DILAGARE v.

0.1 dilagata, dilagra; f: dilagando.

0.2 Da lago (DELI 2 s.v. dilagare).

0.3 F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.): 1; Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

N Altra doc. in dilagato.

0.7 1 Diffondersi ampiamente. 1.1 Fig. Dilungarsi (in un discorso) in misura eccessiva.

0.8 Giulio Vaccaro 11.06.2009.

1 Diffondersi ampiamente.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 267.4, pag. 321: Quando fortuna verso altrui si sciagra, / ispesso par<e> che la memoria scorti; / ma questo ancora in me non fa diporti / perché l'amore in voi sempre dilagra. || Ageno, Sacchetti, Rime, p. 443 definisce -r- «abusivo per amor della rima»; così Nocentini, Sciagrare, p. 15, che si esprime per un'intrusione di r.

1.1 Fig. Dilungarsi (in un discorso) in misura eccessiva.

[1] F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.): non vi andate dilagando nella conversazione sotto colore di virtù. || Misciattelli, Lettere S. Caterina, vol. II, p. 139.

[u.r. 02.05.2019]