0.1 guazze, guazzi.
0.2 Da guazzare.
0.3 Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.): 1.
0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).
In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.).
0.5 Locuz. e fras. andare di guazzo 2.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Sporco, sudicio. 1.1 [Detto dell'occhio:] pieno di cispe. 2 Marcio. Fras. Andare di guazzo: andare, mettersi male (detto di una situazione). 3 Ubriaco fradicio.
0.8 Anna Colia 08.08.2010.
[1] Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.), 5.1.7, pag. 774: quand'io me 'nnamorai de te, che spazze / tutte le strade quando son più guazze...
- Fig. Turpe.
[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 5, 2.7, pag. 775: E de ciò savio me tegno, non stolto, / per ciò che vizio ciascun da te spazze: / poi de belle vertù chiar' e non guazze / dentro dal tuo giardin fai gran raccolto.
1.1 [Detto dell'occhio:] che è pieno di cispe.
[1] Attaviano da Perugia, XIV pm. (perug.), v. 2, p. 774: Espaventacchio mostra el tristo volto: / e gli occhi de la gatta, c'hai sì guazze...
2 Marcio. Fras. Andare di guazzo: andare, mettersi male (detto di una situazione).
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 279.15, pag. 331: Con l'unghie gratto e stregghio come pazzo / che non si sente, e questo è quel partito / che dà a le pene un poco di solazzo; / perch'ella va di guazzo / vi priego che vegnate domattina / a ordinare la vostra medicina.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 82, terz. 69, vol. 4, pag. 85: Così regnaro in giuochi, ed in sollazzi, / a coppie andavan con molti stormenti / per la Città, quando non eran guazzi...