GONFIARE v.

0.1 confiate, confiato, gomfiata, gonfi, gonfia, gonfiamo, gonfiando, gonfiandosi, gonfiano, gonfiar, gonfiare, gonfiaro, gonfiarono, gonfiarsi, gonfiassono, gonfiata, gonfiate, gonfiati, gonfiato, gonfiava, gonfieranno, gonfiò.

0.2 DELI 2 s.v. gonfiare (lat. conflare).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.5.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.5 Per gonfiare il cappuccio > cappuccio; gonfiare le vele > vela.

0.7 1 Aumentare il volume di qsa con conseguente tensione e dilatazione della stessa. Intrans. Aumentare il proprio volume tanto da assumere un aspetto rotondeggiante. 1.1 [Con rif. al ventre di una donna incinta]. 1.2 [Con rif. al lievitarsi della pasta]. 1.3 [Con rif. alle vele tese dal vento]. 1.4 [Con rif. al mare o ad un corso d'acqua:] aumentare il proprio volume apparente. 1.5 [Come reato di falsificazione:] aumentare artificialmente il volume di una carcassa immettendovi aria. 2 [Fig. e in contesto fig.:] aumentare o far aumentare di dimensioni o d'intensità. [Con partic. rif. alla superbia:] riempire qno d'orgoglio; [anche intrans. e pron.:] inorgoglirsi. 3 Fondere al fuoco.

0.8 Rossella Mosti 21.10.2010.

1 Aumentare il volume di qsa con conseguente tensione e dilatazione della stessa. Intrans. Aumentare il proprio volume tanto da assumere un aspetto rotondeggiante.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 535, pag. 799.34: Pallas, dea de la sapienza, uno dì era pres[s]o ad un'aqua e sampognava, sì che le gote nel sampognare gonfiaro.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 17.26, pag. 385: Lo prestero, e questo si è un angue / che, per natura, uccide l'uom gonfiando, / pur che l'assanni il morso in fine al sangue.

[3] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21, pag. 335.4: E gonfiare, idest infiare...

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 26 rubr., pag. 143.1: Della terra che gonfiò e uscinne un topo.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 82-93, pag. 600.8: cioè nello spirare: imperò che certe arterie sono nella gola che, quando l'uomo tira il fiato a sé, gonfiano; e quando lo manda fuori, calano.

[6] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 80, vol. 3, pag. 132.12: Egli subito gonfiò la cornamusa e cominciò a sonare...

1.1 [Con rif. al ventre di una donna incinta].

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Canace, pag. 103.29: Già gonfiava il peso del mio viziato ventre, e le mie debili membra erano gravate della futura gravidezza.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 241-50, pag. 78.20: se non, non può per ciò morire senza erede: altri vengono che fanno il ventre gonfiare; e se pure invetriato l' ha la natura fatto, i parti sottoposti gli danno figliuoli, acciò che vedova alle spese del pupillo possa più lungamente diliziosa lussuriare.

1.2 [Con rif. al lievitarsi della pasta].

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 391-400, pag. 111.20: Chi non sa che per lo rimenare, la pasta, che è cosa insensibile, non che le carni vive, gonfia, e dove mucida parea diviene rilevata?

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 26, pag. 194.17: È oppinione d'alcuni Dottori, d'Ugo da San Vittore e d'altri, che questi pani, che saziarono cinquemila persone, cresceano, come si spezzavano, in forma come gonfiassono in pasta.

1.3 [Con rif. alle vele tese dal vento].

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 285.10: ora corriamo collo Levante, spesse volte le vele sono gonfiate con Zefiro e spesso con Noto.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 54.8: Questa nave vola; il vento fa gonfiare le vele...

[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 413-506], pag. 109.30: E non traendo venti, lo mare èe ingrossato, e da capo, vietato di sentire le tempeste, turbantelo il vento Notho, èe rabbonacciato; e le vele portanti la nave sono gonfiate contra 'l vento.

1.4 [Con rif. al mare o ad un corso d'acqua:] aumentare il proprio volume apparente.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 3, pag. 176.7: non solamente per abbondanza di neri nuvoli con ispargimenti d'acqua, ma solo per pericolosi venti il mare gonfia; e però avemo siffatta e pericolosa fortuna.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 32, pag. 225.20: e com'elle furon mosse il mare si turbò maravigliosamente e gonfiò sì forte che 'l castello e Roma ne fu a pericolo...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 95, S. Cristoforo, vol. 2, pag. 833.12: Ed eccoti l'acqua del fiume gonfiare a poco a poco e 'l fanciullo pesava gravissimamente come piombo, e quanto più andava innanzi, tanto più cresceva l'acqua...

1.5 [Come reato di falsificazione:] aumentare artificialmente il volume di una carcassa immettendovi aria.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 383, vol. 2, pag. 395.16: Et neuno carnaiuolo o vero gignore d'essi, possa o vero debia in alcuno modo gonfiare o vero fare gonfiare alcuna bestia o vero con vento o vero bocca ingrossare.

2 [Fig. e in contesto fig.:] aumentare o far aumentare di dimensioni o d'intensità. [Con partic. rif. alla superbia:] riempire qno d'orgoglio; [anche intrans. e pron.:] inorgoglirsi.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 94.23: però che lle invidie delle contenzioni delli uomini si gonfiano in tre maniere, cioè per naturale, per causale, e accidentale...

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 789-804], pag. 181.3: la bruttura, lasciante lo modo humano, èe gonfiata sopra tutt'i membri, lo veleno traendola fuori ampiamente.

[3] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 121.17: Che questa gloria vana, questa pompa, questo vento fallace gonfi maravigliosamente i petti de' mortali...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 56 rubr., vol. 1, pag. 291.8: Per questa cagione grande sdegno presono i Perugini contra i signori di Cortona, ma lla baldanza dell'arcivescovo li aveva sì gonfiati di superbia, che non si curavano rompere pace né fare ingiuria a lloro vicini...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 16, pag. 163.26: per ciò che alcuna volta adiviene, per troppa mondana felicità, che noi gonfiamo e divegnamo superbi...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 19, pag. 174.24: È il sospiro una essalazione che muove dal cuore, da alcuna noia faticato, il quale il detto cuore, per agevolamento di sé, manda fuori; e, se così non facesse, potrebbe l'angoscia, ritenuta dentro, tanto ampliarsi e tanto gonfiare dintorno a lui, che ella potrebbe interchiuder sì lo spirito vitale che il cuore perirebbe...

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 416, pag. 149.12: e addimandò poi a' Fiorentini per 16000 fiorini, li quali disse avere spesi in Siena per starvi a loro petizione, ma non ne stimò nulla l'onore e la signoria di Siena; di che molto ne gonfiarono i Fiorentini; e parve loro cattiva incominciata di signoria.

[8] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 29, 118-129, pag. 776.15: cioè il dimonio, nel becchetto; cioè del cappuccio ch'à ditto di sopra, che gonfia; cioè insuperbisce...

[9] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 10, 133-148, pag. 327.21: cioè dei religiosi e dei cherici, d'amor turge; cioè gonfia e cresce dell'amore e della carità di Dio...

3 Fondere al fuoco. || Trad. il lat. conflare.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 9, vol. 2, pag. 249.2: lièvati suso e partiti quinci e tosto va giuso; imperciò che il popolo tuo, il quale trasti d' Egitto, hanno tostamente abbandonata la via la quale tu mostrasti e insegnasti loro, e hannosi fatto e gonfiato uno vitello per Iddio.