FERMAMENTO s.m.

0.1 fermamenti, fermamento, firmamento, firmaentu.

0.2 Da fermare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz. e fras. avere fermamento 1.3; dare fermamento 2.1; prendere fermamento 1.3.

0.7 1 Proprietà di ciò che è fisso e stabile. 1.1 Oggetto o struttura che mantiene qsa in posizione fissa o chiusa. 1.2 Conferma o approvazione di una condizione (anche con rif. a un ordine religioso). 1.3 Locuz. verb. Prendere, avere fermamento: trarre conferma. 2 Elemento che conferisce solidità (a un sentimento o a un rapporto, anche in ambito religioso). 2.1 Locuz. verb. Dare fermamento: conferire saldezza e resistenza. 2.2 Accordo (tra corporazioni o fazioni politiche). 2.3 Unione inscindibile. 3 [Milit.] Fortilizio, struttura architettonica con funzione di presidio. 4 [Ret.] Parte del discorso nella quale si sostengono gli argomenti a favore (confirmatio).

0.8 Alessandra Coco 24.05.2010.

1 Proprietà di ciò che è fisso e stabile.

[1] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 133, pag. 283: Cotal è buona coppia: / ch'amico di parole / mi serve quando vole / e non ha fermamento / se non come lo vento.

1.1 Oggetto o struttura che mantiene qsa in posizione fissa o chiusa.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 10, vol. 4, pag. 19.34: e la torta radice si distese per le rotte unghie: l'ossa, fermamento del lungo pedale, fanno il legno.

1.1.1 Serratura.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 174, pag. 606: palasïo ni torre né nigun bastimento / né roca ni castel, clave ni fermamento / no la pò destegnir q'ela no saia dentro...

1.2 Conferma o approvazione di una condizione (anche con rif. a un ordine religioso).

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 65.15: e che disponesse il quore del papa e de' cardinali che gli concedessono lo fermamento dell'Ordine novello, il quale egli avea trovato e ordinato per ravviare il mondo errante...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 33, Quinquagesima, vol. 1, pag. 297.11: Per li primi adimanda fermamento, cioè che siano confermati in quella grazia.

1.3 Locuz. verb. Prendere, avere fermamento: trarre conferma.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 17.75, pag. 66: convien si compia lo disio, / e séguiti lo bon cominciamento: / di ciò prendete da me fermamento, / che solamente è questo il voler mio, / di perseguire lo vostro piacere...

[2] Poes. an. sett., XIII sm., 11, pag. 357: podes' avere / d'esto mond' a tenir la sigoria, / sì la refuseria, / foseve plachimento: / agate fermamento / che d'ubidir no ve serò ma[n]cato».

2 Elemento che conferisce solidità (a un sentimento o a un rapporto, anche in ambito religioso).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 1: la fede è al'amico presame d'amistà et fermame(n)to di sapientia.

[2] Stat. prat., 1295, pag. 448.25: p(er) accendim(en)to di so(m)ma caritade e p(er) fermam(en)to speciale d'unitade, di fraternitade e di compagnia...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 34, pag. 102.10: k'illi a voi et voi a lore possati dicere et fare quello ke sia fermamento [d]e p[er]petual amor.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 9, vol. 1, pag. 252.12: Egli nacque in Galilea, in una villa che ha nome Betsaida. Egli è il firmamento della pietra di santa chiesa, che 'l nostro Signore gli disse: Tu se' Pietro...

[5] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 22, vol. 3, pag. 283.11: Nel dì della mia afflizione fu innanzi a me, e fu il Signore mio, firmamento mio.

- [Con sogg. animato].

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 382.9: alla duodecima legione, la quale nel sinistro corno incontro agl' Ilergeti era locata, dante luogo, la decimaterza legione per fermamento menò nella prima schiera.

2.1 Locuz. verb. Dare fermamento: conferire saldezza e resistenza.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 5.28, pag. 109: Ma De', chi sa soi servior / è aprestao secoreor: / con lo so Spirito Santo, / un fermamento tanto / che ni [con] corde ni con cavi / ni con boi ni omi bravi, / de lo logo unde voi staxeivi / e fermai li pei teneivi, / ne ve poén mai stramuar / per dever con voi peccar, / che nexun inzegno var / un' De' vor contrariar.

2.2 Accordo (tra corporazioni o fazioni politiche).

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 10, pag. 478.26: con alcuna altra persona fuora di loro, alchuno monupolio, conventione, u vero promissione, iura u fermamento, ressa u vero comspiratione...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 7, vol. 1, pag. 135: Nel detto tempo stretti a parlamento / ad Empoli fur tutti i Ghibellini, / e ragionar di lor con fermamento.

2.3 Unione inscindibile.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 18.7: e dell'uomo dicono li filosofi, e la santa scrittura il conferma, che egli è fermamento di corpo e d'anima razionale...

3 [Milit.] Fortilizio, struttura architettonica con funzione di presidio.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 224.10: lo legato fonnao uno bellissimo castiello casato, fornito con moiti torri, palazza e casamenta per fermamento e fortezza della Chiesia de Roma.

4 [Ret.] Parte del discorso nella quale si sostengono gli argomenti a favore (confirmatio).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 138.6: Onde questi fermissimi argomenti e quali l'accusato mette davanti per confermare le sue ragioni et incontra lo 'ndebolimento che facea l'aversario, sì è appellato fermamento.