GONFIATO (1) agg.

1 Aumentato di volume così da tendersi e da assumere una conformazione rotondeggiante.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 520.8: 49. Io vidi un fatto ec. Qui l'Autore introduce un altro punito in questa bolgia per fare falsa moneta; e pone ch'elli era fatto e gonfiato, come uno idropico...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 13, pag. 711.19: 5 E alla incerata canna con gonfiata gola e tumultuose gote largo fiato donando, quello risoluto in suono, con preste dita ora aprendo ora chiudendo i fatti fori, dava piacente nota...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 103, pag. 493.36: Chiamasi «tumulo», quasi «terra gonfiata e rilevata», sì come talvolta veggiamo sopra i corpi che nuovamente son sepelliti in terra...

1.1 [Detto del mare o di un corso d'acqua:] di volume apparentemente aumentato; estremamente agitato.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 174.26: perocchè io tostamente ti darò il pegno da me promesso; e se 'l mare sarà gonfiato com'egli è ora, non attenderò io più, ch'io non mi provi d'andare per le malagevoli acque.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 258.21: E inmantenente il Tevere mitigò il gonfiato fiume, quanto durò quella notte...

1.2 [Rif. ad una vela:] tesa al vento.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ermione, pag. 76.14: Certo per me racquistare non ti saranno bisogno mille navi colle vele al vento gonfiate, nè la moltitudine di cavalieri di Grecia: tu solamente vieni.

1.2.1 Fig. Col vento a favore; che gode di una situazione favorevole.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 13.1531, pag. 220: Todi che tiene le gonfiate vele, / Che aspetta pur dell'aquila il volato / Ordendo con la mente nuove tele, / Del suo vicino vederà la piaga / Perdendo il sangue con l'acerbo fiato, / Pur che Saturno sopra Marte traga.

2 Fig. Aumentato d'intensità, ricolmo (di un sentimento); congestionato nell'aspetto (per un violento moto d'animo); insuperbito.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Canace, pag. 103.10: Egli comanda a' venti, ma non alla sua gonfiata ira: e possiede li regni che sono minori che li suoi vizi.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 320.6: e come Turno è portato dai cavagli altezzoso e superbo in mezzo della gente sua, e come si muove furiosamente gonfiato nel cuore d'allegrezza per lo felice avenimento della battaglia?

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 4, pag. 415.24: Finite adunque per quella sera le parole, la mattina seguente, come il giorno apparve, Currado, a cui non era per lo dormire l'ira cessata, tutto ancor gonfiato si levò e comandò che i cavalli gli fossero menati...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 8, 43-51, pag. 232.18: Questi fu al mondo persona orgogliosa; cioè questo peccattore del quale è detto di sopra, fu persona con la mente gonfiata e sdegnosa, che a sé attribuiva ogni cosa, e tutti li altri vilipendeva; et è questo grado di superbia, che molti chiamano arroganza.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 113, pag. 253.26: Il cherico si scusò assai, ma niente gli valse, e 'l proposto stette di ciò gonfiato e tristo un buon tempo, non potendo mai sapere che viaggio avessono fatto detti denari...

2.1 Fig. Grande solo apparentemente, ma in sostanza vuoto.

[1] Gl Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 27, vol. 2, pag. 335.15: [15] Maledetto sia quello uomo il quale fa alcuno somigliante ovvero imagine gonfiata, cioè vuota dentro, la quale sia in abbominazione di Dio Signore...

3 Ottenuto con la fusione di metalli al fuoco.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 9, vol. 2, pag. 249.14: [16] e vedessi che voi avevate offeso e peccato dinanzi a Dio vostro Signore, e avevatevi fatto uno vitello gonfiato al fuoco per vostro Iddio... || Cfr. Dt, 9, 16: «et fecisse vobis vitulum conflatilem...».

[u.r. 12.01.2011]