GHIACCIO (2) agg.

0.1 ghiacce, ghiacci, ghiaccia, ghiaccio, ghiacio, glaçço, iacço, iaço.

0.2 V. ghiacciare.

0.3 Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Bandino, a. 1294 (tosc.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

0.7 1 [Detto dell'acqua:] trasformata in ghiaccio, congelata (anche in contesto fig.). 1.1 Estens. Molto freddo. [Con rif. ad una temperatura atmosferica e ambientale molto rigida]. 1.2 Fig. Insensibile (alla passione amorosa o al sentimento religioso); privo del calore divino. 1.3 Fig. Paralizzato, bloccato (per una forte emozione).

0.8 Rossella Mosti 17.03.2010.

1 [Detto dell'acqua:] trasformata in ghiaccio, congelata (anche in contesto fig.).

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.12, pag. 107: in me ha mostrato Amore / l'ardente suo valore, / che senza amore er' aigua fredda e ghiaccia...

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 618.5: altri coricati in piastre di ferro ardente, altri pettinati con pettini di ferro, altri morti abbavagliati, altri messi in acque ghiacce...

1.1 Estens. Molto freddo. [Con rif. ad una temperatura atmosferica e ambientale molto rigida].

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 8.3, pag. 412: Di luglio in Siena, in su la Saliciata, / con le piene inguistare de' trebbiani; / nelle cantine li ghiacci vaiani, / e man e sera mangiare in brigata / di quella gelatina ismisurata...

[2] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 3.1, pag. 424: Di febbraio vi metto in valle ghiaccia / con orsi grandi vecchi montanari, / e voi cacciando con rotti calzari...

1.2 Fig. Insensibile (alla passione amorosa o al sentimento religioso); privo del calore divino.

[1] Bandino, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 87: Leal Guittone, nome non verteri, / degno de laude se' magior, che taccio; / leanza senbra el consil che mi cheri / como tu vogli amar, che 'l cor fa ghiaccio.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 32, pag. 236.29: Lo peccato mortale fa l'anima del peccatore fredda però che nulla àe del calore divino. Unde trista et ghiaccia stae l'anima del peccatore...

[3] Cavalca, Rime (ed. Fiacchi), a. 1342 (pis.), A Dio eletta, 139, pag. 78: O chi poria contar quant' è 'l sollaccio / Quand' esto sposo tien la sposa in braccio? / Nol può provar nè creder lo cor ghiaccio, / Ma 'l ben caldo.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 79, pag. 195.27: E però chi vi dice il contrario sogna, e dice come persona ghiaccia e fredda, e però no lo credete, anco ogni dì meglio gridate il nome di Cristo, e sempre vi studiate d'essare allegri e giocondi con Cristo...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 66.7, pag. 88: Et io nel cor via più freddo che ghiaccio / ò di gravi pensier' tal una nebbia, / qual si leva talor di queste valli, / serrate incontra agli amorosi vènti...

[6] Poes. an. tosc. or., XIV, [56].23, pag. 59: Per ben i' ti scontento / poi alegrar ti faccio / però che chi sta ghiaccio / d'amor non porta 'nsengna».

1.3 Fig. Paralizzato, bloccato (per una forte emozione).

[1] Poes. an. urbin., XIII, 5.49, pag. 546: Quand'io vedarraio / portar fillo in bracço, / e lo mio coraio / sirà fredo e iacço; / nessuno vïaio / io, trista, non sacço / ke deg[g]a pillare.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 10, pag. 210.16: Quando le due osti furo così assembrate da presso e venute a picciolo passo, tanto che l'uno fratello cognosceva l'altro, e l'uno parente l'altro parente, elli diventaro ghiacci per la pietà che l'uno prese de l'altro...

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 357, pag. 375.9: Elli rimuta sovente suo colore quando ne la vidde così andare, ché una fiata era elli più vermeglio che grana, altra fiata era sì palido come se fusse morto, altra fiata era ghiaccio e freddo come nieve e tremava come vergha al vento, altra fiata sprende e arde come fuocho.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 135.60, pag. 189: ardo allor; ma se l'oro / e i rai veggio apparir del vivo sole, / tutto dentro et di for sento cangiarme, / et ghiaccio farme, così freddo torno.