0.1 ficta, ficte, ficti, ficto, figa, figam, fige, figea, figerane, figere, figereben, figesse, figga, figge, figgere, figia, figieva, figunu, fiseli, fiselo, fiseme, fissa, fisse, fisseli, fissero, fissi, fisso, fite, fito, fitt', fitta, fitte, fitti, fitto, fittogli, fittovi, fixa, fixe, fixeli, fixero, fixo.
0.2 Lat. figere (DEI s.v. figgere).
0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 5.2.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. figgere il passo 5.1; figgere i passi 5.1; figgere la lingua 5.1.1; figgersi ai piedi 2.1.
0.7 1 Far penetrare saldamente qsa (gen. un oggetto acuminato) o qno in una superficie o porli a stretto contatto con essa (anche pron.). 1.1 [In partic. quando la superficie è la terra o il fondo del mare:] piantare o spingere a forza qsa o qno nel terreno. 1.2 [Agr.] Innestare una pianta (o più propr. una sua parte gemmifera) in un'altra pianta. 1.3 Pron. [In partic. quando la superficie è di natura liquida:] immergersi. 1.4 Iniettare un veleno (in contesto fig.). 1.5 Inserire (e quindi nascondere) qsa all'interno di un oggetto. 1.6 [In gen. in rif. alla Passione di Cristo:] figgere in (alla, nella, sulla) croce: inchiodare sulla croce, crocifiggere. 1.7 Congiungere, unire (un arto ad un altro). 1.8 Fig. Imprimere nell'animo o nella memoria (anche pron.). 2 Pron. Venire a stretto contatto, avvicinarsi. 2.1 Locuz. verb. Figgersi ai piedi: inginocchiarsi o prostrarsi ai piedi di qno. 3 Rivolgere lo sguardo in maniera esclusiva e continua in una det. direzione. 3.1 Fig. Rivolgere l'animo a qsa (spec. entità astratte) o qno. 4 Colpire, trafiggere (con un oggetto acuminato o sim., anche con funzione di sogg.). 4.1 Infilzare in un oggetto acuminato. 4.2 Estens. Toccare. 5 Pron. Smettere, cessare di muoversi. 5.1 Locuz. verb. Figgere il passo, i passi 5.2 Pron. Estens. Rimanere in una det. posizione per un lasso di tempo (anche assol.). 6 [Milit.] Chiudere, cingere d'assedio (un luogo). 7 Stabilire (una legge). 7.1 Fissare la sede di un evento in un det. luogo.
0.8 Diego Dotto 02.05.2010.
1 Far penetrare saldamente qsa (gen. un oggetto acuminato) o qno in una superficie o porli a stretto contatto con essa (anche pron.).
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 20, pag. 29.1: ed era la lancia lunga di VI piedi, la quale fitta nello scudo trarre non se ne potea...
[2] Poes. an. urbin., XIII, 6.93, pag. 549: Tal corona fo ficta / ne lo so capo olloso...
[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 4.154, pag. 499: e da la parte ricta / li fo la lança ficta...
[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 172.36: Grande maestria convenne contro alli grandi lengni aguti, li quali li Troyani aveno fitti nel porto per contradire le navi...
[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 186.11: però che per forsa li funno fitti quelli pungiglioni.
[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 246.32: e il primo giovane, nome Intacide, fitto la saetta nell'antenna, ispaurì la colomba...
[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.5: la lancia, la quale fue fitta nel mezzo del ripiegamento della lenta schiena...
[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 424.22: non raguardando a ciò, avevano levata via quell'arbore sacro, acciochè liberamente potessero combattere nel campo. Qui stava l'asta d'Enea: qui si fisse quando elli lanciò...
[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 23, pag. 105.15: per le spine, le quali gli furono fitte infino al cervello.
[10] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 95, pag. 351.20: lo lunicorno che àne fitto suo corno entro l'alboro in tale maniera che elli no· llo puote riavere...
[11] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 23, vol. 2, pag. 183.7: E così li Galli carichi di lance e di dardi, li quali gravemente gli aveano feriti, o che nelli scudi s'erano fitti...
[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 120, pag. 125.21: De la qualle, se 'l se ne fa empiastro, quello empiastro tira fuora le spine e le saggite e le altre cose che fosse fite in lo corpo.
[13] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 124-141, pag. 796.29: fisse; cioè ficcoe, su per lo carro; cioè per la integrità de la Chiesa, a la quale erano venuti li Saracini, la coda; cioè la fraude e lo inganno...
- Fig. (o in contesto fig.).
[14] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 75.20, pag. 316: Ed eo la trovo piena de sagitte / ch'escon del lato, nel cor me s' ò fitte...
[15] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 20, pag. 155.28: li peccati non possono essere mai per sé, ma sono nell'anime, e sono legni secchi che vi sono fitti entro ad ardere li dannati e propriamente lo corpo...
[16] Dante, Rime, a. 1321, D. 77.2, pag. 273: De' tuoi begli occhi un molto acuto strale / m'è nel cor fitto, e oltre più d'un'oncia...
[17] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 30.14, pag. 122: ma pur suo chiodo / M' ha fitto ne le vene, che non rede.
[18] Poes. an. perug., c. 1350, 266, pag. 23: da questa giente iniqua e scielerata, / che nella gola ci àn ficti gli artilglie.
[19] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 2.7, pag. 34: Però ch'una leggiadra micidiale, / ch'Amor vagheggia e tien per suo disio, / m'ha fitto per lo petto nel cor mio / una spina che punge più che strale.
[20] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 11 ter..24, pag. 63: Ricevetti la novella / di te, figlo, kiara stella; / or son tremilia coltella / ke mi son ficte nel core.
1.1 [In partic. quando la superficie è la terra o il fondo del mare:] piantare o spingere a forza qsa o qno nel terreno.
[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 1.76, pag. 488: e nno debbe la terra sostenere / ke tale legno inn essa fosse ficto...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.50, vol. 1, pag. 319: Io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, che, poi ch'è fitto, / richiama lui per che la morte cessa.
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 345.4: In ciascuno di questi fori era un peccatore col capo di sotto, e fittovi entro infino al grosso delle gambe...
[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 96, pag. 372.18: Ed egli avea fitto uno stendardo nel mezzo della pratería...
[5] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 166.2, pag. 350: preser la croce, e 'n terra l'hanno fitta...
[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 27, par. 2, vol. 2, pag. 130.4: in la petra ubi fu fissa la cruchi di Cristu...
[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 90, pag. 706.27: non è molto agevole a riaver l'ancora, come sarebbe se semplicemente nella rena o nella terra del fondo del mare fitta si fosse.
[8] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 46-57, pag. 500.6: poi ch'è fitto; cioè piantato il capo...
1.1.1 Estens. Collocare, posare (una colonna).
[1] Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 381.10: Insino a questo luogo venne Hercole lo forte, del quale io già dissi; et quivi fixe quatro grande colomne di marmo...
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 27.28, pag. 332: Noi fummo dove anticamente fisse / Ercules le colonne...
1.2 [Agr.] Innestare una pianta (o più propr. una sua parte gemmifera) in un'altra pianta.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 157.8: Ma il piantamento sopra altra pianta è quello, che si fa per innestamento, e appigliasi, imperocchè la pianta che ha l'umore putrido dentro, per la virtù del Sole lo lieva in alto e fallo esalare, e così si fa piantamento in pianta fitta in altra pianta, differente in figura da quella.
1.3 Pron. [In partic. quando la superficie è di natura liquida:] immergersi.
[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 89.33: Domine Iexu Christe in lo bagno se scrisse et benedixe, in lo flume Çordan com'el se fisse, cossì se infiga in questa vena che questa sangue mena.
1.4 Iniettare un veleno (in contesto fig.).
[1] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D. 2.8, pag. 95: tanto m'ha 'l suo velen nel mie cor fitto.
1.5 Inserire (e quindi nascondere) qsa all'interno di un oggetto.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 165, vol. 2, pag. 727.29: il primo di quegli da cavallo fu una melagranata fitta in una lancia, e iv'entro fitti XXV fiorini d'oro nuovi...
1.5.1 Pron. Introdursi furtivamente in un luogo.
[1] ? Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 16.7, pag. 27: Similemente i ladri vanno attenti / ciascun per sè a la casa non desta, / quivi si fige et di furar s' appresta...
1.6 [In gen. in rif. alla Passione di Cristo:] figgere in (alla, nella, sulla) croce: inchiodare sulla croce, crocifiggere.
[1] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 154.22: eli lo portà al monte Calvario e fiselo su la croxe, li pey e le mane...
[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4115, pag. 157: Che quel, che fo in croxe fito / Per lly pie e per lle man, / Fosse fijol de Dio sopran...
[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 9.31, pag. 83: e da li tuoi se' stato in crocie fitto / che tti dovean campar, Giesù figliuolo.
[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 121.1, pag. 91: Menbrati 'l dïe - che Dëo - fu fito / de fato - streto, - struto - su la croçe...
[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 421.19: E Lisimaco re per questo detto acceso d' ira, comandòe che fosse fitto in croce.
[6] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 195, pag. 45: et sì sirò en croce ficto...
[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 6, vol. 2, pag. 86.11: cussì Cristu fissi li pedi a la cruchi per stari dananti la divina iusticia et la divina misericordia.
[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.308, pag. 115: Le mane e gi pe' in croxe t'èn ficte et inchioldà...
[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 37, pag. 350.4: li quali lacerati con battiture comandò che fitti fossero in croce...
- [Con ellissi del sintagma preposizionale].
[10] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 132.7, pag. 98: e figereben per parte Yesù / come fu morto en tera arabica.
[11] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 41.131, pag. 286: quel loco là dove il fue fitto / era apresso la cità de gli ebrei.
1.7 Congiungere, unire (un arto ad un altro).
[1] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 2.108, pag. 184: Scendon dal collo suo due braccia dritte / assai, grosse e sottili, / tra lunghe e corte con proporzione. / Le man, ch'a la lor fine furon fitte, / sono al viso simili / di bel color sì come vuol ragione.
1.8 Fig. Imprimere nell'animo o nella memoria (anche pron.).
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 247, pag. 533: Or vardai con' 'ste femene, qe qua entro son scrite, / per li lero malfati como sono mesdite. / Qi entend isti prove[r]bii, al cor li sëa fite...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.53, vol. 1, pag. 265: Non dispetto, ma doglia / la vostra condizion dentro mi fisse...
[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 75, pag. 188.33: Quando avra' tu sì fitto nella memoria le cose, che tu hai apparate, che tu non le possi dimenticare?
[4] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 283.2: non dispeto etc. fisse, idest fixe.
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 48, pag. 697.22: E questa cotal doglia si fisse in me...
[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 37.12, pag. 250: cu(n) çiò sïa che 'l dïavolo avesse / nel cor de Iuda fitto il folle merchio...
2 Pron. Venire a stretto contatto, avvicinarsi.
[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 9.23, pag. 28: E come a me quell'amorosa schiera / si fisse appresso, ch'io potea vedere / apertamente ciascuna chi era...
2.1 Locuz. verb. Figgersi ai piedi: inginocchiarsi o prostrarsi ai piedi di qno.
[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 34.8, pag. 391: Egli era ginocchion con le man gionte, / e 'l Signor suo ringrazia e benedice: / con gio' immensa dal limbo si scuce, / a' piè si fisse dell'eterno duce.
3 Rivolgere lo sguardo in maniera esclusiva e continua in una det. direzione.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.54, vol. 3, pag. 9: e fissi li occhi al sole oltre nostr' uso.
[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 22.76, pag. 106: Tutta l'erba si mosse e Cefal fisse / gli occhi colà...
[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 142.2, pag. 344: e ciascun li occhi 'n vèr di Iesù figge.
[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 10, 31-39, pag. 282.35: Io avea già il mio viso nel suo fitto; dice Dante che, per riconoscerlo, già lo riguardava fiso...
[5] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 1, 49-63, pag. 20.39: E fissi; cioè fermai io Dante, gli occhi...
- Pron.
[6] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 111.4, pag. 336: Pilato allora li rispose presto: / - Giudè' non so'! - e 'n vèr di lu' si fisse, / facendo un viso crudel e rubesto.
3.1 Fig. Rivolgere l'animo a qsa (spec. entità astratte) o qno.
[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.4, pag. 50: L' un' è quella che 'l su' 'ntelletto fige / tutto ad accidia...
[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 197.6, pag. 272: mostrando ben che tutto il core avesse / fisso a colei che tanto lo molesta...
3.1.1 Pron. Fig. Concentrarsi, dedicarsi in maniera completa a qsa.
[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 47.60, pag. 203: Io so che ti trafigge / di lei il piacer e non ti puoi partire, / però pur qui tua volontà si figge.
4 Colpire, trafiggere (con un oggetto acuminato o sim., anche con funzione di sogg.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.28, vol. 2, pag. 194: Vedëa Brïareo fitto dal telo / celestïal giacer...
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 162.25: l'ultimo quegli il quale fisse l'arbore della nave co la veloce saetta.
[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 548.16: O misero mi, la fante è fixa dal to iaculo!
[4] Gl f Francesco da Buti, Purg., 1385/95: Fitto, cioè traforato. || Crusca (4) s.v. fitto 2 (non numerato). L'ed. cit. nel corpus legge confitto: cfr. Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 28-33, pag. 277.11.
4.1 Infilzare in un oggetto acuminato.
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 619.20: E il corpo di Carbone, partito de la testa, fitto in su la forca, portato fue...
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 18, terz. 84, vol. 1, pag. 211: gli fe tagliar la testa a mano a mano; / la qual fu fitta in punta d' una lancia...
[1] ? Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 460.11: l' auctore figuratamente pone i· luogo delli dannati in forma d' una ritonda fossa nel centro della terra, ampia di sopra e apuntata di sotto. E quella punta figge il centro de l' universo...
5 Pron. Smettere, cessare di muoversi.
[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 3.11, pag. 18: L'aprir l'aspro arco e 'l cavriuol ferire / in un momento fu, ond' e' si fisse, / e quivi cadde e non poté fuggire.
[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 778, pag. 179: Non se figea niente, como homo incalsato.
[3] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 29.3, pag. 412: Vèr lo sepulcro le tre donne aflitte / givan con gran sospir e con lamento. / Era già 'l sol nell'orto: e' fuorsi fitte...
[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 156, pag. 293.15: et q(ua)n lu c. se fige lu cavalcatore tire a sé lu fe(r)ro...
5.1 Locuz. verb. Figgere il passo, passo, i passi.
[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 10.43, pag. 30: onde ciascuna fisse / il passo dubitando, e dilivrarsi / per gire ad esso...
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 3.109, pag. 192: Apresso i passi in quella terra fissi, / che sdegna in fine a morte ogni lebbroso...
5.1.1 Estens. Locuz. verb. Figgere la lingua: smettere di parlare, tacersi.
[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 138.6, pag. 439: e ciaschedun s' accorge, / ch'elli è 'l Signor: ciascun la lingua fisse...
5.2 Pron. Estens. Rimanere in una det. posizione per un lasso di tempo (anche assol.).
[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 199, pag. 26: Ma mo, set quella remanea, / sanctu A[lessiu] non figia; / tutta nocte sì foìo / et citu ad mare set ne gio...
[2] f Restoro d'Arezzo, 1282: E 'l monte dee essere più forato e spugnoso del piano, perch'egli vi possa meglio entrare l'acqua, che gli è maggiore mestieri, imperciò ch'ella non vi si figge, che sì incontanente torna giù nel piano. || Crusca (5) s.v. figgere. L'ed. cit. nel corpus legge rafige: cfr. Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 126.32.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.68, pag. 362: Encontenente ch'eo fui ionto, / non me lassò figere ponto / de fare sopre me uno ionto / 'n un ramo sopr'a me plantato.
[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 517, pag. 36: Ideo che complìo e più no disse, / ad celo se·nne gìo e no se fisse.
[5] ? Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 2, pag. 97.17: spera è corpo costituto di circumferenzia di mez[z]o cerchio quante volte fitta nel diamitro è menata intorno intorno insino a tanto che ritorni al suo luogo...
[6] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 7, cap. 3, par. 5.5, pag. 248: Lo sicondo non stava punto a casa, / Né si figieva inn una terra uno mese...
[7] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 232, pag. 377, col. 2: Lu missu no se fisse, / l'ammasciata redisse...
[8] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 18.11, pag. 680: Ciaschedun dé' fuggire a le merigge, / quando 'l calor del sol la terra fende; / e tu più fermo in esso ognor te figge...
[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 612, pag. 138: Ad Solagno se fixero parichi dì de vero; / Aspettaro lo adjuto...
[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 157.14: A gran pena se fisse poco in Santo Lorienzo fòra le mura per poco de pane manicare.
5.2.1 [Da fraintendimento dell'originale o da testo corrotto:] avere origine.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 14, pag. 184.17: Là fue fitto lo grande serpente che Apollonio uccise. || Cfr. Fet des Romains, p. 495: «La fu Phiton, li granz serpenz que tua Apollo».
5.2.2 Figgere la diceria: soffermarsi (in una trattazione).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 80.55, pag. 330: Partàmone ormai da quista via / a le dui destenzion che so empria, / e loco sì figam la dicirìa / che se convene.
6 [Milit.] Chiudere, cingere d'assedio (un luogo).
[1] ? Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 81.9: Lo sesto dìe trovaro una citate canto mare che lli recipéo: Ziziria hao nome. Quella Ziziria fisse lo Cristiano.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 204.21: e impose e fisse le leggi per prezzo, e per prezzo le mosse...
[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Temporis, 9, pag. 265: Che sarà de la legge che 'l Ciel fisse?
7.1 Fissare la sede di un evento in un det. luogo.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 7, pag. 291.16: anticamente a Roma erano fitti cotai palii ei quali erano posti perché ei giovani v'andavano, armati di scudi e d'usberghi e di mazze e d'altr'arme [[...]], ed ine s'esercitavano...
[u.r. 01.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]