GHEZZO s.m./agg.

0.1 chezzi, gezzi, gheçço, ghetti, ghezi, ghezzi, ghiesso.

0.2 LEI s.v. Aegyptius.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Ristoro Canigiani, 1363 (fior.).

0.5 La forma ghetti nelle Chiose Selmiane può essere un errore di trascrizione.

«Non è spiegata la mancata palatalizzazione iniziale: una pronuncia tarda ‑ö‑ di ‑y‑ greco è inverosimile, date le forme con ‑e‑» (Kramer in LEI); Nocentini s.v. ghezzo pensa ad un'antica resa ‑gui‑ del nesso greco ‑gy‑ «con ‑gui‑, poi semplificato in ‑ghi‑ apertosi in ‑e‑ in quanto vocale breve»

0.6 N Gli ess. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (3), passati a TB e GDLI potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 Chi ha la pelle di colore scuro (detto specif. dei berberi e degli abissini). 1.1 Agg. Che ha la pelle di colore scuro. 2 Fig. Signif. incerto: segno nero lasciato dalle percosse sulla persona? 3 [Zool.] Sost. Specie di uccello nero. 4 [Bot.] Sost. Specie di fungo (qualità di porcino). 5 Signif. non accertato.

0.8 Rossella Mosti 25.03.2010.

1 Chi ha la pelle di colore scuro (detto specif. dei berberi e degli abissini).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 38.10: e coloro ch'abetano en quelle fini da l'uno lato e da l'altro, per cascione de la calura e de la siccità per rascione deano èssare neri: li quali noi chiamamo chezzi.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 2, pag. 144.15: ora com'ène bello odilo innella Storia de s(an)c(t)o Bartolomeo, quando el demostroe al populo k'era come gheçço grandissimo, la sua faccia più nera de fuligine (et) acuta...

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 34, pag. 176.29: El Nilo è uno fiume, el quale disciende ne le parti di meridie, e di quelle parti vengono huomini e femmine, li quali ànno la faccia e tutta ell'altra carne nerissima, e quali fra noi si chiamano ghetti...

[4] Gl Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Sof 2, vol. 8, pag. 301.4: [12] Ma voi di Etiopia (cioè Gezzi neri), sarete uccisi col mio coltello.

1.1 Agg. Che ha la pelle di colore scuro.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 130.17: Maggiore ingiuria serea a qualunque de voi è la minore, se intendesse in delo 'nperadore de Roma, che sse l'Enperadricie nel più vile sciavo ghiesso brutto del mondo...

2 Fig. Signif. incerto: segno nero lasciato dalle percosse sulla persona? || (Ageno, Riboboli, p. 446).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.172, pag. 155: Ma con ghignate / ha' il buffetto / in un tragetto / che par archetto / al lava cezi. / Tu da' de' ghezi, / e fai che lezi / ne la tana.

3 [Zool.] Sost. Specie di uccello nero.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 3.32, pag. 96: con più altri animai, ch'io non so il nome, / leopardi, leonze e porci spini, / ed eranvi giraffe e, sopra quelli, / uomini come nani piccolini, / gran leofanti, e questi avean castelli / sopra il dosso con ghezzi neri e strani, / struzzoli, pappagalli ed altri uccelli.

4 [Bot.] Sost. Specie di fungo (qualità di porcino).

[1] f Libro della cura delle malattie: Tra ' migliori funghi sono i boléti, i ghezzi, le puzzole, ec. || Crusca (3) s.v. ghezzo.

[2] f Libro della cura delle malattie: I boléti son più sottoposti ad esser velenosi, che non sono i ghezzi. Ma se 'l ghezzo è velenoso, cotale veleno è più mortifero di tutti i funghi. || Crusca (3) s.v. ghezzo.

5 Signif. non accertato.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 19.53, pag. 51: Costei affrena più che caval Côrso, / Quand'è stato in riposo, e leva i ghezi, / Non curando filetto, fren, nè morso.

[u.r. 27.04.2018]