RIGONFIARE v.

0.1 rigonfi, rigonfia.

0.2 Da gonfiare.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto di una sostanza:] aumentare di volume. 1.1 [Con rif. al mare:] aumentare il proprio volume apparente (per effetto della marea).

0.8 Rossella Mosti 21.10.2010.

1 [Detto di una sostanza:] aumentare di volume.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 376.24: Ma d'onde che sia [[scil. lo zafferano]] vuol essere rosso colorito e secco e asciutto, che non tenga troppo femminella gialla nč altro male tenere, e che quando lo strigni colla mano e poi aprendo la mano che non ti rimanga appallozzolato ma rigonfi come cosa asciutta...

- [In contesto fig.].

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 76, pag. 146.1: dilettandosene e rugumando per sí fatto modo, che perde la tenarezza della vita corporale, per potere mangiare questo cibo (preso in sulla mensa della croce) della dottrina di Cristo crocifisso. Alora ingrassa l'anima nelle vere e reali virtú, e tanto rigonfia per l'abbondanzia del cibo, che 'l vestimento della propria sensualitá (cioč del corpo, che ricuopre l'anima), criepa quanto all'appetito sensitivo.

1.1 [Con rif. al mare:] aumentare il proprio volume apparente (per effetto della marea).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3820, pag. 350: Da l'occidente sino al mezzo sotta / Rigonfia il mare, e verso la Luna alza; / Di poi si posa sino alla prima otta.