0.1 frasca, frasce, frascha, frasche, frase, fraski.
0.2 Lat. volg. virasca (Nocentini s.v. frasca).
0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.); Stat. pis., 1304; Doc. prat., 1296-1305; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. fior., a. 1364; Ingiurie lucch., 1330-84.
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Doc. imol., 1362-63.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.6 A Doc. sen., 1263: Frasca notaio di Siena.
N In contesti lat. il termine è att. già in doc. della Toscana del sec. XII, a partire da una carta di Pisa del 1155: cfr. GDT p. 284.
0.7 1 Ramo di un albero o di un arbusto, gen. dotato di foglie, considerato nel suo contesto di origine oppure come materiale impiegato in molteplici attività umane. 1.1 Ramoscello di ulivo. 1.2 Ramo che si espone fuori dall'uscio di una taverna per segnalarne la presenza (anche in contesto fig.). 1.3 Ramo d'albero usato come arma di offesa, bastone. 1.4 Ricamo o monile a forma di ramo. 1.5 Fras. Andare per le frasche: andare per boschi, in campagna. Fig. Appartarsi per avere rapporti sessuali. 1.6 [Prov.] Meglio piccione in mano che tordo in frasca. 2 Estens. Albero o pianta frondosi (anche fig.). 2.1 Plur. Fitta boscaglia, macchia. 3 Discorso di infimo valore, ciancia, stupidaggine. 3.1Asserzione falsa e ingannevole, menzogna, frottola. 3.2 Cosa inutile o di scarsa importanza, sciocchezza. 3.3 Plur. Congerie di oggetti di poco valore, cianfrusaglie.
0.8 Emiliano Picchiorri 21.10.2010.
1 Ramo di un albero o di un arbusto, gen. dotato di foglie, considerato nel suo contesto di origine oppure come materiale impiegato in molteplici attività umane.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 475, pag. 117: Eo vez ke l'om de nogie, s'el è sol entra via, / S'el g'è devis k'el veza fantasia o altra arlia, / E fors será un legno o frasca o altra ombria, / El s'ha sí aspagurir k'el n'á prend malatia.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 13, pag. 124.12: misero mano a tagliare quercie, zappini e cipressi: la foresta si mise tutta per terra: li carrettieri sciolsero li cavalli, e menârli a pasciare de le frasche.
[3] Stat. pis., 1304, cap. 1, pag. 653.30: Salvo che stipa, legna, u vero frasche, non possa comparare sensa presentia dell' officiale lo quale si' sopra scrivere la lana e li boldroni...
[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 254.20: Anche diedi in VJ some tra frasche (e) scope s. XV.
[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 28, 1-21, pag. 583, col. 1.25: Qui vole l'A. exemplificare come 'l sono nasce de movemento de fraschete e foie, e dixe quando Eulo manda siroco nella pineta, che in quel logo s'ode le foie delle frasche e delle pigne.
[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 10.14: Allura li homini di Eneas, xindendu in terra, gictaru focu cum lor fuchili et petri fucali et allumandu lu focu cum killi fraski, li quali truvavanu in killu locu, si scalfavanu et axucavanu li loru panni bagnati.
[7] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 119, par. 22, vol. 2, pag. 483.22: né de guastar fare en modo alcuno overo engenio egl tuore, bacaia overo rete, né alcuna generatione atta a pescare e gl pessce prendere, né le frasche staiente enfra 'l laco overo fuore del laco de Peroscia portare, né portar fare, né tagllare, né tagllar fare overo ardere...
[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 517.1: La selva era soa casa, l'erba so cibo, le frasche soi letti e ça de longo tempo l'un non era cognossudo dal'altro.
[9] Doc. imol., 1362-63, pag. 337.25: Item rezevii del dito saleto XX chara de frasce per s. V in lo saleto lo charo L. V.
[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 246.18: La cavallaria de Roma li iessìo denanti fi' a Monte Malo colle frasche delle olive in mano in segno de vettoria e pace.
[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 147.29: E cossì onnuno se acconzao commo meglyo potte co lo suo paviglyone, e chi non avea paviglyone se fece fare la capanna, o de tabole clavate oy de frasche, a muodo de uno paglyaro.
- [Con valore collettivo].
[12] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.7, vol. 3, pag. 375: e per trovar lo cibo onde li pasca, / in che gravi labor li sono aggrati, / previene il tempo in su aperta frasca, / e con ardente affetto il sole aspetta, / fiso guardando pur che l'alba nasca...
- Fig.
[13] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 5c.3, pag. 133: Amico, i' saccio ben che sa' limare / con punta lata maglia di coretto, / di palo in frasca come uccel volare, / con grande ingegno gir per loco stretto, / e largamente prendere e donare, / salvar lo guadagnato (ciò m'è detto), / accoglier gente, terra guadagnare.
[14] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.151, pag. 273: Così di palo in frasca - pur qui siamo. / Chi prende l'esca e l'amo - mal dispensa.
[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 16.6, pag. 29: In questo die di palme e di l'ulivo, / nel qual nostro Segnor cum humiltade / venne in Ierusalem, santa citade, / là dove "Osanna al figliol di Dio vivo!" / chiamavan tuti, e nessuno era schivo / cum frasche e panni a recoprir le strade, / dovemo aver in cuor molta pietade...
1.2 Ramo che si espone fuori dall'uscio di una taverna per segnalarne la presenza (anche in contesto fig.).
[1] Stat. fior., a. 1364, cap. 41 rubr., pag. 107.21: Che niuno che venda, o vendere faccia, vino a minuto in Firencçe, tengha frascha presso alla cella, né faccia frittelle erbate.
[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 421.4: Imperò che grande confusione v'è avere la frasca alla vostra taverna, e non esservi il vino che mostrate a' popoli che vi sia.
1.3 Ramo d'albero usato come arma di offesa, bastone.
[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 31.2, pag. 802: La pontecha da li omini se cacia / per docta de la pietra e de la frasca, / e l'omo volenteri sì l'amaça / per dubito non rodali la tasca.
1.4 Ricamo o monile a forma di ramo.
[1] Doc. perug., 1339-67, [1339] 1, pag. 258.8: Ancho uno mantello de zendado roscio con frasche ad oro.
1.5 Fras. Andare per le frasche: andare per boschi, in campagna. Fig. Appartarsi per avere rapporti sessuali.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 141.11: Or metemo exempio in un peccao per tuti: qual è pù horria cosa né pù puççolenta chomo una croia femena? chomo una meretrixe e puitan palexe che sta al bordel o va per le frasche?
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 8.1, pag. 35: Io me sun un che per le frasce andando / vo pur cercando i deletosi fiori, / per far girlanda a mi de novi odori.
1.6 [Prov.] Meglio pincione in mano che tordo in frasca.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 509.21: "Egli è meglio pincione in mano che tordo in frasca"; e io non l' ho tenuto a mente; però che io ho perduto il pincione e non ho preso il tordo, e uno cieco m' ha infrascato...
2 Estens. Albero o pianta frondosi (anche fig.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.50, vol. 2, pag. 555: E vòlto al temo ch'elli avea tirato, / trasselo al piè de la vedova frasca, / e quel di lei a lei lasciò legato.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 456.22: Ahi Constantin, di quanto mal fu matre ec.; però che li pastori per tale signoria disciolti dalla frasca, o vero pianta, della quale è fatta menzione, capitolo penultimo ed ultimo Purgatorii...
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 43-51, pag. 784.42: e così tirò lo timone che tira tutto lo carro, al piè della vedova frasca; cioè dell'albore ditto di sopra, dispolliato de le suoe follie e dell'altrui, E quel; cioè timone, di lei...
2.1 Plur. Fitta boscaglia, macchia.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 141, pag. 35: Illi se volçen intro le frasche / Com fai li ribaldi entro le straçe; / De folie de figo, dixe la scriptura, / Ke illi se fen la covertura.
3 Discorso di infimo valore, ciancia, stupidaggine.
[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): Onde perchè l'uomo avesse uno Vangelio, o un Paternostro scritto, e portasselsi sopra, ed avesseci divozione come Santo Barnaba, ch'avea in così grande divozione questo Vangelio di Santo Matteo; questo non potrebbe altro che giovare ad ogne cosa; ma non fanno così oggi le persone, e anzi avranno scritte altre frasche, e nomi di Demonio, ed altre figure, ed immagini... || Moreni, vol. I, p. 97.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 3, pag. 196.29: ma egli è stato sì ardito e sì sfacciato, che pure ieri mi mandò una femina in casa con sue novelle e con sue frasche, e quasi come se io non avessi delle borse e delle cintole mi mandò una borsa e una cintola...
[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 448.7: Or ecco belle quistioni e fantasie che voi ci fate iscrivere per volgare perché il popolo l'oda e riempiasi di frasche!
- Fras. Pascersi di vento dietro alle frasche: perdere tempo in discorsi e azioni inutili.
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, introduzione, pag. 261.27: E son di quegli ancora che, più dispettosamente che saviamente parlando, hanno detto che io farei più discretamente a pensare donde io dovessi aver del pane che dietro a queste frasche andarmi pascendo di vento.
3.1 Asserzione falsa e ingannevole, menzogna, frottola.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 260.21: Religiosi deono servare povertà e castità e onestà, usare digiuni, discipline, silenzio, deono predicare la parola d'Iddio e saperla ispore a correzzione e utile dela gente che gli va a udire, non debbono dire in pergamo le frasche, ma fondarsi nell'Evangelio con tali atti e modi che non sieno ripresi...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 100, vol. 2, pag. 580.7: Delle magnifiche cose che a llui parea avere fatto a tempo di guerra e di pace tanto si lodava e vantava, che ogni uomo che ll'udia tediando facea maravigliare; e di tali frasche fece comporre scritture d'alto dittato, compiacendosi nelle propie lusinghe.
[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 104, pag. 235.18: E benché nel primo dire paiano frasche e bugie, nell' effetto son pur vere, e la novità degli uomini si truova di molti modi, i quali il più delle volte sono veri, e non paiano.
3.2 Cosa inutile o di scarsa importanza, sciocchezza.
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 371, pag. 136.8: Ed elessero certi statutari, li quali feciono ordini sopra lo sfrenato portamento d'ornamenti delle donne ed altre frasche che poco montarono.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 43, pag. 103.8: Meglio s' avvide degli atti, che gli Aretini faceano contro a lui, uno cavaliere piccolo e sparutissimo da Ferrara, quando entrò capitano d' Arezzo, che non fece messer Macheruffo, però che nel principio del suo officio al giuramento tagliò la via a chi avesse animo d' appiccare orinali o fare simili frasche.
3.3 Plur. Congerie di oggetti di poco valore, cianfrusaglie.
[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 195 [1363], pag. 58.12:- Pon giù le frasche che ài i(n) mano cioè baratti d'ollio et altre cose...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 280.16: e di quindi, quando tempo gli parve, trasformato se n'andò a casa della donna, e in quella entrato, con sue frasche che portate aveva, in agnolo si trasfigurò, e salitose suso, se n'entrò nella camera della donna.
[u.r. 16.03.2021]