FAMILIARMENTE avv.

0.1 famegliaremente, famigliarmente, familiare mente, familiaremente, familiarimenti, familiarmente, familiarmenti; f: familiarissimamente.

0.2 Da familiare.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Doc. aret., 1337; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Sam Gregorio in vorgą , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. castell., 1361-87.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Amichevolmente, in modo confidenziale. 1.1 Intimamente, profondamente. 1.2 [Rif. a Dio:] con le sembianze di un uomo comune. 2 [Del modo di parlare:] con parole semplici, senza artifici retorici. 3 Con la propria famiglia; insieme, in comune. 3.1 Con tutta la famiglia (?).

0.8 Emiliano Picchiorri 21.10.2010.

1 Amichevolmente, in modo confidenziale.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 23: [27] et nulla č pio sossa che far bactaglia co(n) cului co(n) cui lu(n)ghame(n)te sč vissuto familiarme(n)te, s(e)c(on)do che Seneca De amicitia disse. || Cfr. Albertano, De Amore, II, 22: «Nichil enim est turpius quam cum eo bellum gerere cum quo familiariter vixeris».

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 31, pag. 69.10: «Ben vidi, Petru, ki alcuni fiati li pirsuni ki si accostanu familiarimenti a Deu, pir potestati ki Deu li conchede fącuni alcuni miraculi...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 47, pag. 98.2: Volentieri intesi da coloro, che vengono da te, quello, che me ne contano, che tu vivi famigliarmente co' tuoi servi.

[4] Sam Gregorio in vorgą , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 20, pag. 134.21: Un atro nober chi avea nome Teopropo, lo qua era stao convertio per amonicium de lo veneraber Beneto e avea grande fiducia e familiaritae cum seigo, como persona chi per sua santitae era morto da ello amao, e intrando un iorno familiarmenti in la sua cella, travąlo piancer monto amaramenti.

1.1 Intimamente, profondamente.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 220.34: Questo etiamdio pizol tempo abiando amado soa molgier per quello che plu del justo familiarmente elo l'avesse amada, e conzņ fosse che al veschovo da Vercelli lu avesse protestado si unchamai non averla cognoscuda, e quella siando laldada sķ esser verzene, abiando tolto combiado e lla licentia, intrą in monestiero.

[2] F Giordano da Pisa, Prediche sulla Genesi, 1305 (pis.>fior.): E perché l'ufficio di ciascuno č di bisogno a tutti, perņ si visitano tutti insieme continuamente, e visitandosi si cognoscono familiarissimamente. || Moreni, Genesi, p. 69.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 185.27: Lu quali Voluminu, natu di cavaleri a cavallu, cun chņ sia cosa que issu avissi amatu familiarme[n]ti Marcu Lucullu, et Marcu Antoniu avissi factu aucidiri quistu Marcu Lucullu perņ que issu favuria la parti di Brutu et di Cassiu...

1.2 [Rif. a Dio:] con le sembianze di un uomo comune.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 42, col. 2.9: te medesimo il quale se' ospite di gioconditą e di sollazzo, sensibilmente e famigliarmente ti rappresenti e manifesti a coloro i quali per possedere pił efficacemente il tuo amore...

2 [Del modo di parlare:] con parole semplici, senza artifici retorici.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 4 (13), pag. 234.20: Un(de), scģ como p(erson)a a voi (con)iu(n)cta p(er) p[articu]llare dilectione dicerņ su[b] brevitą familiare m(en)te i(n) quale guisa lo core meo e la m(en)te s'alegra quando vede le vostre littere...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 73, pag. 35.13: e conoscendo non essere degna cosa a tanta deitą dir parole simili a quelle che noi, l'uno amico con l' altro, familiarmente diciamo, o il signore al servo suo, costituirono che i sacerdoti, li quali eletti e sommi uomini erano, queste parole trovassero.

3 Con la propria famiglia; insieme, in comune.

[1] Doc. aret., 1337, 770, pag. 655.19: Anco che niuno forestieri ytaliano, il quale s[i]a habitato in Areēo, familiarmente da doi anni in qua possa essere acommiatato nč licentiato de la citą d' Areēo nč per la podestą nč per lo capitano nč per alcuno altro offitiale salvo che per malefitio che commettesse.

[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 22, par. 3, vol. 1, pag. 389.13: E che niuno forestiere, el quale familiaremente aveterą, overo camora overo fondeco averą en la citade de Peroscia, possa essere preso senēa citatione facta de luie, etiandio se l'aversario giurerą esso avere sospecto overo dirą essere fugitivo.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 84, vol. 2, pag. 241.15: i quali essendo stati rotti, come dicemo, e avendo patiti molti disagi, e per tanto essendo in gra· bisogno di ricetto, per prendere riposo cominciarono a torre le case de' cittadini, e loro masserizie e arnesi, acomunare e abitare familiarmente co· lloro...

3.1 Con tutta la famiglia (?).

[1] Doc. castell., 1361-87, pag. 206.11: tene(n)do e re(n)dendo a meitą e tereno, po(r)ci (e) altro bestiame menuti (e) grossi, co(m)me se usa p(er) gli altri buo(n)i padroni (e) lavoratori, dove(n)do venire nel d(i)c(t)o podere a questo ma(r)ēo famegliarem(en)t(e), raco(n)ciando noi la casa e face(n)do a loro d'aiuto ugua(n)no de xij st. de panico (e) viiij st. de grano...

[u.r. 26.03.2024]