FRACASSATO agg.

0.1 fracasato, fracassata, fracassati, fragazatu.

0.2 V. fracassare.

0.3 Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.); Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Completamente distrutto, frantumato (anche fig.); fratturato (di un osso). 1.1 [Di una persona:] gravemente contuso, malconcio (anche fig.).

0.8 Emiliano Picchiorri 21.10.2010.

1 Completamente distrutto, frantumato (anche fig.); fratturato (di un osso).

[1] Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.), 3, pag. 303: Ben vorea plangere quando mi remembro / del pianto che facea Virgo Maria, / stando fracasato omni membro, / a piè de la croce et forte languia.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.3, pag. 184: Ben vorrei pianger, quando mi rimembro / del pianto che facea Virgo Maria, / stando fracassata ogne menbro / ad piè la crocie, et forte languia... || Altra redaz. di [1].

[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), Prologo, pag. 4.13: Solamente d' uno refuggio ha provveduto il misericordioso Iddio, il quale non vuole che l' uomo perisca e muoia, avvegna che a sua colpa la navicella salda e lieve della quale Iddio gli avea provveduto acciò che per quella iscampasse, sia fracassata e rotta.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 810.15: e quasi come se nell' aure perdute l' avessi, la morte, alla quale sanza indugio mi disponea, pietoso di me medesimo lagrimava, quando tra li rotti monti e i fracassati alberi orribile voce, forse come a Cadmo venne rimirante il serpente, mi percosse gli orecchi con queste parole...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 13-21, pag. 180.2: Dall'un de' lati fanno all'altro schermo; cioè fanno difensione del lato ch'è stato in terra a quel, ch'è stato di sopra, che à ricevuta la pioggia quando è fracassato.

1.1 [Di una persona:] gravemente contuso, malconcio (anche fig.).

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 211, pag. 415: Ben sone fracassata tucta quanta, / tanto so' gita dentorno gridando: / non truovo poso, sì sonno infranta / pur de l' aspecto, che te vo chiamando.

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 11, pag. 52.22: Sanctu Benedictu comandau chi lu divisseru portarj, chillu monacu mortu lu qualj si era tuctu fragaczatu, ad ipsu; li monachi lu portaru intra unu pannu, pirò chi illu era sì fragazatu pir lu grandi colpu de la pariti, chi non sulamenti li menbrj, ma eciamdeu le ossa chi avia spiczati.

[u.r. 22.11.2018]