GHERMIRE v.

0.1 ghermė, ghermillo, ghermire, ghermirla, ghermita, ghermiti, ghermito, gremire, gremisse, grimire.

0.2 DELI 2 s.v. ghermire (longob. *krimmjan).

0.3 Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.): 1.2 [2].

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

0.7 1 Afferrare e stringere con gli artigli. 1.1 [Rif. ai diavoli dell'Inferno dantesco]. 1.2 Fig. [Rif. ad Amore:] afferrare e stringere con forza. 1.3 [In contesto fig.:] assalire qno; occupare militarmente (una cittā). 1.4 [Rif. ad un male:] assalire violentemente.

0.8 Rossella Mosti 15.03.2010.

1 Afferrare e stringere con gli artigli.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 54, pag. 103.24: un'aquila apparve in aria, la quale, volando e roteando, percosse alla marina, dov'era grande turba d'uccelli, e percosso ch'ebbe tra loro, ghermė uno grande cecino cogli artigli, e portollone suso in aere.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 1-18, pag. 590.16: In questo mezzo uno nibbio volando per l'aere, vide il topo nell'acqua e calossi, ghermillo e portollo via...

- [In contesto fig.].

[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 3.13, pag. 665: Ed io che giā percosso lė sentėvame, / mirando gli uccellette andar piangendose, / ch'a dolce lagremar con lor movėvame, / vidi un uccel da ciel ver' me scendendose, / ch'el petto, per grimire el core, aprėvame: / se non che per pietā vignėa rendendose.

- Sost.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 195, pag. 493.24: Al contadino, oltre al ghermire degli artigli, parv' essere impacciato...

1.1 [Con rif. ai diavoli dell'Inferno dantesco].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.36, vol. 1, pag. 349: L'omero suo, ch'era aguto e superbo, / carcava un peccator con ambo l'anche, / e quei tenea de' pič ghermito 'l nerbo.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 1-18, pag. 590.34: Alichino si volse verso lui [[Calcabrina]] e ghermė bene lui sė, ch'amendu' caddono nella pegola...

- Sost.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 1-18, pag. 590.33: e cosė per lo ghermire che Calcabrina avea fatto ad Alichino, Alichino si volse verso lui e ghermė bene lui sė, ch'amendu' caddono nella pegola...

1.1.1 Estens. Azzuffarsi con qno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.138, vol. 1, pag. 378: e come 'l barattier fu disparito, / cosė volse li artigli al suo compagno, / e fu con lui sopra 'l fosso ghermito.

1.1.2 Estens. Conficcare (gli artigli) nella carne a qno.

[1] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 22, pag. 353.1: e fu con lui sopra 'l fosso ghermito. [136-138] / Questo č chiaro. ghermito, idest incarnato al modo de Napoli.

1.2 Fig. [Rif. ad Amore:] afferrare e stringere con forza.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 49.1, pag. 95: Ed egli [[Amore]] ha me ghermito in tal manera / per te, caro mio ben, che s'io volessi / ritornarmi ora quale in prima m'era, / non ti cappia nel capo ch'io potessi...

- Sost.

[2] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 4.38, pag. 241: Io sė gli ho fatt'i pič suoi di falcone, / a intendimento del forte gremire / che fa di lor ch'el sa che 'l sosterranno...

1.3 [In contesto fig.:] assalire qno; occupare militarmente (una cittā).

[1] Nicolō de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 226.13, pag. 146: Oymč, ché s'ig no foseno diversi, / l'aquila che gremisse sto paese, / di plano seria humel e cortese!

[2] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 8.11, pag. 428: Stïasi pur en Napoli o en Aversa, / en Capüa, Teano o vōl in Calvi: / ché l'aquila ha ghermito giā San Salvi.

[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 54, pag. 104.19: cacceremlo via per quella via che ci č venuto a casa. Per la qual cosa tutti quanti percuotiamo a un'otta, e 'l nostro re Turno (che 'l crede giā avere ghermito), caviamogliele degli artigli, e lui con tutta sua gente cacciamo di questo paeseŧ.

1.4 [Rif. ad un male:] assalire violentemente.

[1] Giovanni d'Amerigo, a. 1400 (fior.), 306a.1, pag. 369: Io son ghermito, Franco, da le gotte / venute per far cose di soperchio...