0.1 difforma, difformati, difformato.
0.2 Da formare.
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Rendere brutto nell'nell'aspetto, nella bellezza o nell'armonia (anche fig.).
0.8 Giulio Vaccaro 11.01.2010.
1 Rendere brutto nell'nell'aspetto, nella bellezza o nell'armonia (anche fig.).
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 156.8: le caste femmine vollero in prima co' mariti vivere libere, abbiendo il capo a tempo difformato, che (intera la loro bellezza) servire a' nemici.
[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 173.21: Ma è giudicato più grave se maluso difforma uso di cosa buona, che male usare cosa male usata.
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 106-114, pag. 213.2: e bene chiama l'autore li peccati piaghe: però che come la piaga difforma e guasta lo corpo; così lo peccato l'anima.