GUANCIATA s.f.

0.1 guançà , guançade, guançate, guanciata, guanciate, guanzae, guanzate.

0.2 Da guancia.

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. pis., XIII ex. (3); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Poes. an. urbin., XIII; Stat. perug., 1342; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.7 1 Botta sulla guancia, data con la mano aperta; schiaffo, manrovescio. 1.1 [Come gesto simbolico previsto dal cerimoniale dell'investitura di un cavaliere].

0.8 Carla Biasini 02.07.2008.

1 Botta sulla guancia, data con la mano aperta; schiaffo, manrovescio.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1348, pag. 56: Lo començón a blastemare / E de grande guançade a dare; / L'un lo tira e l'altro lo fere / E l'altro ge va criando dreo.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 429, pag. 307: Li servi soi medhesmi ge devan le guanzae / E le brutur per li ogi ge fivan stromenae, / Da lu tut quest iniurie in pax fivan portae, / Taxeva e no mostrava alcuna iniquitae.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 4.11, pag. 544: Lo sputo ne lo viso e le guançate / da li iuderi spesso li so' date; / trista dolente, tu ke Li si' mate, / ke sença fillo te convene andare.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.60, pag. 85: non ne gìa a Lucca, ca cagno n'avìa: / capigli daìa e tollea guanciate, / e spesse fiate era strascinato / e calpistato como uva entinata.

[5] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 64, pag. 1349: «Ben sïa [tu] tornato, singnor mio». / Et co l'animo rio / una guanciata i diè con villania.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 186.17: TS Elli si avea la faccia dilicatissima e elli vi ricevette grandissime guanciate dai giuderi.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 81, par. 1, vol. 2, pag. 138.4: Ma se sangue nonn escierà, sia punito per ciascuna percossa en vintecinque libre de denare e constrecto sia ke receva la guanciata overo el puino, overoké sangue sia oscito overo no, en quillo medesmo luoco dua averà data e tante fiade quante date averà.

[8] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1211, pag. 71: corea el sangue fine a[i] dent[i], / sì li corea tutto a valle / per lo volto e per le spalle, / per le grandissime gua[n]çate / ke coloro li aveano date.

[9] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 64.5, pag. 325: e ciascun di percuoterlo si sfama: alquanti li han le man dietro legate, / chi dice ladro, e chi traditor chiama, / chi li dà pugni e chi li dà guanciate, / chi lo spenteggia e tal che muoia brama.

[10] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 43, pag. 257.25: Il Nostro Signore da' Iudei in questo fu ingiuriato, avendo guanciate, e gittandoli loto per la faccia e altre cose assai.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 88.4: Et andando ello in Jerusalem a consumarse, imperçò c' ogni consa se trovava inscritto per i profeti, e ch' el serave tradito e daravege gran guançà per le gote e per la bocca e serave schernito e seravegi spudà su la facia e serave crucifixo e morto...

[12] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 101.10: Hec allapa, pe id est la guanciata.

1.1 [Come gesto simbolico previsto dal cerimoniale dell'investitura di un cavaliere].

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 14, vol. 1, pag. 628.1: e quando erano a llui il levavano alto, e traevalli il capuccio usato, e ricevuta la guanciata usata in segno di cavalleria li mettevano un capuccio accattato col fregio dell'oro, e traevallo della pressa, ed era fatto cavaliere.

[u.r. 30.03.2024]