FAMILIARE agg./s.m./s.f.

0.1 fameglare, famegliare, famegliari, famegliaro, famelglare, fameliare, famelliare, famèlliare, famelliari, famiglà , famiglai, famiglare, famiglari, famiglaro, famigliar, famigliare, famigliari, famigliarissima, famigliarissimi, famigliarissimo, famigliaro, familgiar, familglare, familgliare, familgliari, familià , familiai, familïar, familiar, familiare, familiari, familiaria, familiarij, familiarissima, familiarissimi, familiarissimo, familiaro, familiaru, familliare, familliari, familyari, familyaru, famuliarj, ffamigliare.

0.2 DELI 2 s.v. famiglia (lat. familiarem).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1305; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. pist., 1313 (2); Doc. volt., 1322; Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. cosa familiare 1.3; cura familiare 3.1; dèi familiari 1.4; farsi familiare 4.1; fatti familiari 3.2; padre familiare 1.1.

0.7 1 Che riguarda la famiglia, che è proprio della famiglia. 1.1 Locuz. nom. Padre familiare: lo stesso che padre di famiglia. 1.2 [Di una lettera:] indirizzato a parenti o amici. 1.3 Locuz. nom. Cosa familiare: v. cosa. 1.4 Locuz. nom. Dèi familiari: nel mondo classico, divinità che presiedevano alla casa (Lari e Penati). 2 Nemico familiare: nemico interno al proprio schieramento. 3 Che è proprio dei servi, che riguarda i servi. 3.1 Locuz. nom. Cura familiare: amministrazione della casa; in partic., gestione e controllo del lavoro dei servi. 3.2 Plur. Locuz. nom. Fatti familiari: lavori svolti dalla servitù, faccende domestiche. 4 Che ha un rapporto di confidenza o di consuetudine con qno. [Di un amico:] intimo. Che si conosce approfonditamente (un concetto, un'opera). 4.1 Locuz. verb. Farsi familiare qno: entrare in confidenza con qno, diventare amico di qno. 4.2 Benevolo, amichevole (un discorso, una parola). 4.3 Che tende ad essere o agire sempre in un det. modo, abituale, consueto. 5 Sost. Membro di un gruppo, di una comunità o di una corte. 5.1 Estens. Persona con la quale si ha in comune una det. caratteristica, opinione o inclinazione. 6 Sost. Persona con la quale si ha un rapporto di confidenza o di consuetudine, amico. 7 Sost. Chi apprende da un maestro o ne professa la dottrina, discepolo, seguace. 8 Sost. Servitore alle dipendenze di una persona, di una famiglia o di un'istituzione (spec. con funzione di messo o con mansioni di tipo domestico). Anche fig. 8.1 Femm. Serva, domestica. 8.2 Sost. Persona di fiducia di un sovrano o di un potente, consigliere. 8.3 [Dir.] Sost. Guardia o funzionario al servizio di un ufficiale pubblico.

0.8 Emiliano Picchiorri 21.10.2010.

1 Che riguarda la famiglia, che è proprio della famiglia.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 30, pag. 199.29: In de l'amministratione delle cose familiari et della famiglia è la moglie sotto la sua signoria, et lo marito è sopra la femina.

1.1 Locuz. nom. Padre familiare: lo stesso che padre di famiglia.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 9, par. 4, pag. 46.13: il padre familiare, cioè a ddire magiore in un ostello, per Aristotole chiamato yconomus, ordina a ssua volontà dette cose che ssono nella propria magione.

1.2 [Di una lettera:] indirizzato a parenti o amici.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 328, pag. 251.27: e lasciò infinite orazioni fatte in senato ed altrove, degne di eterna memoria; e, oltre a ciò, scrisse un gran volume di pìstole familiari e altre.

1.3 Locuz. nom. Cosa familiare: v. cosa.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 24, pag. 349.14: Lo risparmiamento è una scienza da schifare le spese e gli onori soperchi; o ver che egli è un' arte da usare temperatamente la cosa familiare.

1.4 Plur. Locuz. nom. Dèi familiari: nel mondo classico, divinità che presiedevano alla casa (Lari e Penati).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 63.26: Valesiu, homu riku et di vita di campisu, avendu duy soy filgi masculi et una fimina qui erannu infirmi a morti et andandu a lu focu a pilyari aqua calda per quisti infirmi, agenuchlaussi et pregau li dei familiari soy qui transfirissiru supra la sua capu lu periculu di li citelli.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 32, pag. 501.13: Essere presente la fine della guerra e della fatica: nelle loro mani essere la preda di Cartagine, e il tornare a casa nella patria agli dii famigliari a' figliuoli e alle mogli.

1.4.1 Sost. plur. Divinità che presiedono alla casa, Lari.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 43, gl. c, pag. 29.13: «Alari» si è il luogo ove si fa fuoco e Lar fue una Lammia, secondo le favole, ch'ebbe due figliuoli di Mercurio, i quali diventarono idii e furono chiamati Lari, perch'erano figliuoli di Lara [...] li pagani ch'erano idii del luogo del fuoco, ond'elli tenevano le loro ymagini di drieto al fuoco; chiamavalli «famigliari» però che sempre erano presenti nella casa, come le depinte ymagini de' santi che li Cristiani tengono per le camere loro.

2 Nemico familiare: nemico interno al proprio schieramento.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 53, vol. 2, pag. 361.25: però che come il savio dice, che niuna pistolenza è al nocimento più efficace che il dimestico e ffamigliare nimico, agravando alle cagioni della guerra, con dare il carico di no· volere la pace a' suoi aversari...

[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [AndFir] ball. 5.5, pag. 292: Pessima pestilenza certamente / familiarnimico / è sopra tutte l'altr'aspr' e mortale.

3 Che è proprio dei famigli, che riguarda i famigli.

[1] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 9, pag. 70.7: Per queste tre Furie, secondo i poeti, ira, cupidità e volontà in vizioso modo usate si considerano, sì come ira in offensione, la quale usare si dee in familiaria correzione.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 453.8: Il quale collo avendo il servo tagliato, la spada discorrente del sangue del suo signore mise per le sue interiora. Altri stimano che questi fosse chiamato Euporo: io punto non disputo del nome, ma solamente mi maraviglio della forza della fede famigliare.

3.1 Locuz. nom. Cura familiare: amministrazione della casa; in partic., gestione e controllo del lavoro dei servi.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 1, pag. 3.1: La prima è la cura familiare e civile, la quale convenevolemente a sé tiene delli uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione essere non possono.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 149, pag. 444.5: La cura familiare sempre gli peggiora tra le mani; non visita, non sollicita le possessioni sue, non i lavoratori di quelle, non i servi, e l'essergli di quelle i frutti diminuiti non se ne cura per traccutanza.

3.2 Plur. Locuz. nom. Fatti familiari: lavori svolti dalla servitù, faccende domestiche.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 2, pag. 218.1: Io sollecita alli fatti familiari questa mattina sopra li salati liti, quelli esseguendo, andava con lento passo, e intenta sopra quelli dimorando con le reni al mare rivolta, uno giovine d' una barca saltato, sì come io vidi poi, disavvedutamente portato dall' impeto del suo salto me urtò gravemente...

4 Che ha un rapporto di confidenza o di consuetudine con qno. [Di un amico:] intimo. Che si conosce approfonditamente (un concetto, un'opera).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 182.12: A ogn'uomo sie benigno, a neuno lusinghiere, famigliare di pochi, diritto di tutti.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 17, pag. 213.3: La terza cosa si è, ch'ei re e i prenzi non si debbono mostrare troppo famigliari a' loro fanti, acciò ch'ellino non l'abbiano in dispetto.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 243.24: el qual amiraio, tanta amistade cholo predito re Edoardo fe per un messo, el qual el mandà a quello, che quasi fidele quel messo fosse fato, e chossì domestigo e familgiar del re, che cotante fiade e quando ello plaxesse, ello intrasse in la camera del re.

[4] Stat. assis., 1329, cap. 9, pag. 172.34: aciò che delle cose suoie piamente despona e questa dispositione se faccia en presentia de dui della fraterneta, i quagle lo 'nfermo dirà esser più familiari e secriti a lui, e, se se pò, facciase per uno notario della fraterneta...

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 14, pag. 90.31: De kistu Ysaac sanctu Gregoriu audiu multe virtuuse cose, li quali li recuntau unu sanctu patre lu quale avia nume Eleutheriu, e kistu Eleutheriu era statu multu familiaru de killu patre sanctu Ysaac...

[6] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 13.4: Nel quale esercizio familiarissimo divenne di Virgilio, d' Orazio, d' Ovidio, di Stazio e di ciascuno altro poeta famoso...

[7] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 216.8: Volemo eciandeo che in çascaduno logo o' serae i compagnuni de la fraternitae nostra, che i se mustri familiarij e desmestegi entro si, e seguramente la soa necessitae l'uno a l'altro manefesti; i quali, sì como se dexe a i servi de Deo, a lo soe compagnone e consorte sovegna sì como lo pòe.

4.1 Locuz. verb. Farsi familiare qno: entrare in confidenza con qno, diventare amico di qno.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 126.12: Onde dice s. Agostino, che nulla cosa è così contraria al cristiano, come dar fede all' arti magiche, perciocchè allora si fa famigliari quelli, li quali cercano la dannazione delle anime.

4.2 Benevolo, amichevole (un discorso, una parola).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 20: Et nota che in dare li benefici buona cosa è giungervi buone paraule, (et) lo parlare umile, le buone cose, lodare, acciò che lo ricevitore si castichi che fu tardo in dima(n)dare; [7] ma uza paraule familiare, (et) quazi lame(n)to dice(n)do...

4.3 Che tende ad essere o agire sempre in un det. modo, abituale, consueto.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 257.16: Con questo entramento io viddi le parole porte alla giovane copertamente e colui ch'era essuto famigliare usatore della casa è fatto amante.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 179.18: Cura: se la etate lo p(er)mecte, sangnese della vena organica, et p(er)ççò lo dico ch(e) questa passione è troppo familiare alli pollit(r)i, i(n) nilli q(u)ali è la m(u)lta humiditate scu(r)revole et devene da calore ligeram(en)te se dissolge, la quale è amica alla sangnia...

- [Di un discorso:] che riguarda argomenti comuni, consueti o di scarsa importanza.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 6, par. 7, pag. 513.12: Nel famigliare parlare sia da lungi la pertinace contenzione, ché cota' quistioni più sogliono cruciare l' animo, che alcuna utilità recare.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 18, pag. 369.31: Se i familiari ragionamenti venisser meno, si ragiona, come Idio vuole, in che guisa il cielo si gira, delle macchie del corpo della luna, della varietà degli elementi...

5 Sost. Membro di un gruppo, di una comunità o di una corte.

[1] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 62.26: Allora l' amico suo, il quale avea nome Andronico, udendo ciò, ed esendo suo carissimo compangno e familgliare ne la cristiana religione, prese la testa del santo martire di Cristo furtivamente e unselo con unguenti presiosi e involselo inn- uno lensuolo bianchissimo...

- Familiare celeste: angelo (in quanto appartenente alla famiglia di Dio).

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 22.14: Vedi, che sdegna ec. Poetando dice, che l'arte umana non atigne a tanta perfezione e volere, quanto è usanza ne'familiaricelesti.

5.1 Estens. Persona con la quale si ha in comune una det. caratteristica, opinione o inclinazione.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 126.12: Onde dice s. Agostino, che nulla cosa è così contraria al cristiano, come dar fede all' arti magiche, perciocchè allora si fa famigliari quelli, li quali cercano la dannazione delle anime.

6 Sost. Persona con la quale si ha un rapporto di confidenza o di consuetudine, amico.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 178.25: in una casa allevati e in un tempo di cavalleria; poi parenti e in tutta la vita familiari; è un altro grande legame, che sempre avemo usato uno studio insieme.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.41, pag. 389: semper alegandome in contrario, / m' è staa continuo aversario; / che tanto è me' familiar / che no me so da lui guardar, / che 'la no sapja inconten[en]te / zo che far vojo privamente...

[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 376, pag. 27: Tu fusti tanto soa familiare, / tu chonversasti tanto tempo siego, / che ben lo doveristi afigurare.

[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 24, pag. 110.1: Chistu, poy chi si partiu lu patri, et illu appi unu pravu et malu consiglu di iuveni, soi familiari, chi si divissi ribellari contra lu patri et prindiri la signoria per sì.

7 Sost. Chi apprende da un maestro o ne professa la dottrina, discepolo, seguace.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 44.4: «onde priegovi che mi accontiate col Pallialoco, che se mi volesse a famigliare, volonteri dimorerei con lui...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.136, vol. 2, pag. 510: L'un si mostrava alcun de' famigliari / di quel sommo Ipocràte che natura / a li animali fé ch'ell' ha più cari...

8 Sost. Servitore alle dipendenze di una persona, di una famiglia o di un'istituzione (spec. con funzione di messo o con mansioni di tipo domestico). Anche fig.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 234.6: p. It. a Benuccio nostro famigliaro che gli ave' prestato al convento per comperare due porci, dì xx di gennaio p[agato], s. xxxvj e d. x. p. It. per lo statuto de' d. de le sedia, dì xx di gennaio, s. j e d. vj. p. It. a Puccio...

[2] Stat. sen., 1305, cap. 7, pag. 12.5: E s' alcuno frate o ver suora o ver famèlliare o ver fémena contrafacesse nelle predette cose, riceva chella disciplina dal Rettore, la quale a lui piaciarà di dare, com consentimento del Capitolo del detto Spedale, o vero de la magior parte.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.73, vol. 3, pag. 196: Ben parve messo e famigliar di Cristo: / ché 'l primo amor che 'n lui fu manifesto, / fu al primo consiglio che diè Cristo.

[4] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1323], pag. 36.10: fior. d'oro LXXV, i q(u)ali ma(n)dai a Siena p(er) uno chavallo: po(r)tolgli Aricho familglare di m(esser) Attaviano.

[5] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 7, pag. 331.2: E sia tenuto lo detto vice-operario e ciascuno famigliare della detta Opera avere le loro guarnacche di panno bigio sanza gheroni dinanzi e di dietro...

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), Lib. IX [Phars., IX, 1014-1034], pag. 186.15: Come uno familgliare del re Ptolomeo recò da parte del detto re la testa di Pompeio a Cesare, e quel che disse.

8.1 Femm. Serva, domestica.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 557.27: Ché hanno posto insieme con alcune femminelle de le loro famigliari, che le intignessono quello filo nel sangue d'alcuna bestia, e così dicessono che fosse intervenuto miracolosamente".

8.2 Sost. Persona di fiducia di un sovrano o di un potente, consigliere.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 46, pag. 531.2: della quale cosa insoperbiendo, Sabino suo famigliare, uomo per ingegno iscaltrito, e per grande savere istudioso, e da nominare savio, se le forze dell' animo avesse dato a cose di pace, suo genero fece...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 55-78, pag. 361, col. 2.12: La meretrice qui intende l'invidia ch'è tra famigliari e conseglieri.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 85.15: In questa citate de Pilon ademorava intando lo duca Nestore, in compagna de multi nuobili huomini suoy familiari...

- [Nella Roma antica:] cliente.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 56, vol. 1, pag. 211.6: La cosa primamente non sembrò molto grande, nè invidiosa; ma ella fu più pesante che l'uomo non credette; però ch'ella tolse a' Patricii tutto il potere di fare tribuni a loro volontà per l'aiuto de' loro famigliari.

8.3 [Dir.] Sost. Guardia o funzionario al servizio di un ufficiale pubblico.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 161, vol. 1, pag. 149.22: Et sia tenuto la podestà, et giuri, non menare alcuno cavaliere, o vero giudice, o vero famelliare, nè tenere, el quale non sia de li amici del comune di Siena, et de' fedeli et amatori de la santa matre Ecclesia...

[2] Stat. pist., 1313 (2), cap. 9, pag. 5.12: la Potestà e li Anziani e Gonfalonieri della giustizia, e loro giudici e famiglari, e ciascuno altro officiale della cittade di Pistoia...

[3] Doc. volt., 1322, 6, pag. 17.7: Dico che ieri e certi isviati per loro ciaccharie tucta nocte vanno atorno; più, che ce n'à di quegli che sono fidati da[la] podesstà e dalo capitano or da loro famigliari che possono andare per la ciptà di nocte con quanti compangni vogliono, con arme et sença arme.