0.1 fugace, fugaci, fugacissimo; f: fugacissima.
0.2 Lat. tardo fugax, fugacem (DELI 2 s.v. fuggire).
0.4 In testi tosc.: Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Boccaccio, Fiammetta, 1343-44.
0.6 N L'es. da Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.
0.8 Sara Ravani 21.10.2010.
[1] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 4, cap. [vv. 694-747], pag. 184.14: Allora di prima si palesaro le malitie, e ' fugaci Numidi rinchiusoro la schiera con gli compiuti monti.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 373.31: Andiamo contra a loro? perchè cessi? deh! sarà sempre a te la battaglia nella ventosa lingua, e in questi piei fugaci?
[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Pudicitiae, 38, pag. 227: Non corse mai sì levemente al varco / D' una fugace cerva un leopardo / Libero in selva, o di catene scarco...
[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 28, pag. 490.14: nè avrebbe Scipione a fare con Siface re di non composta barberia usato di menare esercito di mezzi servi statarii, o con Asdrubale suo suocero fugacissimo duca...
2 Fig. Che trascorre rapidamente, destinato a svanire.
[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 34, pag. 163.1: O bellezza, tu se' cosa fugace, non altramente che l' onde mai non tornanti alle sue fonti, e in te fragile bene niuno savio si dée confidare.
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 36, pag. 168.23: la presente vita, la quale è piena di lagrime e di miserie, «diede vento, che balenò una luce vermiglia», cioè uno splendor grande in aparenza, vano e fugace, sì come è il vento...
[3] f Giordano da Pisa, Prediche: Fugacissima è la felicità mondana. || Crusca (4) s.v. fugacissimo.
[u.r. 26.03.2024]