FITTO (2) agg./avv.

0.1 fficta, fficto, fict', ficta, ficte, ficti, ficto, fita, fite, fiti, fitta, fitte, fitti, fitto; f: fittissima; a: fictu.

0.2 V. figgere.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Stat. tod., 1305 (?); a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a fitto 6.4; stelle fitte 1.6.1.

0.7 1 Che si trova penetrato saldamente in una superficie o almeno a stretto contatto con essa (gen. con rif. a oggetti acuminati). 1.1 [In partic. quando la superficie è la terra:] piantato nel terreno. 1.2 [In partic. quando la superficie è di natura liquida:] immerso. 1.3 [In rif. alla Passione di Cristo:] inchiodato sulla croce, crocifisso. 1.4 [Detto di pietre preziose o sim.:] incastonato. 1.5 [Detto di scritture esposte:] affisso, esposto in un luogo. 1.6 Estens. Inserito all'interno di un luogo. 1.7 [Astr.] Locuz. nom. Stelle fitte: i corpi celesti che secondo le concezioni geocentriche si trovano nell'ottava sfera concentrica che circonda la terra e che sembrano incastonati nel firmamento. 1.8 Fig. Impresso nell'animo o nella memoria. 2 [Detto dello sguardo:] che si trova rivolto in maniera esclusiva e continua in una det. direzione. 2.1 Fig. [Detto dell'animo:] che si trova rivolto verso qsa (spec. entità astratte) o qno. 3 Infilzato in un oggetto acuminato. 4 Profondamente infossato (rif. agli occhi). 5 Che si trova in tutto o in parte a stretto contatto o a distanza ravvicinata. 5.1 [In rif. a persone:] accalcato, addossato. 5.2 [In rif. a liquidi:] costituito da materia compressa, meno fluida di quanto potrebbe essere. 5.3 [In rif. a eventi atmosferici:] denso, compatto. 5.4 [In rif. a luoghi:] tale da non avere spazi aperti. 5.5 [In rif. alla semina:] piantato a distanza ravvicinata. 5.6 [In rif. all'ordito di reti, setacci e sim.:] costituito da fili intrecciati a breve distanza. 5.7 Avv. Spesso, frequentemente. 5.8 Estens. Numeroso. 6 Che non si muove; fermo. Stare fitto. 6.1 Non soggetto a mutabilità. 6.2 Che si trova in una det. posizione nello spazio. 6.3 [Detto di una porta:] chiuso. 6.4 Locuz. avv. A fitto: fermamente, stabilmente. 7 Determinato, stabilito. 8 Che ha la forma di una linea retta. 8.1 Dritto in piedi. 9 Dotato di forza e intensità. 9.1 [Detto di sensazioni o sentimenti]. 9.2 Che ha raggiunto il culmine dell'intensità. 10 [Per errore di trad.].

0.8 Diego Dotto 12.05.2010.

1 Che si trova penetrato saldamente in una superficie o almeno a stretto contatto con essa (gen. con rif. a oggetti acuminati).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 215, pag. 532: E la cecilïana raina Margarita / con Maio l' amiraio molto menà rea vita, / on' el av' en la testa fort una spaa fita...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 20, pag. 28.29: E le lancie ch' usavano di portare i pedoni, aveano nome pile, che erano fitte in un ferro sottile di nove once...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5, pag. 175.32: Così come penne d'istrice si può dire che fusse la spesezza de' dardi e de le saette che li erano fitte a dosso.

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 239.24: E, la bocca fitta in sul letto tenendo, disse...

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 34, 1-9, pag. 790, col. 1.8: elli apparno nella glaza come nel vetro appare alcuna brusca la quale gl'è fitta entro.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.9: ragguardò le fedite, e morse la fitta asta.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 416.3: e li mette la lancia per le tempie, e dimorolli l'asta per l'elmo fitta nel celebro.

[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 20, pag. 91.29: e più sente un delicato una piccola puntura, che un villano una spina che gli sia fitta nel piede...

[9] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 19.9, pag. 28: Poi sopra questi per le rocce fitti / sono i giganti nemici di Deo...

[10] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 91, pag. 39.10: due bandiere con due Capitani del Popolo, le quali stavano sempre fitte il lo carro del carroccio...

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 277, pag. 249.32: et era anchora tuto ferido d'una lança qu'ello portava davanti lui fita.

- Fig. (o in contesto fig.).

[12] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 248.18, pag. 273: Per ch'ansì miri dico che a ciò vene / che la saitta fitta non disgionge, / volendola isferrar senza più pene, / avegna che le ventri là o' si gionge.

[13] Dino Fresc. (ed. Contini), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 2.4, pag. 617: ond'io sento nel core / fitto un quadrello...

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.10, vol. 2, pag. 228: O anima che fitta / nel corpo ancora inver' lo ciel ten vai...

[15] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 4, pag. 79v.22: però che penetrative dolorose saette di Dio sono in lui ficte.

[16] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 1-15, pag. 326.1: O anima, che fitta Nel corpo ancor: imperò che se' anco unita col corpo...

[17] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 13, comp. 42.40, pag. 120: Ma la vertù dele amorose spine, / che ne' lor cuori ardenti eranno fitte, / trovò la via che gli amanti benigni...

1.1 [In partic. quando la superficie è la terra:] piantato nel terreno.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 304.27: veggendo l'armi dalla lungi e i carri e le lance fitte in terra...

[2] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 20.2: la sagecta pusse in seo arco et tirando gectau ad presso ad Enea la quale ficta remase. Enea la vede, recolgiere la fece...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 666.20: vide in uno campo una quercia fitta con acconci aguglioni di ferro.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 35, vol. 1, pag. 65.19: si vuol fare appresso alla vite piena d'uve una fossa adentro piedi tre, e larga due in quadro, e mettervi sabbione, e chinarvi entro i tralci coll'uve, e legare a canne iv' entro fitte...

[5] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 19, pag. 155.3: e ll'anime vi stanno fitte chol chapo di sotto insino alle ginocchia e tutto l'altro resto fuori, cioè le ghambe e' piedi...

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 30, 139-148, pag. 803.30: quando veniva lo peccatore, stava fitto nel buco col capo di sotto e le gambe di sovra...

[7] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 156.15: L'erbe e qualunque cosa vive e cresce, radicalmente fitta nella terra, hanno bisogno o d'una o di più delle cinque cose...

1.1.1 Estens. Collocato in una det. posizione.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 104, pag. 164.2: Egli è fitto dal capo del ponte una colonna di marmore...

[2] San Brendano ven., XIV, pag. 218.3: si è in mezo de lo flume una colona de cristalo fita molto grosa e longa...

1.2 [In partic. quando la superficie è di natura liquida:] immerso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.121, vol. 1, pag. 124: Fitti nel limo dicon...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 117, pag. 408.3: in questa belletta nel fondo del padule sono fitti i peccatori...

- Fig.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 131.7: noi fumo nel mondo fitti nel fango dell'accidia...

[4] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 22, pag. 137.12: e veggiomi fitta in de' limaccio profondo, in nel pelago grande de' visii...

1.3 [In rif. alla Passione di Cristo:] inchiodato sulla croce, crocifisso.

[1] Poes. an. ven., XIII, 42, pag. 137: pensa del signor beningno / Che, siando fitto suso quelo legno...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 4.33, pag. 544: fict' a la croce te lassa murire...

[3] Stat. tod., 1305 (?), pag. 280.37: stagendo per nui duramente ficto ne- ligno della vera croce.

[4] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 696, pag. 45: Oimè, chomo vezo destese quele, / chossì inplagate e fite su la chroze.

1.4 [Detto di pietre preziose o sim.:] incastonato.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 6, par. 5, pag. 59.27: era inn essa li grani dello 'ncienso a modo di margharite; ed uno ne portava fitto inn uno anello d' oro in dito.

1.5 [Detto di scritture esposte:] affisso, esposto in un luogo.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1312, pag. 222: e vidi che lo scritto, / ch' era di sopra fitto / in lettera dorata, / dicea: «Io son chiamata / Giustizia in ogne parte».

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 13.70, pag. 87: ma gaudete che voï sete scritti / nel celo et quel bel regno possedete; / ivi se atrova vostri nomi fitti".

1.6 Estens. Inserito all'interno di un luogo.

[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 6.29, pag. 24: e un fiero cinghiar, che riposando / si stava, in una macchia vide fitto, / forse cacciato, inverso lei guardando.

1.7 [Astr.] Locuz. nom. Stelle fitte: i corpi celesti che secondo le concezioni geocentriche si trovano nell'ottava sfera concentrica che circonda la terra e che sembrano incastonati nel firmamento.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 3, pag. 114.9: che le stelle che ssono fitte in quella parte del zodiaco sono in modo d'uno animale.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), II, 29-33, pag. 185.19: ché 'l movimento delle stelle, sì di quelle che sono fitte ch'ànno movimento per sé, che delle 5 pianete che sono di sopra e di sotto al sole secondo l'opinione d'Aristotile...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 62.18: corrono verso le stelle fitte nell'alto fermamento...

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 16, ch., pag. 192.8: non si vedrebbe la comata se non nella spera ottava, cioè nel cielo primo, dove stanno le stelle fitte...

1.8 Fig. Impresso nell'animo o nella memoria.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 81, vol. 3, pag. 509.11: che 'l comandamento di Dio non ci è scritto in noi con lettere d'inchiostro; ma egli è fitto dentro al nostro cuore per divino spirito...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.82, vol. 1, pag. 252: ché 'n la mente m'è fitta, e or m'accora, / la cara e buona imagine paterna / di voi...

[3] Poes. an. tosc., XIV pm., 23.9, pag. 287: Ma ella m'è fitta nel mezzo del core, / ed èv[v]i sì incarnata veramente / ch'alla mia vita non esce mai fuore...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 1, vol. 2, pag. 587.27: per la paura fitta nelle menti loro di perdere loro stato...

[5] Poes. an. tosc. or., XIV, [82].31, pag. 85: Sempre fitto nella mente porto / lo savor d'un'esca che gustai...

- [Con rinvio all'obbligo del celare proprio del codice cortese].

[6] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 2.10, vol. 1, pag. 212: Ond'io, che preso fue, cellat' el porto / e sempre nel mio cor ficta vi tegno...

[7] Poes. an. perug., c. 1350, 257, pag. 22: Fa chome quei che no scieman dolore / del mal de lor filgluoi ben che sien dengne / tenendoi ficte senpre dentro al chore.

1.8.1 Che fa parte stabilmente dell'animo; insito, innato.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 83.7: nelle menti degli uomini è naturalmente una fitta cupiditade di vero bene...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 42, vol. 1, pag. 188.5: La dolcezza della legge de' campi era fitta negli animi del popolo...

2 [Detto dello sguardo:] che si trova rivolto in maniera esclusiva e continua in una det. direzione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 17, vol. 3, pag. 280.1: En tua portatura, guarda che tegna tua faccia diritta e non alta, occhi fitti in terra...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 113.10: et tinia li occhi ficti in terra...

[3] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 4.18: Di quell' omo lo quale à la miratura sua ficta. Ancora ti viem sapere che quando l' omo ti mirerà ispesse volte in del volto...

- Avv.

[4] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 249, pag. 81: levò sù gli ochi [in cielo] et guardò ficto, / dicendo...

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 6.2261, pag. 265: Nutrica i figli poi che sono nati / Ricordandosi l'ova, e fitto mira / Guardando lor con occhi umilïati.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 40.20: Così li guardava omo fitto como fussino lopi.

2.1 Fig. [Detto dell'animo:] che si trova rivolto verso qsa (spec. entità astratte) o qno.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 2.21, pag. 27: Vero è che tanto onor segue del bene, / Che chi ss' aprende a ccaminar diritto, / Tenpo verrà che fitto / Terrà suo cor per amor di virtute / Ad ovre tali, che ricieve salute.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 6, ott. 13.2, pag. 179: Criseida, che ancor l'animo avea / in Troia fitto al suo dolce amadore, / dell'astuzia di lui non s'accorgea...

[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 3.43, pag. 21: chè già fitta / veggo la mente tua, se più ci stai, / a quel che dice la seconda scritta.

[4] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.142, pag. 99: Guarda che da costei non si' afflitto, / Ma vogli dispettare in tutte guise / Il suo mortale e iniquo conflitto, / E 'n castità tener l' animo fitto.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 25.71, pag. 409: Come colui che ha l'animo e lo 'ngegno / fitto a un pensier, non mi rispose...

3 Infilzato in un oggetto acuminato.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 4, pag. 635.4: comportoe di tagliarli la testa, e di portarla fitta in su una lancia per la cittade...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 306.10: E seguì alla terra li uomini mezzi morti, co ismisurata grandezza, e feriti nel petto co le loro lancie medesime, e fitti nelle dure aste vengono a terra.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 31, vol. 1, pag. 464.6: fu preso, e tagliatogli il capo, e per tutto il campo portato fitto in su una lancia.

[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 4, pag. 88.6: non si vergognò di tagliare il capo del suo amico Gracco, e di portarlo per la città fitto in su uno palo.

4 Profondamente infossato (rif. agli occhi).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 52, pag. 167.4: ed i suoi occhi sono fieri e sì duramente fitti dentro nella testa, che non mira nè di qua nè di là per traverso...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 16-27, pag. 470, col. 2.10: Ancóra, perché le guanse s'asetano alla massella, l'osso ch'è in li poçadelli delle gote più spuntan fori, sí che l'occhio mostra più in entro fitto, e però dice cava.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 16-27, pag. 553.40: non avea li occhi allegri, nè grillanti; ma malanconosi, e cavati, e fitti ne la testa per la magressa...

5 Che si trova in tutto o in parte a stretto contatto o a distanza ravvicinata.

[1] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 14, pag. 588.6: Ghalassia sì è appellata quella istrada la quale noi veggiamo in cielo di stelle, le quali noi appelliamo la strada che vva a Sa· Iacopo, che ssono tanto fitte e spesse insieme l'una e ll'altra, che pare una strada di per sé dall'altre.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 21, pag. 391.8: [8] Altri le pruovano così: nello stretto grappolo, ciò è fitto delli acini, ne tragono uno [acino]...

5.1 [In rif. a persone:] accalcato, addossato.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 18, terz. 3, vol. 1, pag. 203: e vide Carlo, e' suoi insieme fitti, / vide, che la suo parte era perdente, / poichè de' suoi non vide al campo ritti.

5.2 [In rif. a liquidi:] costituito da materia compressa, meno fluida di quanto potrebbe essere.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21, pag. 334.28: una pegola spessa, idest ficta...

5.3 [In rif. a eventi atmosferici:] denso, compatto.

[1] F Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (tosc.): Nel terzo dì una strabocchevole pioggia da prima, e poi una fittissima nebbia contenne i Romani tementi di agguato. || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. V, p. 179.

5.4 [In rif. a luoghi:] tale da non avere spazi aperti.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 59, pag. 220.18: egli cavalca per una grande valle, molto scura e tenebrosa; per la quale veruna persona v'andava, però ch'ell'era molto scura e spinosa; ed era tanto folta e fitta, che quasi dell'aria, essendo laggiùso, non si vedeva niente...

5.5 [In rif. alla semina:] piantato a distanza ravvicinata.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 238.1: E l'erbe si debbono seminar più rade, che traspiantar non si dovranno; ma quelle che si traspongon, più fitte sono da seminare.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 3, pag. 26.10: Cioè, che le generazioni de' grandi arbori si piantino rade, acciocchè si possan dilatare i rami, e che per soperchio non tolgano l'abbondanza dei campi: ma quelli che diventano piccioli per natura, può por più fitti...

5.6 [In rif. all'ordito di reti, setacci e sim.:] costituito da fili intrecciati a breve distanza.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 138, pag. 48.28: siano stacciate co· molto fitti stacci in tal modo ke non fummino...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 10, cap. 36, vol. 3, pag. 245.12: con rete, la quale alcuni chiamano traversaria, che è composta di tre reti, che le due son grosse e rade, e quella del mezzo sottile e fitta, ed ha nell'un lato piombo, e nell'altro suveri...

5.7 Avv. Spesso, frequentemente.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 32.6: il quale ad ogni passo in sul camino / per le taverne fitto s'arestava...

5.8 Estens. Numeroso.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 143.1: Li chinquichentu ffrati li quali parla et scrivi santu Paulus, ut supra, non stavanu sì ficti reuniti cum li santi apostoli in tucti killi quaranta iorni intra la resurrecciuni et l' assensiuni...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 11, cap. 17, vol. 3, pag. 274.7: Le marze da innestare sieno sanza frutto, sugose, nate di fresco, con fitte gemme e assai occhiate...

6 Che non si muove; fermo. Stare fitto.

[1] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 39.5, pag. 450: Lo baracteru sta una pecza fictu, / poy ietta (et) vence quando à lo bon dicto.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7 ott. 105.3, pag. 214: Ed oltre a ciò Criseida gli avea scritto / e mostrato d'amarlo più che mai, / e false scuse al suo tanto star fitto, / sanza tornare, aveva indotte assai...

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1095, pag. 255: fo dicto / Che lo re stava in morte et stava multo afflicto; / Lo imperatore sentendolo, non stette punto ficto, / Venne verso lo frate como homo traficto.

6.1 Non soggetto a mutabilità. || (Battaglia).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 162.13: Onde segue che ciò che è al Fato sottoposto, sia alla Providenza suggetto, a cui eziandío quello stesso Fato soggiace; ma alcune cose, che sotto la Providenza sono locate, al fatale ordine soprasteano. Queste sono quelle le quali alla prima divinità propinque stabilemente fitte, l'ordine della fatale mobilitade soprastanno.

6.2 Che si trova in una det. posizione nello spazio.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 9.43, pag. 28: La Mauritana da ponente è fitta / sopra la Malva e, nel meridiano, / in verso monte Astrix le branche gitta...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 29.82, pag. 420: Dico nel tempo poi, che 'l sole è fitto / nel segno de la luna, ch'esso ingrossa / a dì a dì...

- [Detto di un confine].

[3] Doc. fior., 1334-45, pag. 156.18: insino al termine ch' è fitto in sue il sodo tra lla strada nuova e lla vecchia braccia 113, ed è questo pezzo in tutto staiora 40 a grano.

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 17, pag. 171.9: e ne la prima legge de la natura ogni cosa, che producea la terra, era a comune. Non era diviso campo, né fitti termini...

6.3 [Detto di una porta:] chiuso.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 14.241, pag. 98: in Israèl multe relicte / innel tempo de Helya par che se trove, / quando tri anni fue ser(r)ate et fitte / con mesi seï del celo le porte...

6.4 Locuz. avv. A fitto: fermamente, stabilmente.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1103, pag. 256: Fé fare lo Consillio, et abe petuto et dicto / Che lo terzo dello adjuto volea per lo interdicto, / Et terzo per la Provensa, dove era connestritto, / Lo altro per la compagnia, per fare reparo a fficto.

7 Determinato, stabilito.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.52, pag. 170: E quelle mosse, a certo tempo fitto / In esser serva, e a sè ritraendo, / Poi le perpetua con suo fermo editto...

8 Che ha la forma di una linea retta.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 44.18: Ma Tolomeo non ci si accorda se non che tiene la mano aperta e 'l ginocchio ritto fitto, e l' altro un poco chinato...

8.1 Dritto in piedi.

[1] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 392.24: Io stava sopra 'l ponte a veder surto, / sì che s'io non avesse un ronchion preso, / caduto sarei giù senza esser urto. [43-45] / surto, idest ficto.

9 Dotato di forza e intensità.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 2.45, pag. 87: Nell' onde d' Oceáno il sol si gitta, / E per occulto calle in Oriente / Torna da mane, non con luce fitta.

9.1 [Detto di sensazioni o sentimenti].

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 95.3, pag. 213: e 'ngenerato fu' dal fitto duolo / e la mia bàlia fu malinconia...

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 3.5, pag. 14: Im meçço di così ficto dolore / mi so' trovata sola...

9.2 Che ha raggiunto il culmine dell'intensità.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 34.5, pag. 808: L' aquila lo gentile modo tene / per volere saper la diritura / se li filioli seguitano bene / lo propïo viagio e la natura. / Poneli al sole, ove ficto vene, / e va mirando lor[o] guardatura...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 510.24: andando il prete di fitto meriggio per la contrada or qua or là zazeato...

10 [Per errore di trad.].

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 23, pag. 133.20: Nel tempio della Concordia la Vittoria, che nella sommità di quello era, dalla folgore percossa e abbattuta, alle Vittorie le quali nelle sue mani erano fitte, si accostò, nè di quindi cadde. || Cfr. Liv., XXVI, 23, 4: «In aede Concordiae Victoria quae in culmine erat fulmine icta decussaque ad Victorias quae in antefixis erant haesit neque inde procidit».

[u.r. 28.02.2023; doc. parzialm. aggiorn.]