ETITE s.m.

0.1 achite, athite, eridese, ethides, ethitesse, ethythe, etryte.

0.2 LEI s.v. aetites.

0.3 Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Libro pietre preziose, XIV in. (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.5 Forse è s.f. l'ethitesse di Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 36.5, se non si sottintende un pietra.

0.6 N La forma eridese in Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.) si spiega come corruzione di un etidese.

Cfr. Marbodo, De lapidibus, cap. XXV: «Inter praecipuos lapides numeratur echites»: secondo Basile, Lapidari, p. 104 «Il poeta di Rennes deforma il nome (echites per aetites, etites [...])».

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Min.] Pietra preziosa che si riteneva stesse nel nido dell'aquila e alla quale si attribuivano poteri straordinari; pietra aquilina.

0.8 Sara Ravani; Paolo Squillacioti 03.09.2010.

1 [Min.] Pietra preziosa che si riteneva stesse nel nido dell'aquila e alla quale si attribuivano poteri straordinari; pietra aquilina.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 52.28: Capitol de ethides.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 36.5, pag. 17: Ethites[se] è più meravigliosa, / e dentr' a ssé sì n'hae un'altrettale; / i ladici l'appellan pietra pregna, / [e] l'aguglia la reca ond'e[l]la regna: / è di color rossetto e molto vale.

[3] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 321.8: L'Agullia quasi ne le parti del capo del mondo sì truova una pietra, la quale è chiamata ethythe; et acciò ch'ella difenda i suoi fillii, che alcuno male non lor possa avenire, sì la mette nel suo nido; e credendo ch'ella abbia questa virtude questa pietra, sì n'ae un'altra dentro da sè, come se fosse pregna. Et è creduto che giovi molto a le femine pregne, che non si scipino, e che non si fatichino nel parto; se si porta nel braccio manco, sì fa avere temperanza a quelli che la porta; e fae crescere le richeze, e fae essere amato chiunque la porta. E se tu metti questo achite nella scodella, sotto qualunque cosa che sia da mangiare, e dalla a manicare a uno frodolente, sì no la potrà mandare giù, infino a tanto che quello achite vi sia entro; et incontanente che tu la ne avra' tolta, il mangerà finemente. Questo athite sì à colore rossotto, e truovasi nel lito del mare occeano, overo nel nido dell'agullia, e ne la regione di Persia.

[4] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 71.13: Eridese è una pietra si truova nel nido de l'àguilla; ed è una pietra che n'à un'altra dentro, che suona, a modo chome ll'abia l'altra, che s'à dentro.

[u.r. 04.10.2013]