0.1 conscripti, conscripto, conscritti, coscripti, coscritta, coscritti.
0.2 Lat. (Patres) conscripti.
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); IV Catilinaria volg., 1313 (fior.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. padri coscritti 1.
0.7 1 Locuz. nom. Padri coscritti: senatori romani.
0.8 Paolo Squillacioti 01.03.2010.
1 Locuz. nom. Padri coscritti: senatori romani.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 46, pag. 530.10: «Favello a voi, o Padri Conscritti, siccome consolo e segnore, delle quali dignitadi l'una tengo, e l'altra ispero»...
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 23.4: Allora Cesare si levò a conselliare e disse: «Signori Padri Conscritti, tutti quelli che vogliono consellio dritto donare de le cose dottose, non debbono guardare paura, odio, amore nè pietà...
[3] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 46.1: Padri coscritti, io vegio le facie e gli ochi di chauno di voi tutti esendo a me rivolti...
[4] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 12, pag. 8.14: li giovani nel die del Senato, quando li senatori intravano nel consiglio, diligentemente conducevano a corte alcuno de' padri conscripti che fosse parente o amico del padre loro, e stavano fermi alle porte tanto che li padri uscissero del consiglio e aspectavano infino a tanto ch'elli compiessero l'oficio d'acompagnare il decto padre conscripto... || Unico es. della locuz. al sing.
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. I, cap. 26, vol. 1, pag. 42.9: E 'l detto Romolus signoreggiando Roma [[...]] e poi l'ordinò con leggi e statuti come cittade, e chiamò C, i migliori uomini della città e più antichi, per suoi consiglieri, i quali fece chiamare padri coscritti e sanatori, perché ' loro nomi furono per lui fatti scrivere in tavole d'oro.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 81.19: e quilli reliquij avissiru fattu ad issu Marciu lur duca, riscrivendu issu Marciu a lu Senatu di li cosi qui erannu stati fatti per issu, incumenzau in quistu modu: «Luciu Marciu propreturi». La usurpaciuni di lu quali hunuri non plaqui a li patri conscritti, ca li duca sulianu creari da lu populu di Ruma, et non da li cavaleri in li exerciti.