CONCUÒCERE v.

0.1 f: concuocendola, concuocere.

0.2 Lat. concocere.

0.3 f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N L'es. 1 [1] è tratto dal ms. di base dell'ed. Bini (Lucca, Biblioteca Statale, 1637, datato 1442): il ms. più antico legge infatti «cocendola in questa vita», cfr. in DiVo f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VI, cap. 11, pag. 102v.17. Il lat. ha «excoquens». L'es. 2 [1], cit. a partire da Crusca (4), passato poi a TB e a GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 Far riassorbire. 2 [Med.] Assimilare, digerire.

0.8 Giulio Vaccaro 28.05.2009.

1 Far riassorbire.

[1] f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.), Collaz. VI, cap. 11, pag. 74.53: la scorza che egli vede essere cresciuta nel cuore loro, concuocendola in questa vita, la faccia essere pura all' ultimo giudicio... || DiVo; non att. nel corpus da altre es. Cfr. 0.6 N.

2 [Med.] Assimilare, digerire.

[1] fLibro della cura delle malattie: Dicono aver lo stomaco alteratissimo, e male operante nel concuocere. || Crusca (4) s.v. concuocere.

[u.r. 02.04.2015]