0.1 feviltà , fiebolità , fieboltà , fieveltate, flevretá; f: fievolità .
0.2 Da fievole.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.
0.6 N L'es. da Mesue, cit. a partire da Crusca (3), e passato a TB, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 66-69.
Doc. esaustiva.
0.8 Sara Ravani 21.10.2010.
1 Stato di prostrazione fisica, mancanza di forze.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 27, pag. 330.8: No è cavallo sì bono sovra la terra, in sogiorno continuo e agio istando, non forso e valore perda e non procacci fieveltate e visio...
[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 15, pag. 23.3: e io andai apreso sì tosto com'io potea, ma ciò fu molto fiebolemente, ché vechieza e fieboltà mi disturbava.
[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, osservazioni, pag. 463.8: E secondo che Ugo rapportò egli credette che il Saladino il volesse uccidere, e dalla paura ammolliscie l'animo e quasi cade in terra per fiebolità , e 'l suo vermiglio colore perde.
[4] f Regime du corps volg., XIV: Quelli, che sono di gran tempo, non sofferranno grandi medicine, per la materia, e per la fievolità della loro complessione. || Crusca (1) s.v. fievolità .
[5] f Mesue volg.: Per la fievolità de' membri, che scacciano l'omore. || Crusca (3) s.v. fievolità .
1.1 Mancanza di fermezza (morale).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 706, pag. 27: Segnor insuperabile, e' preg la toa bontá / Ke 'l nostro sen cativo, la nostra flevretá / No turb ni menüisca la toa nobilitá / Ni pervertisca in tenebre la lux dra toa bontá.
[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 40-54, pag. 110.40: A vostra facultate; cioè alla vostra possibilità dello ingegno; et alcuno testo à: A vostra feviltà ; cioè debilezza...