghezza del ventre è posto disteso infino al lato manco. || Crusca (3) s.v. colon.

[2] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): con questo è atachado lo colon [sp]ongiloso... || Altieri Biagi s.v. colon.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 274, pag. 290.21: sì açonçe che la somença, chi la beve, per la soa caliditè e siccitè çoa a le inflaciom del stomego e de lo intestino colon, a li dolori del ventre, del pieto e de le rene.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 282, pag. 301.23: çoa al vomito, al sanioto e alla passiom colica, la qualle è in uno intestino che se chiama colon.

[u.r. 05.11.2021]